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martedì 30 dicembre 2008

AMATA TERRA


Questa amata terra
Terra e polvere
Questa amata e odiata materia
Ostacolo insormontabile
Montagna mai scalata
Per lo sguardo e per lo spirito
Che vuole spaziare libero
Come son caduto
In questa insopportabile
Caverna simile ad un immensa trappola?
Aria, ancora aria
Un respiro ancora
Acqua, ancora acqua
Sono assetato
Terra ancora terra che acceca
Fuoco dell’essere
Che non si spegne
Non si placa mai
Limiti e muri che nascondono
Veli che celano
Catene che impediscono
Specchi oscurati
Su cui scivolano i discorsi
E le parole
Limiti fisici mentali
Morali e spirituali impediscono
All’essere di riconoscersi
Nell’essere solo uno
E uno nel tutto
Di vedersi come si è
Ciò che si è veramente
Una scintilla divina
Persa nel cosmo
Della perfida materia
Un volo di angelo
Tra gli angeli
Con le ali mozzate
In caduta libera
Verso la luce del sole

domenica 28 dicembre 2008

ASTROLOGIA ESOTERICA QUESITO SULL'AMORE




Amore e sesso sono la stessa cosa?
RISPOSTE Dei NAVIGANTI:

by eveline
Credo siano due cose distinte, ma spesso non in maniera così netta e definita, della serie "non è tutto bianco o nero ma esistono le sfumature".
L'amore senza sesso penso sia pressochè impossibile a parte rare eccezioni; il sesso senza amore esiste, la cosiddetta "botta e via", ma se poi le "botte" diventano più di una può capitare che al coinvolgimento puramente fisico se ne affianchi un altro, emotivo...

(un modo di fare sesso cercando il convolgimento?)

LEONARDO

non sono la stessa cosa anche se ho visto in giro dei libri di scienziati che vorrebbero dire il contrario
l'amore è enormemente piu' importante del sesso secondo me perchè riempie la vita completamente mentre il sesso se si vuole è bello (quando va bene) solo per il momento che si fa.
Il caos è quando si mescola il sesso con l'amore e non si vede la differenza il confine tra le due cose
Io penso che il sesso è fantastico quando lo fai con una persona di cui sei innamorato. Diciamo che è fantastico anche se non sei innamorato ma la differenza che se non c'è l'amore, finito il sesso non rimane niente mentre se sei innamorato ti si aprono orizzonti infiniti,

(ma davvero è un problema scientifico?)

by arina91

in alcuni casi si e in altri no.. l'amore include anche il sesso,mentre il sesso non sempre include l'amore.. quindi direi che non sono proprio la stessa cosa.. mentre per quanto mi riguarda le due cose sono unite.. anche se per alcune persne e in alcune situazioni sono cose separate..
(questa non ha le idee chiare)


E????Cs?l? a?? S??s?
Secondo me no.
In un rapporto due persone possono fare sesso anche senza provare amore o affetto per la persona con cui lo stanno facendo.
Invece quando due persone fanno l'amore provano qualcosa per quella persona e si abbandonano ad essa. E' qualcosa di più intimo e sentito.

(giusto)
by _Giuliet...

l'amore lo fai con la persona x cui provi qualcosa, ed è piu intimo, piu dolce.
il sesso lo fai con qualcuno che non ti interessa tanto, semplicemente per divertimento.

No l'amore è un sentimento che provi per una persona con cui puoi fare sesso per coronare il vostro rapporto, il sesso invece puoi farlo con una persona per cui non provi niente, sentimentalmente parlando.

(doppia perosnalità)

by max

il rapporto a due si completa con la componente fisica, quindi il sesso completa l'amore. per qualcuno ci può essere anche il solo sesso, senza sentimenti profondi.. dipende da come si vive la propria affettività
secondo me no.
due persone possono fare sesso senza provare amore, ma possono anche fare l'amore, ovvero sesso con amore...
(vedi sotto)

by ¤??????
Se vedi la vita e vivi la vita,per cercare e ricevere affetto,puo darsi di si.
Se ami te stesso,e disdegni dell amore altrui,diventano due cose totalmente differenti.

by Lara
appartengono a due livelli diversi l'amore al piano psichico, il sesso a quello fisico... se non ne riesci ad intravedere il confine vuol dire che sei davvero molto felice.

by Pandaemo...
Il sesso è principalmente fisico.
L'amore è principalmente psicologico.

by Tato
Secondo me no, perché il sesso dovrebbe essere visto e vissuto come l'espressione dell'amore vero. Il sesso fine a se stesso è uno schifo.

by KATWOMAN

Sono strettamente correlate ma distinguibili.Si può amare senza fare sesso ,e fare sesso senza amore.Può sembrare la stessa cosa,ma sono due mondi diversi.

by Mara

no... l'amore è verso la persona che ami mentre il sesso lo puoi fare con chiunque...
by Stefi(*)

no.assolutamente no.
sesso si può fare con chi vuoi.magari vai in discoteca ti ubriachi e te ne fai uan a caso.
ma l'amore io lo attribuisco solo se fatto con la persona che realmente ami.
ciau

by Kiba

No. Sesso può essere fatto anche in assenza di sentimento. l'Amore è molto di più
by LEONARDO
proverbio cinese:

il sesso si puo comprare l' amore no.

c' è una differenza enorme.

sono due cose completamente diverse.
by Sweet A

ciao sesso km dici tu puoi farlo kn ki ti pare ma l'amore è tt un'altra cs e si fa solo kn la xsonake ami..

(questa potrebbe perlomeno imparare a scrivere prima di rispondere)

SINTESI
Questo recente mini-sondaggio indica che c’è molta confusione sull’argomento: addirittura uno dei maschietti risponde, ad AMORE E SESSO SONO LA STESSA COSA? “Per il mio arnese, si”” e una delle femminucce dice“il sesso è qualcosa che fai con chiunque”. Mirabolante segno dei tempi.

Commento: Risposte spesso intelligenti, ma nessuno ha ricordato o richiamato l'antica ma pur valida distinzione greca dell'amore in tre vie:
agape (amore come sacrificio)
philia (amicizia)
ed eros, ovviamente sesso.

In astrologia la posizione di Marte e Venere (rispettivamente Ariete e Bilancia) Giove e Saturno indicano il percorso della triplicità delle cose:
AGAPE: Pesci, Giove e la Luna
PHILIA: il segno dell’Acquario ed il pianeta Saturno

Un altro modo di inquadrare il soggetto amore in astrologia per scoprire il proprio modo d'amare, suora o pornostar che sia, è nella triplicità dei segni d’Acqua, Cancro per amore materno e sacrificio, Scorpione per sesso e gelosia, e Pesci per l’amore verso il genere umano, indistintamente per tutti e che quindi sfocia nell'amicizia.

Eros è Pan, il cornuto Capricorno, con il suo pianeta Marte in esaltazione e va bene per il sesso sfrenato che esisteva dai tempi dei Greci nelle feste e nel culto del Dio Pan, , Dio ubriacone segaiolo e festaiolo dalle forti connotazioni sessuali, il disturbo di Pan è l’erezione l’eccitazione costante è zufolante e vittima di Priapismo. Recentemente Pan è stato indicato come il dio della masturbazione, da James Hillman, un noto psicologo americano, che sostiene che Pan è l'inventore della sessualità non procreativa.
Come dio legato alla terra ed alla fertilità dei campi è legato alla Luna, ed alle forze della grande Madre. Fra i miti che lo accompagnano ce ne è uno che lo vede seduttore di Selene, cui si è presentato nascondendo il pelo caprino sotto un vello bianco. La Dea non lo riconobbe e acconsentì all'unione. Ma molto probabilmente questo mito si confonde con le unioni sacre di Cernunnos con la grande madre celtica, visto anche l'aspetto esteriore delle due divinità maschili. Pan è un dio generoso e bonario, sempre pronto ad aiutare quanti chiedono il suo aiuto. Come accade per Cernunnos, esiste una corrente di pensiero che dice che questo dio pagano sarebbe stato ripreso in seguito dalla Chiesa Cristiana per utilizzare la sua immagine come iconografica di Satana. Narra una leggenda che nell'età dell'Oro Pan giunse nel Lazio, dove venne ospitato dal dio Saturno. In Grecia la presenza del dio viene collocata in Arcadia. In Italia esiste una divinità che ha molte similitudini con la raffigurazione di Pan, è il dio Silvano.

lunedì 15 dicembre 2008

SOLSTIZIO D'INVERNO


Sol Invictus. Sole a mezzanotte. Pochi sanno che questi termini, che indicano anche il Natale, segnano il periodo che coincide con il transito del Sole nella costellazione del Capricorno ed il solstizio di inverno.
Dal punto di vista astronomico il Sole si trova adesso nel punto più basso del suo percorso sull'ellittica, e significa buio , freddo, una natura arida e desolata.
Per contrasto , ad una natura meno generosa, gli uomini da sempre in questi giorni si dedicano a feste, vacanze, eccessi di ogni tipo, regali, riti collettivi più o meno pagani, per inneggiare e brindare alla nuova fase, la resurrezione (del sole per l'appunto). Il debito che hanno tutte le religioni con i primi astrologi-astronomi
(erano infatti la stessa cosa) è molto grande; hanno fornito l'equazione Sole-Alto-Luce-Benessere=Dio; e Sole-basso, buio, freddo e carestia=Diavolo.
In passato la fase invernale corrispondeva ad un periodofame, carestia, mortalità per freddo, bassa natalità, inattività e malattie a diretta conseguenza delle condizioni climatiche e mettendo a dura prova le capacità di adattamento dell'uomo.
Il sapere universale riconosce alcune «tappe» fondamentali lungo l’arco dell’anno, 4, alle quali corrispondono altrettanti momenti rituali e conviviali, 2 solstizi e due equinozi. Uno di questi eventi, forse il più importante, è certamente la celebrazione del Solstizio d’inverno.

Derivata dai rituali della religione pagana, tutti celebriamo nel periodo intorno al 21 dicembre un rito dall’evidente simbolismo iniziatico, ma spesso solo essoterico, svuotato del suo contenuto vero. Chi con l'albero di natale o i presepe, Candele nere, bianche e rosse; rami d’abete; la pietra cubica; la luce che circola tra le colonne del tempio sono altrettanti rimandi, neanche tanto velati, alla pratica alchemica. Ma dell'originale significato profondo rimane ben poco.

I riferimenti sono ad antiche feste del nord Europa, come la festa di Yule o ai Saturnalia degli antichi romani, durante i quali ci si scambiava doni ( le strenne). Anche gli adepti di Mitra celebravano la rinascita del loro dio-sole il giorno del 25 dicembre (sempre in periodo solstiziale, quindi). Come simbolo mitopoietico, Gesù
è semplicemente il Sole-che-rinansce. Da qui la Resurrezione, il lento ritorno della luce dopo l’inesorabile avanzata del buio che ha avuto inizio col solstizio d’estate. Così, quella che alcuni possono interpretare come una esaltazione dell’oscurità e della morte, non è altro che una festa di luce e amore. Una festa, come sottolinea la presenza dei rametti d’abete, di immortalità, che celebra, sempre e dappertutto, la speranza che il sole torni ad illuminare la terra, gli uomini e i loro lavori.

Questo il significato profondo. Quello che interessa i più si chiama invece periodo di feste vacanze regali cene divertimento ed eccessi.

Il Solstizio d’Inverno è un giorno che appartiene alla spiritualità di tutte le religioni del mondo, seppure in forme diverse, come ad esempio dimostrano le costruzioni megalitiche di Stonehenge, in Gran Bretagna, di Newgrange, Knowth e Dowth, in Irlanda o attorno alle incisioni rupestri di Bohuslan, in Iran, e della Val Camonica, in Italia, già in epoca preistorica e protostorica. Lo stesso fenomeno fu invariabilmente atteso e magnificato dall’insieme delle popolazioni indoeuropee: i Gallo-Celti lo denominarono “Alban Arthuan” (”rinascita del dio Sole”); i Germani, “Yulè” (la “ruota dell’anno”); gli Scandinavi “Jul” (”ruota solare”); i Finnici “July” (”tempesta di neve”); i Lapponi “Juvla”; i Russi “Karatciun” (il “giorno più corto”). In Egitto si festeggiava la nascita del dio Horus e del padre, Osiride; nel Messico pre-colombiano nasceva il dio Quetzalcoath e l’azteco Huitzilopochtli; Bacab nello Yucatan; Buddha, in Oriente; Krishna, in India; Scing-Shin in Cina.

Dal punto divista astronomico il sole precisamente si trova allo Zenit del tropico del Capricorno e manifesta la sua durata minima di luce, circa 8 ore e 50/55 minuti. Quindi, raggiunto il punto più meridionale della sua orbita e facendo registrare il giorno più corto dell’anno, riprende, da questo momento, il suo cammino ascendente. Non deve stupire che nella romanità, “pagana” ai nostri occhi, in una data compresa tra il 21 e il 25 dicembre, si celebrava solennemente la rinascita del Sole, il Dies Natalis Solis Invicti, il giorno del Natale del Sole Invitto. La ripresa del cammino ascendente del sole assume quindi molteplici significati spirituali, primo tra i quali la rigenerazione cosmica in cui il Sole e la Luce sono associati all’idea d’immortalità dell’uomo e del percorso che esso deve svolgere operando la sua rinascita spirituale. Il Solstizio d’Inverno corrisponde, pertanto, alla presa di coscienza della vera spiritualità, in quanto fine della discesa e ripresa dell’ascesa. Durante questo processo la comprensione esoterica può essere rappresentata un’illuminazione riflessa che rischiara il buio della caverna. Quello che accade sia nella chiesa di Saint Sulpice a Parigi, che a Milano è visibile tutti i giorni.
Nella costruzione del Duomo è stato incorporato uno strumento astronomico, che non si limita a segnalare il solstizio ma fa molto di più.
Entrate nel Duomo dalla facciata Ovest. Tenete gli occhi fissi sul pavimento, percorsi 3-4 metri incontrerete una lunga striscia di ottone che attraversa l’edificio da sinistra a destra (da Nord a Sud). Seguite la linea camminando verso sinistra, incontrerete (a distanze precise) dei segni zodiacali. Raggiunta la parete Nord, noterete che la striscia di ottone prosegue per circa 2 metri sopra la parete, fino a raggiungere il segno del CAPRICORNO. Una raffigurazione molto grande rispetto a quelle che stanno sul pavimento.
Forse non lo avete mai notato, ma il segno del CAPRICORNO è quello che assomiglia di più al diavolo dei cristiani. Una delle divinità adorate nell’antichità era il BAFOMETTO una sorta di di divinità o demone cornuto. Ma qui vi è qualcosa di più in quanto il CAPRICORNO allude ad un essere anfibio, ha la coda di un PESCE. E il PESCE o i PESCI sono stati il simbolo di Cristo o del cristianesimo. Il termine Bafometto, sembra derivare dalle parole greche "Baphe" e "Metis". L'unione delle due parole dovrebbero significare "Battesimo di Saggezza". La rigenerazione cosmica, rappresentata simbolicamente dal Dio Sole è sempre concepita come un invito ad un lavoro interno per mezzo dell’aiuto di un maestro, di cui il Cristo Redentore è l’ultimo e più splendente esempio: una citazione splendida dice “Il Sole ritorna sempre, e con lui la vita. Soffia sulla brace ed il fuoco rinascerà“.

Il giorno in cui ciò accade è il più corto dell’anno e si ha quasi l’impressione che questo “sole” tramonti, sprofondi quasi per non riapparire più, ed ecco l"inferno"; ma subito dopo, quasi per incanto o per magia, esso si rialza nel cielo a risplendere di nuovo chiarore…è un nuovo anno, un nuovo ciclo che comincia.
Spesso nell’antichità all’idea del nuovo anno, del sole intramontabile si associava il simbolismo dell’albero sempre verde o albero della vita ed era in uso presso molti popoli nordici l’accensione di candele sopra l’albero proprio il giorno in cui cadeva il Solstizio. Ciò sottolineava appunto il carattere di rinascita di luce che aveva tale evento. L’odierno albero natalizio non è altro che una reminiscenza di tale significato.

Giunge il momento di prepararsi ad affrontare la metà dell’anno nel corso della quale la luce e il calore si ritirano dal mondo esterno e risplendono attraverso il pensiero e l’azione dell’uomo nobile. Quando si avvicina l’inverno l’uomo nobile si concentra su ciò che deve compiere, sugli enigmi che deve sciogliere, su ciò che può imparare, su ciò che deve migliorare dentro di sé e intorno a sé. Impara specialmente dai propri errori. In tal modo il calore della volontà accende l’organismo, e questo calore divenuto più intenso diventa luce interiore, la luce che illumina il mondo mentre fuori calano le tenebre ed il buio ed il freddo continuano a dominare.

sabato 6 dicembre 2008

CHIMERA


Le stravaganze del tempo del Sagittario.

Natale è vicino, è il periodo del segno gioviale per eccellenza.
Il Centauro è fatto di speranze ottimismo e regali. E' il segno della Chimera, un mostro fatto di ali d'aquila, coda di serpente, testa di Leone, zampe di bufalo. Anche il Sagittario stesso è un mostro, due corpi, uomo e cavallo, che non si fondono mai, si assomigliano quindi per analogia. Uomo e animale.
In questo periodo pre-natalizio regna il Sagittario, è vero, ma è proprio il caso di dirlo adesso: "il mio regno per una cavallo" che è il motto di quest'anno.
Natale povero, crisi finanziaria, panico dubbi e stress dovunque. Meglio cavalcare altrove. I meno colpiti dalla crisi finanziaria sono i poveri ed i poverisssimi, a cui interessa meno sapere che sono stati bruciati migliaia di miliardi. E dove sono andati a finire? Ecchissenefrega tanto, peggio di così!
Soffrono invece tantissimo i ricchi, che temono di diventare, e sono diventati, globalmente un pochettino meno ricchi.
Sono queste le contraddizioni della società moderna 2009, che ricordano i sonetti di Queneau (del 1961):


CENTOMILA MILIARDI DI CHIMERE

Centomilamiliardi alla rinfusa

fettuccine di carta in rêverie

centoquaranta versi fanno presa

come s’incolla il riso del supplì

Gorgheggia la chimera un po’ cornacchia

i versi nella gabbia fan canizza

trema il diktat dell’alta fedeltà

Si rotola ridendo sul sofà

saltella fra una rima e una putizza

centomilamiliardi che gran pacchia

Wow!


Ed ecco una personalissima rivisitazione dei segni zodiacali tanto cari alla cultura del gossip e dei rotocalchi:

Gemelli: è il segno della stupidità. E' anche vero che è esitito un Gemello geniale, tanto tempo fa, Polluce, che ha differenza del fratello Castore che è morto, è riuscito a farsi trasformare da Giove in un dio immortale, beato lui. Ma questo successe tanto, tantissimo tempo fa.

Capricorno: è il segno del diavolo non c'è molto altro da dire, il diavolo è ricchissimo non dorme mai per poter gestire le sue finanze, ma anche quando dorme ha un ghigno sulle labbra. Oggi lo ritroviamo spesso nei manager, nei prelati, nei direttori, negli ufficiali di alto rango.

Leone: è il segno più antipatico, che non ammette mai i propri errori, è il segno del capo, e ancora deve nascere un capo simpatico.

Pesci: è il segno inesistente assoltamente anonimo ed inconsistente- Di solito non lascia traccia del suo passaggio sulla Terra, nessuno se ne ricorda. Vive meglio in altri mondi, quelli della fantasia.

Bilancia: è il segno della prostituta, la putizza, d'altronde chi misura sempre il peso ed il valore, che altro può essere. Un altro giro? Un altro dollaro!

Toro: il segno più noioso, sta sempre fermo a ruminare, o scoppia di rabbia, meglio starne lontani.

Sagittario: il segno più omosessuale o sfigato, deve ancora nascere un Sagittario fortunato, di solito o si fanno male da soli o muoiono ammazzati.

Cancro: lunatico lo si sapeva, ma ambizioso, no quello viene dopo. Risulta evidente che la loro massima ambizione è rompere le scatole all'infinito.

Acquario: è il segno dello Scienziato e della colpa. Dobbiamo infatti rendere grazie agli scienziati se il mondo è a catafascio. Sono senza fondo.

Vergine: si fanno i fatti loro senza dare mai nell'occhio, non sono furbi, sono volpini!

Ariete: fonadamentalmente ridicolo, vorrebbe impressionare e ci riesce sempre in modo negativo.

Scorpione: è l'unico segno che si salva, rimanendo sempre ben nascosto sotto un sasso.

mercoledì 3 dicembre 2008

ASTROLOGIA ESOTERICA


Vediamo di comprendere meglio la differenza tra Astronomia e Astrologia. Cosa significa la parola “Astrologia”? “Astro” significa “nascosto, esoterico”. “Logo” viene da una radice composta di ELLE e di GI, che significa “rivelare”. In greco “logo” è la parola, la prima e più importante rivelazione del pensiero. Dunque l’Astrologia è la “rivelazione del segreto”. Si tratta del segreto della nostra esistenza, della nostra unicità, del compito a cui siamo chiamati, dei talenti e doni la cui utilizzazione può darci la vera felicità. È la via per scoprire il nostro nome segreto. Infatti ogni anima possiede un nome particolare, nel quale è contenuta tutta la sua essenza, così come una formula chimica condensa in sé l’intera descrizione della sostanza in questione. Prima di scendere nel corpo, ogni anima sente pronunciare il proprio nome, ma non in un semplice modo parlato. Lo sente “cantare”, con una melodia particolare, diversa da anima ad anima. Poi, scendendo nel corpo, tutto ciò viene dimenticato, ad eccezione della sensazione provata sentendo quella melodia soave e divina. Per la restante parte della vita la persona, coscientemente o meno, ricerca in continuazione quella melodia, mossa da una indescrivibile nostalgia. I mistici di varie culture hanno testimoniato come i pianeti e le stelle, durante i loro moti costanti e armonici, emettano dei suoni, che si sommano in una sinfonia cosmica noto col nome di “armonia delle sfere”. L’Astrologia è l’educarsi a percepire tale musica suprema. Il tema natale astrologico, per chi ha orecchi per sentire, è la partitura musicale sulla quale è descritta l’armonia il cui canto ha accompagnato la pronuncia del nostro nome segreto poco prima di nascere.

Cos’è invece “l’Astronomia”?. “Nomo” viene da una radice, ENNE e EMME, che significa “contare” (“NuMerare”). L’Astronomia “conta”, “nomina”, ma non spiega. L’Astrologia traduce i nomi e i fatti in precisi insegnamenti esistenziali. Per esempio: la nascita delle stelle avviene tramite il concentrarsi di una massa via via crescente di polvere interspaziale e di nubi di gas. La forza di gravità è la responsabile di tale concentrazione. Raggiunto un punto critico si innesca un processo a catena tramite il quale la materia si converte in una grande quantità di energia, che viene irradia all’esterno. Spiritualmente vediamo in ciò la trasformazione di una tendenza egocentrica in una tendenza puramente altruistica: la stella che brucia se stessa per dare vita e calore tutt’intorno. L’Astronomia misura i periodi esatti delle varie rivoluzioni planetarie; l’Astrologia dà loro un significato umano. Qui di seguito diamo qualche esempio di come operi la mentalità associativa del simbolo e del mito. Mercurio è il pianeta più veloce, e ciò lo fa diventare il canale della sapienza, la cui proprietà fisica è la velocità. La Luna compie il suo ciclo in 29,5 giorni, proprio come il periodo mestruale femminile. Inoltre la Luna si riempie e si svuota, e tali fenomeni dimostrano come essa sia legata al femminile, alla gravidanza, alla maternità (il suo colore è bianco, come il latte). Giove compie una rivoluzione completa in dodici anni, e possiede dodici satelliti principali. Ciò lo rende molto simile al Sole, il cui ciclo è di dodici mesi. Quindi Giove diventa il simbolo dell’autorità regale, della forza accentratrice (è il più grosso dei pianeti), ma anche del carisma e della capacità di guarire. Dodici è il numero dei figli di Giacobbe, che diventarono in seguito le dodici tribù d’Israele. Giacobbe si distinse per il suo alto senso di giustizia e di onestà, oltre che per il suo carattere pacifico ma forte allo stesso tempo. A sua volta il pianeta Giove diventa simbolo e veicolo di tutte le caratteristiche appena enunciate.

L’Astrologia si basa sul seguente principio: “Tutto segue la qualità dell’inizio”. Il Saggio è “colui che vede ciò che nasce”: in base alle caratteristiche del seme sa già che aspetto avrà la pianta, se farà frutti o no, se i frutti saranno dolci o meno. In pratica tutto ciò equivale a non dover imbarcarsi in esperienze rischiose per vedere che risultato avranno: è già possibile fin dall’inizio percepire come finiranno. Una tale forma di sapienza presuppone però il superamento dell’ego. Infatti, se ciò non avviene, c’è rischio di non leggere nell’oroscopo ciò che è veramente scritto ma soltanto una proiezione di ciò che si vorrebbe fosse scritto. Per superare i limiti dell’ego e i suoi inganni ci sono due modi:

- quello tipico dell’età dei Pesci (gli ultimi duemila anni): separazione dal mondo e dalla società, negazione dei piaceri, monachesimo, ascetismo, meditazione silenziosa, ritiro dalle esigenze mondane, ricerca dell’esperienza mistica intesa come forza inebriante che distacca la coscienza dai livelli bassi e la proietta nelle sfere celesti. Si cercava di uccidere l’ego in tutti i modi (come tramite il voto dell’obbedienza).

- Quello tipico dell’età dell’Aquario (incominciata nel 1962): ricerca del Sé, di quella parte sincera e reale della propria personalità, pur coi suoi tratti limitati e relativi; connessione con gli archetipi più importanti della collettività, meditazione e studio di gruppo, una spiritualità basata sulle scoperte della scienza, in armonia con lo sviluppo della sensibilità sociale e umanitaria. L’ego non va ucciso ma va domato, assoggettato al Sé, come il cavallo al cavaliere. Lo sviluppo della consapevolezza va ottenuto e verificato tramite l’impegno sociale e professionale, non tramite l’isolarsi da ciò, temendone le tentazioni e le distrazioni. Si tratta di una via molto più difficile ma molto più soddisfacente. In essa l’astrologia ci viene in aiuto quale strumento che permette di decifrare la complicata ricchezza del Sé.

In modo analogo possiamo tracciare a grandi linee due diversi approcci all’Astrologia, quello vecchio (età dei Pesci) e quello nuovo (età dell’Aquario). La vecchia concezione era fatalistica (il fatalismo è uno dei peggiori nemici dei Pesci): le stelle influenzavano gli eventi, li governavano. L’essere umano si trovava preso nel mezzo di una lotta continua tra i principi buoni, come i pianeti benefici (Giove, Venere), e quelli cattivi (Saturno, Marte). Le persone era soggette alle influenze astrali, e potevano fare ben poco contro il fato negativo. Contro di ciò si è giustamente ribellata la coscienza positivistica e razionalista, affermando che la volontà umana è la sola unica attrice del dramma dell’esistenza, e che credere nelle influenze stellari è superstizione. In realtà, nel fare tale affermazione si è andati troppo in là, dato che il quadro è molto più complesso. Si è scoperto in seguito che la volontà umana è soggetta a numerose restrizioni e condizionamenti, inconsci o meno (abitudini, educazione, predisposizioni innate, stati d’animo del momento, ecc.).

La nuova concezione dell’Astrologia si basa sui principi esoterici e su profonde considerazioni psicologiche. Essa afferma che le forze all’opera nella coscienza individuale sono tre:

1) le innegabili influenze stellari (anche al livello macroscopico ci sono prove di tutto ciò);

2) la volontà e la consapevolezza umana, pur con le sue variazioni e debolezze;

3) un qualcosa di indecifrabile e misterioso, che può inaspettatamente capovolgere il quadro della situazione, ignorando sia il primo che il secondo punto. Le persone di fede chiamano ciò Divina Provvidenza, gli altri lo chiamano il caso, o la fortuna.

L’Astrologia esoterica sostiene che il rapporto tra stelle ed eventi umani è duplice: c’è un flusso d’energia che scende dall’alto al basso, condizionando e dirigendo gli eventi secondo una certa direzione piuttosto che un’altra. In ebraico, la lingua della Cabalà, la madre dell’Esoterismo, “segno zodiacale” si dice: “mazal”, che significa “scorrere, fluire”. Dunque ogni segno è un canale lungo il quale scorre e fluisce una particolare tonalità dell’energia cosmica. Ma esiste un secondo flusso, di direzione contraria, che sale dal basso all’alto, e che può “influenzare le stelle”. Ciò che esso può fare è cambiare il livello in cui segni e pianeti operano, rettificando i loro lati negativi. È noto che i segni agiscono a tre livelli diversi: ventre, cuore, testa. Il livello più basso si ha quando essi condizionano la persona nel modo più negativo possibile; in quello intermedio il bene e il male si combattono ad armi pari e l’esito è incerto; nel livello più alto il male è ormai asservito al bene, è “addolcito”, e pone le sue forze astute e potenti al servizio del processo di rettificazione del mondo. Il secondo flusso consiste nell’ascesa della consapevolezza umana, nel suo diventare sempre più esperta nelle regole che governano la creazione, non solo nella sua parte fisica e concreta, ma anche in quella immateriale e spirituale. È la persona umana, con le sue scelte, con i suoi studi e con le sue azioni, con il modo con cui vive le relazioni inter-personali, con i suoi credi e interessi, a determinare quale dei tre livelli zodiacali e planetari sia attivo in lei e nel suo ambiente circostante.

TRATTO DAL LIBRO "TREDICESIMA LUNA" di Andrea Tricardi Edizione Beos

martedì 2 dicembre 2008


Matrimonio celeste: Venere: piacere e attrazione Giove: gioia e allegria, Luna, lo spirito
MATRIMONIO CELESTE CONGIUNZIONE TRA GIOVE E VENERE
Nuova congiunzione ai primi di Dicembre fra i pianeti Giove e Venere in Capricorno, ripresa cinque anni e mezzo dopo la precedente del 23/02/1999, nel segno dell’Ariete. Questa volta avviene nel tenebroso segno del Capricorno. Venere scintilla più bassa sull'orizzonte, Giove, meno luminoso, più in alto. Stavolta l'ammiriamo all'alba, meglio dire l’ammireremmo, se il tempo atmosferico non fosse quello che è in questo periodo, brutto in tutta Italia.
Questo è quanto per il piacere degli astrofili. Dal punto di visto astrologico è un esame difficile per Giove e Venere, quindi un matrimonio scomodo. Il Capricorno è il segno del vecchio, dell’usurato e delle strutture ormai cadenti. Giove Venere e Luna non si trovano a loro agio in questo segno di potere e cinismo, di decadimento morale. C’è bisogno di rinnovamento che tarda a venire. Sappiano che tutto deve cambiare, ma non sappiamo ancora come. Sappiamo però che sarà dura la lotta che ci conduce ai nuovi inizi ormai maturi. Saturno, governatore del segno del Capricorno, simboleggia la maturità, la tradizione e la sicurezza di quanto delimita per proteggere. Marte (in esaltazione) si afferma con impeto strutturato e responsabilità. La Luna (in esilio) risente di eccessivo controllo che penalizza, raffreddandola, l'espressione dei sentimenti. Giove (in caduta) rischia di diventare austero o troppo condizionato dal prestigio sociale. AFRODITE (Venere) è la dea dell'Amore e della Bellezza, il cui fascino conquista tutti. E' una dea vanitosa, superba e gelosa del proprio fascino e potere, scorretta e falsa pur di ottenere ciò che brama. Ma è anche colei che si dà completamente. Rappresenta la passione incontenibile, la fecondità che vuole manifestarsi, come si può dedurre dal rapporto con Ares e dalle molteplici storie che intreccia. Idealmente, Venere, nella sua veste di Afrodite Pandemia, dea dell'amore terreno, in quanto vissuto soprattutto in funzione biologica e istintuale, la si può collegare al segno del Toro di cui assume le peculiarità: dolcezza, sensualità, grazia, percettività. In quella di Afrodite Urania, dea dell'amore celeste, in cui è il sentimento ad avere valore, la ricerca di armonia nel confronto e scambio affettivo con l'altro, è riconducibile al segno della Bilancia con le sue caratteristiche di armonia e eleganza. Come può Venere amare il Grande Vecchio rugoso ormai vetusto e consumato, quando i realtà ama i piaceri della bellezza fisca e della giovinezza. Come può Giove essere generosose è intrappolato da un vecchio egoista come Saturno?
La congiunzione fortunatamenteavviene agli ultimi gradi del Capricorno è l’ultimo sprazzo del vecchio che cede posto al nuovo. A breve, con Giove nel segno dell’Acquario tutto finalmente può cambiare nel nostro mondointeriore e per il meglio come insegna il New Age, con valori di tolleranza, cooperazione, spirito fraterno, razionalismo- Basta alle guerre di potere, alle parole senza senso dei politici, alla finanza che schiaccia il più debole. Questo è il proposito.
"Dopo un tempo di decadimento viene il tempo del volgimento. Riappare la forte luce che prima era stata scacciata. Vi è movimento; questo movimento, però, non ha nulla di forzato. Si tratta di un movimento naturale, generato spontaneamente. Perciò trasformare il passato è facilissimo. Cose vecchie vengono eliminate, cose nuove introdotte e tutto corrisponde al tempo, senza perciò recare alcun danno. Si formano associazioni di persone delle medesime idee. E questa unione avviene pubblicamente, essa corrisponde alla situazione del tempo. Non c’è bisogno di agire con precipitazione. Tutto viene da sé appena il suo momento è giunto. Questo è il senso del cielo e della terra": come è scritto da circa tremila anni fa nel famoso libro di divinazione cinese, l’I Ching.



Venere è il sentimento, il gusto, i valori personali.