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martedì 14 ottobre 2008

A MENTE FREDDA



Nessuno di noi anche il più cinico e freddo razionalista è esente da emozioni. Le emozioni fanno parte del bagaglio biologico, (piano materiale) del bagaglio culturale (piano mentale) e spirituale (piano astrale) di ciascun individuo. Colui che appare come insensibile è semplicemente un tipo di costituzione portata a reprimere le emozioni per una questione economica, di solito per mancanza di fiducia in se stesso.
Gli stati emotivi di base ansia, paura e piacere, ereditati dai Vertebrati ancestrali sono sempre presenti nell'Uomo ma sono emersi a livello della sua coscienza e vengono modulati dai centri associativi della neocorteccia, la parte anteriore del cervello. Nel corso dell'evoluzione culturale umana l'interpretazione dello stato emozionale ha portato alla sublimazione degli stati emotivi (ad esempio il piacere è peccato) che ha portato alla formulazione di moduli collettivi di pensiero che sono stati e sono molto influenti sul comportamento emotivo del singolo individuo. La religione di solito è basata sulla sofferrenza e sulla negazione di tutti i piaceri L'interazione fra la memoria limbica e quella corticale, favorita dal progressivo ampliamento delle aree associative della neocorteccia, ha consentito all'Uomo di interpretare quindi la paura e il piacere fino ai limiti del pensiero astratto, ma anche di subire gli effetti negativi di una loro irrazionale interpretazione, ad esempio alcuni divieti, con i conseguenti sensi di colpa tanto che quando la mente perde l'equilibrio fra due emozioni contrapposte non è più capace di uscire da uno stato psicofisico in cui l'anima si sente in trappola (Guerrerio 1997).
L'astrologia rimanda alle simbologie planetarie originali (7, queste, come i racconti mitologici, non sono mai state scoperte ma sono sempre esistite)
sole: orgoglio e trionfo
luna e nettuno: ascesi e unione mistica
mercurio:curiosità ed irritazione
marte: eccitazione e disprezzo
venere: piacere e attrazione
giove: gioia e allegria
saturno:vergogna e malinconia
Gli studiosi hanno proposto otto emozioni fondamentali: la sorpresa, l'interesse, la gioia, l'ira, la paura, il disgusto, la vergogna e l'angoscia. In alcuni casi si distinguono accettazione, e anticipazione alle precedenti sorpresa, gioia, ira, paura, disgusto, tristezza.
Secondo questa teoria le otto emozioni fondamentali sono contigue su un cerchio diviso in otto spicchi e, come dei colori, nel mescolarsi ne provocano di nuove. Due spicchi contigui provocano una diade. Questa simbologia della divisione del cerchio in parti uguali proviene naturalamente dalla cultura astrologica egli otto settori corrispondono a 45 gradi astrologici quindi Ariete/Toro (30+15) Toro/Gemelli 15+30) Gemelli Cancro (30+15) e così via: fino a costituire otto diadi.
Le diadi possono essere:

-primarie=miscela formata da due emozioni adiacenti;

-secondarie=miscela formata da due emozioni separate da uno spicchio appartenente ad un'altra emozione;

-terziarie=miscela formata da due emozioni separate da due spicchi appartenenti ad altre due emozioni.


Alcune diadi rappresentano emozioni di derivazione psicosociale come:

l'amore o l'amicizia che derivano dalla fusione della gioia e dell'accettazione (contigue nel cerchio e quindi diade primaria);

l'allarme che è il risultato di paura e sorpresa (diade primaria);

il senso di colpa dovuto alla miscela di gioia e paura (diade secondaria);

il risentimento fusione di tristezza e paura (diade secondaria);

la delizia risultato di gioia e sorpresa (diade terziaria);

l'ansia fusione di paura ed anticipazione (diade terziaria).
Ed ecco da dove nasce il conflitto che crea nverosi, problemi piscologici più o meno gravi: IL CONFLITTO!




Due emozioni contigue si fondono con facilità a differenza di due non adiacenti che si fondono in maniera imperfetta generando un conflitto. Mentre le emozioni elementari sono condivise anche dagli animali, le emozioni di ordine superiore sono il risultato di un processo cognitivo e quindi tendono ad essere prevalentemente umane.

I sistemi funzionali alla base delle emozioni sono molteplici e si sono evoluti filogeneticamente per scopi funzionali diversi e come tali innescano tipi diversi di reazioni emozionali.

Quindi le emozioni elementari si generano al di fuori della sfera cognitiva ed equivalgono a reazioni elementari di stress, soltanto l'esito dell'elaborazione cognitiva ed emotiva penetra nella consapevolezza e occupa, spesso, ma non sempre, la mente conscia.

Si tratta di una lotta tra pensiero e passione che il cervello stenta ad integrare completamente.


Le emozioni una volta che sono state sperimentate, se si cristallizzano nel sistema energetico, possono condizionare i comportamenti successivi dell'individuo e possono anche deviare patologicamente, così la paura può trasformarsi in ansia, il fastidio in rabbia, la rabbia in odio, il desiderio in avidità.

Le emozioni possono essere utili ma anche patologiche; così spesso i disturbi mentali rivelano un ordine emotivo sovvertito. Nel continuo processo di autoconoscenza, di consapevolezza e di conseguente illuminazione è necessasio non reprimere le emozioni e allo stesso tempo non alimentarle e specialmente non fissarsi su quelle negative. Quello che appare come il nostro bagaglio unico e speciale di emozioni individuali ha una sua matrice cosmica, ma non solo, è condivisone universale. Le emozioni appartengono a quello che nella cultura orientale è il Velo del Maya, nella nostra cultura, un paradigma olografico, e per dirla con Calderon de la Barca: "La vita è sogno ed i sogni sono solo sogni":