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lunedì 9 giugno 2014

IL CRIMINALE ISSIONE


 C'è Plutone, i Plutini e tra i Plutini poi c'è anche Issione, un asteroide, un grosso sasso sperduto nella Kuiper Belt scoperto nel duemilaesei, il ventidue maggio. Da allora questo piccolo asteroide ha attratto molto interesse da parte degli astrologi moderni che si sono concentrati su questo oggetto spaziale che vaga tra nettuno e plutone e che rientra nelle energie dialettiche del segno dei Gemelli. Il nome proviene direttamente dalla mitologia greca e... la storia di Issione è molto interessante. Era un re. Un re cattivo a quanto pare. Che fa una fine orribile legato da una ruota di tortura.

Astrologicamente la sua posizione di domicilio nel segno dei Gemelli rappresenta la dialettica della ruota dei segni mobili, che gira perennemente tra colpa, espiazione e perdono.

Della storia di Issione si trovano traccie sicure in Pseudo-Apollodoro, Diodoro Siculo, Igino, le Favole, Ovidio, le Metamorfosi, Pindaro, le Odi, Stazio, Tebaide, Virgilio, Georgiche . Brevemente il racconto si svolge come conflitto tra due leaders: Issione, re dei Lapiti, era figlio di Flegia, e di Ares, dio della guerra. Issione sposò Dia, figlia del re Deioneo, che gli generò Piritoo. Quando Issione chiese la mano della giovane, promise all'altro re Deioneo ricchi doni nuziali. Ma, allorché questi, dopo il matrimonio, gli richiese i doni pattuiti, Issione scavò una fossa dinanzi alla soglia del palazzo, con delle braci accese sul fondo, e a tradimento vi precipitò Deioneo, che morì bruciato. Benché le divinità minori giudicassero orrendo questo crimine e rifiutassero di purificare Issione, Zeus, che si comportava altrettanto male quando era innamorato, mosso a pietà, non soltanto lo purificò, ma lo invitò sull'Olimpo alla mensa degli dèi. Issione si dimostrò ingrato e meditò di sedurre Era che, egli pensava, sarebbe stata ben lieta di vendicarsi delle molte infedeltà di Zeus. Ma Zeus, indovinando le intenzioni di Issione, diede a una nuvola la forma di una falsa Era, e con essa Issione, col cervello troppo offuscato dal vino per accorgersi dell'inganno, si prese il suo piacere.

Zeus lo colse sul fatto e ordinò a Ermete di fustigarlo senza pietà finché egli avesse ripetuto le parole:
"I benefattori devono essere onorati"; poi lo legò con lacci formati da serpi a una ruota di fuoco che rotola senza posa nel cielo. La falsa Era, chiamata in seguito Nefele, generò a Issione il bastardo Centauro che, a quanto si dice, divenuto adulto si unì alle cavalle del monte Pelio in Magnesia e generò a sua volta i Centauri, tra i quali il saggio Chirone fu il più celebre. Secondo alcuni i Centauri erano la progenie stessa di Nefele. Spesso il castigo di Issione è posto agli Inferi, nel Tartaro, accanto a quello dei grandi criminali. In astrologia questo punto dell'oroscopo viene occasionalmente usato ma ha un significato profondo quando è accentuato dai rapporti di congiunzione con Lilith ad esempio, la dea della ribellione. In questo caso, esaminando grafici di criminali condannati, oltre ai crimini citati, c'è anche quello di "child molester", Issione come orribile stupratore di bambini.
A parte questo, Issione rimane un punto fisso (il periodo di rotazione è simile a quello di Nettuno, 250 anni) dell'oroscopo personale che va interpretato come segue:

Parola Chiave: Io Distruggo


Pregi:

Liberazione dal rancore e dall’ira


Difetti:

Ira, Tradimento, Ossessione, Omicidio

Issione rappresenta il lato sessuale senza tabù selvaggio e animalesco dell’uomo, la brutalità, il tradimento, l’adulterio, l’omicidio.

Essenzialmente però il tutto comincia con il ruolo della donna come un oggetto da comprare, questa mercificazione della donna pare avere ancora un posto nella storia degli esseri umani, la schiavitù è dura da debellare, e anche se ci stiamo ancora lavorando, i lavori sono in corso.
Nell'immagine: nel lapidario del Museo di S. Maria delle Monache a Isernia una pietra dove è raffigurato a rilievo un uomo nudo che, a gambe divaricate in modo da formare un angolo retto, è inserito in una ruota perfettamente circolare. Il viso barbuto è piuttosto rovinato. la mano destra, anch’essa rovinata, è trattenuta all’innesto di uno dei raggi mediante un legaccio che sembrerebbe essere un serpente. La parte di destra della figurazione e quella in basso sono mancanti delle parti terminali, ma la simmetria complessiva è sufficiente per farci comprendere che si tratta di una immagine derivata dal mito di Issione,
Ovidio vede Issione ruotare lentamente legato alla ruota e si spiega così:
"Ovidio vede Issione che gira legato alla ruota ed intende di un che s’insegue e si fugge allo stesso tempo".
Chiasmo come struttura a croce, come « Le donne, i cavallier,
l'arme, gli amori,... » di (Ludovico Ariosto. L'Orlando furioso)
e poi Ovidio e Ariosto, io credo, non guastano mai.