Post più popolari

lunedì 31 agosto 2009

ICARO E PETER PAN




I segni dei Gemelli ed il Sagittario rappresentano due estremi di un raggio, su cui si dovrebbe viaggiare in linea di massima dall’adolescenza verso la maturità. I Gemelli sono regolati da Mercurio, pianeta del linguaggio, della mente, dell’inventiva, ed il suo opposto, il gioviale Sagittario, della Fede e della Fantasia, in particolare della Visione, la stessa che può portare attraverso il sogno verso invenzioni nuove, ma anche il dialogo con le entità superiori, Dio od i suoi emissari, Angeli, Troni, Superpotenze. Nella saga del Signore degli Anelli Tolkien, un professore di lingue antiche del Capricorno, ma con Mercurio in Sagittario, scrive delle Terre di Mezzo, la leggenda che descrive il viaggio immaginario in luoghi a noi sconosciuti, popolate da personaggi fantasiosi quanto ricchi di simbologie. Uno per tutti il vecchio saggio Saturnino, il canuto conosciuto anche come : Gandalf il Grigio , Gandalf il Bianco , Incànus , Olòrin , Il Grigio Pellegrino figura che è costantemente circondata da un alone di mistero, immortale. Saturno è di fatto Immortale, tetro, fuligginoso, stregonesco e quindi misterioso. La Terra di Mezzo (nome originale Middle-earth) è una leggendaria regione di Arda, il mondo fantastico di stampo medievale creato dalla mente dello scrittore che ha tratto il nome dal Miðgarðr della mitologia Nordica.
La Terra di Mezzo è anche, secondo la scrittice Nancy Farmer, il nostro mondo nella fantasia, dove scorre il tempo, in modo diverso da quello terreno. Tutte le grandi invenzioni nascono prima da un sogno. Nel 1903 con i fratelli Wright, guarda caso con il transito di Urano in Gemelli, imitando il volo degli uccelli, realizzano il sogno dell’Umanità Bambina, quello di volare. La leggenda di Icaro rappresenta, col suo volo aereo straordinariamente anticipatore, il sogno dell'adolescente (Giove il viaggio ed il Sagittario) di diventare adulto prima del tempo, di superare la mediazione di una vita piena di contraddizioni (quella di Dedalo, Saturnino, perché troppo razionale) nell'immediatezza di una coerenza assoluta all'ideale, quella coerenza che porta sempre, come anche la sua vicenda dimostra, a contraddizioni ancora maggiori, tragiche in quanto irrisolvibili. Icaro vedeva l'accortezza e la moderazione del padre (che chiedeva, come strategia di volo, di abbandonarsi ai venti e di volare né troppo alto né troppo basso) come una forma di cedimento all'ideale assoluto di perfezione, come una forma di eccessiva esitazione, un compromesso inaccettabile con le forze della natura e dell'ignoto insondabile, dimostrando la tipica impazienza sagittariana che conduce agli incidenti. . Icaro, ch'era figlio di una schiava, aveva fretta di volare in alto, per liberarsi dei timori, delle riserve mentali, dei pregiudizi del passato, senza tener conto dei condizionamenti della realtà. Ecco perché raffigura l’idealismo Sagittariano,e sul piano politico, l'avventurismo, l'estremismo infantile. Forse Icaro rappresenta anche l'ateismo impulsivo, autoritario, egocentrico, tipico dello spirtualismo libero da dogmi del Sagittario. Fuggire da Creta per i due personaggi non fu un'impresa molto facile, poichè Minosse faceva sorvegliare tutte le navi e offrì inoltre una ricca ricompensa a chi avesse catturato Dedalo. Il Sagittario, come segno successivo allo Scorpione, indica le vicissitudiniche nascono a seguito di una vicenda mortale e vendicativa, come quella del Re Minosse.
Con l'astuzia, Dedalo, il padre di Icaro, costruì un paio di ali per se stesso ed un altro per Icaro. Dopo aver saldato le ali alle spalle di Icaro, con della cera, con le lacrime agli occhi, Dedalo gli raccomandò di stare attento e di non volare troppo in alto perchè il sole avrebbe potuto sciogliere la cera ne troppo in basso perchè le ali si sarebbero inumidite con i vapori del mare. Dopo questo, Dedalo si innalzò in volo seguito da Icaro. Mentre si allontanavano dall'isola, battendo ritmicamente le ali, i contadini, i pescatori e i pastori che alzarono lo sguardo verso di loro li scambiarono per dei. Quando si furono lasciate Masso, Delo e Paro alla sinistra e Lebinto e Calimne alla destra, Icaro disobbedì agli ordini del padre e cominciò a volare verso il sole, inebriato dalla velocità che le grandi ali imprimevano al suo corpo. Ad un tratto Dedalo, guardandosi alle spalle, non vide più suo figlio, ma soltanto delle piume sparse che galleggiavano sulle onde sotto di lui. Infatti il calore del sole aveva sciolto la cera e Icaro era precipitato in mare, annegandovi. Dedalo volò a lungo in quel luogo, finchè il cadavere di Icaro riemerse. Lo portò allora in un'isola vicina, chiamata ora Icaria, dove lo seppellì. Una pernice appollaiata su una quercia lo osservò scavare la fossa squittendo di gioia: era l'anima di Talo, finalmente vendicata. Nel mondo moderno abbiamo creato non solo il volo come modo standard di viaggiare, ma anche un corollario di personaggi che discendono da Icaro. Superman, ad esempio, insieme a tutti fanatici del parapendio, e del volo libero. Non sempre l’Asse Gemelli Sagittario, finisce il suo corpo in incidenti mortali, come nel caso del simpatico Peter Pan. Peter Pan, o il ragazzo che non voleva crescere, destinato a rimanere adolescente nel mondo della fantasia, a vivere avventure mirabolanti, quanto improbabili, come Principe dei Folletti, incapace di crescere ma curiosamente dotato di una sua poetica visionaria e disincantata e amato per la sua capacità di saper giocare anche in età adulta, con le sue imprese divertenti e sempre improntate alla leggerezza, aeree, senza conseguenze, come lo è sempre la pungente ironia di un vero Sagittario.

lunedì 24 agosto 2009

MARTE


MARTE E LA BUFALA ASTRONOMICA DEL 27 AGOSTO

Il pianeta Marte si avvicina alla terra. Sarà visibile nelle notti di fine Agosto, grande come la Luna, guardatelo perché succede una sola volta nella vita di un uomo, accade una volta ogni mille anni, cosa dico mille anni, ogni 5000 anni. Queste esaltanti notizie sono facilmente reperibili su Internet, sui social network tipo Facebook, sui blog, dove sono tutti entusiasti, in attesa del grande evento.
E’ una bufala astronomica. Marte è il primo pianeta esterno, l’orbita sua fu studiata da Giovanni Schiapparelli, milanese di adozione e nato sotto il segno dei Pesci, durante l’opposizione del pianeta nel 1888. (Per opposizione si intende che il pianeta si trova nel suo perielio, il punto di minima distanza dalla Terra.) Costui ne tracciò la mappa dei “canali” visibili al telescopio. Anche lui fu vittima di una bufala, a seguito della pubblicazione del suo studio nei mass media dell’epoca si gridò subito, equivocando sulla parola canali, che ciò era la prova di vita su Marte! Notizia poi subito smentita, si trattava di canali naturali, non artificiali, non costruiti da qualcuno, ma opera della Natura.. La leggenda metropolitana continua su Internet:

"L’evento astronomico dell’anno 2009: Il pianeta rosso sarà spettacolare!."

"Terra inseguita da Marte per i contatto più stretto tra i due pianeti nella storia".

"Il 27 agosto ... Marte sarà grande come la luna piena".



Tutto ciò è falso, perché la minima distanza fu raggiunta nell'agosto 2003 (grande opposizione) e comunque anche allora Marte era circa 25 secondi di arco mentre la Luna era ed è circa 30 primi, il che significa che Marte nel 2003 era circa sessanta volte più piccolo della Luna. Ciò non toglie che il Pianeta rosso apparirà anche a occhio nudo come un piccolo disco, più brillante della altre stelle.

Ci pensa la NASA a correggere il tiro precisando:

“Tutto ciò è falso, Perchè la minima distanza fu raggiunta nell'agosto 2003 (Grande Opposizione ) e comunque anche allora era Marte a circa 25 secondi di Arco mentre la Luna era ed è circa 30 primi, il che significa che Marte nel 2003 era circa sessanta volte più piccolo della Luna. Ciò non toglie che il Pianeta Rosso apparirà anche a occhio nudo solo come un piccolo disco rosso, ma più brillante delle altre stelle.

Ecco i fatti: la Terra e Marte stanno convergendo per un incontro ravvicinato questo anno il 30 ottobre alle 03:19 Universal Time. Distanza: 69 milioni di chilometri. A occhio nudo, Marte sarà simile ad una brillante stella rossa, una punta di spillo di luce, non certo il più ampio, e neppure come la luna piena.



Deluso? Non esserlo. Se Marte si avvicinasse abbastanza per rivaleggiare con la Luna, la sua gravità modificherebbe l'orbita della Terra e solleverebbe terribili maree.

Sessantanove milioni di km è buono. A quella distanza, Marte brilla più luminosa di qualsiasi altra cosa nel cielo tranne Sole, la Luna e Venere. La magnitudine visuale di Marte il 30 Ottobre, 2005, sarà di 2,3. Anche il disattento osservatore notturno lo noterà al tramonto. Si potrebbe ricordare un altro incontro con Marte,, il 27 agosto 2003. Questo era il più vicino nella storia, per un soffio, e milioni di persone hanno assistito, come la distanza tra Marte e la Terra ridotta a 56 milioni di km. Questo incontro di ottobre, a 69 milioni di km, è simile. Per gli osservatori casuali, Marte sembrerà brillante e bella come nel 2005, e come è stato nel 2003.

Anche se l'approccio più vicino è ancora a mesi di distanza, Marte è già evidente nel primo mattino di Agosto. Prima che il sole sorge, è l'oggetto più luminoso nel cielo orientale, davvero accattivante."

Questo per quanto riguarda gli scienziati. Schiaparelli è l’astronomo italiano che dette inizio all’indagine moderna di Marte. C'è una citazione inedita che proviene direttamente dall’archivio storico dell’Osservatorio Astronomico di Brera.
È una frase che Schiaparelli scrisse a Percival Lowell, suo estimatore ed accanito sostenitore della vita su Marte, nel 1907. Schiaparelli dice:

“Questo pianeta è davvero prezioso. È stato tra i primi corpi celesti studiati dai Babilonesi. Poi ha permesso a Keplero di scoprire le due prime leggi del moto dei pianeti. Ora ci aiuta a svelare i misteri della vita su altri mondi. È il Marte terrestre, cioè la guerra, che deve essere abolito.”




(Lettera di G. V. Schiaparelli a P. Lowell, 1907. Archivio dell'Osservatorio astronomico di Brera. Fondo G. V. Schiaparelli).

MARS HOAX

http://science.nasa.gov/headlines/y2005/07jul_marshoax.htm

domenica 16 agosto 2009

I PIANETI COMBUSTI




Un pianeta è combusto (bruciato) quando possiede energia Marziana. La via combusta è quel tratto dello Zodiaco, dove i pianeti benefici sono indeboliti, e quelli malefici esaltati.
La natura "malefica" di questo settore dello zodiaco deriva dal fatto che la Bilancia e lo Scorpione sono i segni di esaltazione rispettivamente di Marte e Saturno. Inoltre, la Bilancia è il segno in cui il Sole è in caduta, mentre la Luna è in caduta in Scorpione. In sintesi: in questo settore dello zodiaco i pianeti malefici sono esaltati, ed i benefici sono in caduta. Marte rappresenta la Guerra e Saturno il male e/o la Morte. Nella fattispecie sono combusti i 14° compresi tra 19° Bilancia e 03° Scorpione.

Ma l’astrologia ha anche tanti e molti modi di classificare i pianeti e le loro corse in senso positivo o negativo, ad esempio: caduta, esilio, declino. Inoltre si parla sempre di amicizia tra pianeti, dice infatti Albumasar:

“Della contrarietà dei segni e dell'amicizia degli astri.
I segni sono ad altri segni contrari: il Toro e il Capricorno, ad esempio, sono contrari alla Vergine, poiché codesti segni danneggiano gli astri che giacciono nella Vergine; ed il Leone è contrario all'Ariete, poiché il Leone in vero mangia l'Ariete; ed il Sagittario è contrario al Leone, poiché il Sagittario significa il tiro dell'arco. L'Acquario poi è contrario ai Gemelli, come pure alla Bilancia: i Gemelli infatti, e la Bilancia, significano gli scritti e l'arte del calcolo e l'equità e la giustizia, mentre l'Acquario significa le ingiustizie e le imposture; i Pesci infine son contrari al Cancro ed il Cancro allo Scorpione ed anche gli astri che si trovano in questi segni sono gli uni contrari agli altri.
L'amicizia, poi, poggia su tre condizioni, delle quali la maggiore è quella che si produce per essenza, qual è quella del Sole e di Marte, poiché entrambi sono caldi e secchi, o quella di Venere e della Luna, ché entrambi sono umidi e freddi ed altresì poiché l'esaltazione della Luna è il domicilio di Venere. La seconda condizione di amicizia è quando un astro partecipa parzialmente dell'essenza di un altro, come è di Venere e Giove o di Mercurio e Marte: Venere infatti ha in comune con Giove l'umidità e l'inclinazione al ben fare, come pure ciò che è bello ed opportuno, ma discorda in calore e in saggezza. Dal canto suo, Mercurio ha in comune con Marte la secchezza e lo zelo e discorda nell'educazione e nella saggezza. Ultima condizione di amicizia è data dall'unirsi di un astro con un altro in un luogo ove ha qualche diritto di dominio: Saturno, ad esempio, quando discende in latitudine diviene freddo e umido e pertanto diviene consono alla Luna e a Venere e perciò non le offende; e la Luna, quando aumenta la sua luce e ha numero additivo, diviene consona al Sole e agli astri più lucenti.”

E più avanti:

“ Quando Venere si trova con Marte è simile a donna che ricerca il piacere e che si unisce ad uomo bagascio e perverso; ella lo teme, lo adula e mostra verso di lui un'attitudine affettuosa; e nondimeno queste cose ella fa con finzione, per paura. Quando si trova con Saturno, è simile a donna giovane e ben fatta, che si accompagna a un vecchio impotente. Per questo ella è afflitta e conduce la propria vita in un modo che le appare insopportabile. Quando si trova con Giove è simile a donna che è nel fiore della vita, unita ad uomo onesto, e fra loro vi è affetto. Quando si trova unita al Sole, è simile a donna addolorata e sofferente, sempre sottomessa al proprio marito.
Quando gli astri di Giove di Saturno sono insieme, sono simiglianti a due compagni, che nondimeno sono tra loro affatto diversi e ciascuno di loro aspira a danneggiare l'altro e a mandarlo in rovina. Se poi trovi Giove con Marte, è simile ad uomo onesto unito ad altro uomo malvagio e dissoluto. Se di poi trovi Giove con il Sole, è simile ad un uomo di bassa condizione, che non può compiere alcunché. E se trovi Giove con Venere, è simile ad uomo vigoroso e ricco e generoso. Se infine Giove è con Mercurio, è simile ad un uomo sollecito nel compiere il proprio compito con buon esito.”


In tutti i modi Combusto viene dal latino combustus che significa bruciato, consumato, rovinato, distrutto.Il Sole ad esempio è in caduta in Bilancia, e Venere è in esilio in Scorpione. In sostanza un pianeta quando è invisibile o percorre un tratto negativo, entra nel “mondo incantato” il mondo dei morti e dell’oltretomba.

Scrive anche di questo Michel de Notre-Dame, nato il 14 dicembre 1503, in pieno periodo Rinascimentale. Le origini di Michel de Notre-Dame sono ebree. Nostradamus, Sagittario eclettico, per tutta la sua vita sarà uomo di scienza, medico e astrologo, sarà mirabile filosofo e poeta, nonchè attento osservatore della politica, tanto da essere guardato con sospetto dai detentori del potere. Benchè ebreo praticò la religione cattolica, e fu osservante della Riforma di Lutero. Scrisse le “Quartine” appositamente in uno stile ermetico e quasi beffardo, probabilmente stava solo scherzando; le sue profezie apocalittiche sono talmente generiche che si possono adattare a tutto e a tutti, ma le date…sono quelle dei transiti astrologici (cfr. il transito Marte e Saturno in Sagittario, del 1988).
Una profezia è un'affermazione che prevede il futuro, in generale. Tuttavia, c'è una differenza tra profezia e previsione: una previsione ha alla base un processo logico, mentre una profezia non è legata al ragionamento, ma alla supposta chiaroveggenza di chi se ne fa portatore, oppure, in senso più lato, alla capacità pragmatica del "profeta" di evocare gli avvenimenti storici da lui voluti influenzando così il futuro.
In quest'ultimo senso, il termine "profezia" si applica a filosofi come Emerson e Nietzsche. Recentemente lo studioso inglese Peter Lemesurier ha evidenziato il ruolo di Nostradamus come compilatore e rielaboratore di antiche profezie cristiane, come ad esempio quelle contenute nel libro di profezie in latino "Arbor Mirabilis".


“QUANDO SATURNO E MARTE UGUALMENTE COMBUSTI,

L'ARIA MOLTO SECCA, LUNGA TRAIETTORIA:

A CAUSA DI FUOCHI SEGRETI, GRANDE LUOGO IN FIAMME

PER CALORE ARDENTE,

POCA PIOGGIA, VENTO CALDO,

GUERRE, INCURSIONI"

NOSTRADAMUS Centuria IV Quartina 67


I casi più importanti sono quelli di Luna, Mercurio e Venere combusti in un Tema Natale.
Questa semplice informazione aggiunge dati di vitale importanza per la comprensione del grafico natale. Erano visibili oppure no i pianeti alla nascita? Per la precisione un pianeta è combusto quando si trova a 8°, o meno, dal Sole. Il Sole in realtà è l’unico pianeta che in senso astrologico non si indebolisce mai, anche quando non è visibile. Una nascita notturna ad esempio indica in genere che il soggetto avrà più possibilità nel mondo spirituale che nel mondo materiale.

Per spostarsi in un periodo di invisibilità è stato, per il pianeta o la divinità che lo rappresenta, un modo di muoversi nel sottosuolo, o sotto i nostri piedi. Nella mitologia egiziana, per esempio, Osiride non era indebolito quando si è trasferito nel mondo degli inferi o sottosuolo, ha semplicemente spostato il suo regno, con tutto il suo potere, a questo "altro" luogo. In questa luce gli inferi, il sottosuolo, o il mondo delle ombre subentra quando un pianeta lascia la chiarezza del mondo visibile e materiale, per visitare ciò che è in realtà l’altro mondo, "altro" nel senso di diverso e complementare, il mondo dello spirito, non un bagagliaio pieno di sfumature religiose e di di mitologie greche, ma piuttosto l'altro posto dove tutti noi passiamo molte volte al giorno, specialmente attraverso il sogno, la meditazione. Questo infatti è il luogo del sogno, il luogo di ispirazione, il luogo di intuizioni creative. In questo luogo non c'è tempo e non ci sono bisogni materiali, il cibo è quello dell’anima, e nulla si distrugge e si ricrea, ma semplicemente “è”.

Per gli antichi il mastino Argo era il guardiano del mondo dei morti, il mondo che tutti temono e solo pochi sanno affrontare. (Cfr. Ulisse, Odissea)

E 'il luogo in cui non possiamo entrare volontariamente, o con il corpo fisico. Possiamo solo scivolarci dentro e scorrere in lui. Sappiamo solo che ci siamo stati, e che ci ritorneremo, ma quando si fa ritorno nel mondo materiale e ci si chiede: “E’ questo il sogno?” dove è il tempo che è passato, perché ho dimenticato di essere tutt’uno con l’Unita’ del Cosmo?. Questa è l’ incantato spazio temporale del mito e le fiabe, il luogo della ispirazione, della rinascita, della reincarnazione spirituale e della resurrezione. L’araldo è Mercurio che passa tutto il suo tempo tra questo e l’altro mondo portandoci idee, notizie, sensazioni, informazioni, profezie e avvertimenti dal Mondo Incantato.

venerdì 7 agosto 2009

Il segno del Toro e la psicanalisi




Il linguaggio della Astrologia è il linguaggio dell’Inconscio, che elabora idee e concetti in modo paradossale. Crea una apparente contraddizione tra due livelli logici diversi...ad esempio se scrivo: “il segno del Toro ricorda la brillante immobilità dei fiori a primavera, e si pone alla massima distanza dallo Scorpione, segno invisibile e notturno, nascosto, mobile e minaccioso sotto le pietre in autunno”... Queste parole, per alcuni oscure, oscillano tra emisfero sinistro del cervello, quello deputato al calcolo (1+1=2) e quello artistico-onirico, l’emisfero destro, che ci rende capaci di apprezzare la musica, la poesia, l’arte...
L'emisfero cerebrale sinistro infatti è deputato a relazionare con il mondo che ci circonda e, comunemente, si dice che "capisca". Esso ha una funzione razionale e svolge la sua azione attraverso messaggi "in chiaro". Le sue principali funzioni sono: il controllo, la conoscenza, l'analisi su passato e futuro, il parlare, la razionalità, il rapporto con lo spazio (percettività geometrica), l'analisi delle situazioni ed il calcolo (analisi logica e matematica). Ma non c’è solo quello.
Parola di tutti i neurofisiologi moderni. (cfr. “L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello”un saggio neurologico di Oliver Sacks, pubblicato per la prima volta a New York nel 1985.)

L'emisfero destro, viceversa, è deputato al contatto con il mondo interiore e, comunemente, si dice che "senta"; esso viene considerato l'emisfero emozionale. Le sue caratteristiche sono: il rilassamento, la visualizzazione, l'empatia, l'intuito, le emozioni, la sintesi, la geometria, la spontaneità, la partecipazione, lo studio della letteratura, la musicalità, il senso religioso. La capacità di riconoscere istantaneamente il simbolo.
In mezzo il corpo calloso, una sorta di “tamburo risonante”del cervello che dovrebbe creare il collegamento e l’armonia tra questi due regni. L’Astrologia è il corpo calloso tra due mondi.
In un Tema Natale l’astrologia interpreta il segno che lasciano le “direzioni” Nord, Cancro, IV casa, quindi l’emotività, e Sud Capricorno, la decima casa, razionalità, i pianeti che le abitano, i vari collegamenti planetari con il “tutto”. L'emisfero destro, di solito, non è predominante sul sinistro e rimane silente nella gran parte delle persone, sprofondate in un sonno perenne.. sorde. Molte persone non capiscono e non capiranno mai l’astrologia, o l’esoterismo, e non hanno la minima idea di che cosa si sta parlando. Dovrebbero solo aprire la mente, vedere le possibilità cominiciare a capire il mondo degli uomini come un meccanismo quantistico, dove tutto è collegato a tutto, molecola per molecola, in modi diversi.
Nel Quadro di nascita di Freud abbiamo un chiarissimo esempio, o caso, del cervello destro-logico che studia il lato sinistro emozionale artistico.Vediamo perché.

Freud "è" la psicanalisi. O meglio detto, il padre dell’analisi interminabile.
Freud, co-fondatore della Scuola Psicoanalitica di Vienna, è nato sotto il segno del Toro il 6 maggio 1856 al tramonto, con Sole e Mercurio in Toro, in VII casa, Ascendente Scorpione, Venere in Ariete congiunta Plutone in VI casa, e presenza di una Luna molto forte in Gemelli in VIIIa casa. Questa Luna è nel domicilio dell’ascendente Scorpione, il quale è legato a Marte e quindi la sessualità. Freud era un buon esempio di questa Luna mercuriale.. Era affascinato dal linguaggio, fu l'inventore della "terapia della parola" e del "lapsus freudiano", il modo in cui il linguaggio rivela i messaggi non intenzionali. Quindi il suo lavoro si traduce in “parola, Mercurio”- “sesso, Marte”- “doppiezza, Gemelli”e così Freud è bacchettone, ma allo stesso tempo un “guardone” del sesso. Probabile portatore di una voce calda, suadente e musicale, insieme al suo divano, induceva i suoi pazienti a parlare di sesso, nell’epoca vittoriana. Ebbene si, di questo si trattava. Il suo moralismo bigotto frusta, in tutte le sue teorie e nelle sue opere, la sessualità ipocrita dell’epoca Vittoriana e quella femminile in generale, con sospetta foga, che si tradurrà in accuse di “pansessualismo”.
Ma poi si smentisce anche, ammettendo donne, tra cui sua figlia, nella Associazione Mondiale della Psicanalisi, di cui è stato Padre co-fondatore. Tipico atteggiamento Gemelli. La Luna in Gemelli di Freud è lo specchio della sua epoca, riflette l’ambiguità nei confronti della donna. Durante l'era simbolizzata dal regno della regina Vittoria, la vita delle donne divenne sempre più difficile a causa della diffusione dell'ideale sulla "donna angelo", condiviso dalla maggior parte della società. I diritti legali delle donne sposate erano simili a quelli dei figli: esse non potevano votare, citare qualcuno in giudizio né possedere alcuna proprietà. Inoltre, le donne erano viste come esseri puri e puliti. A causa di questa visione, i loro corpi erano visti come templi che non dovevano essere adornati con gioielli né essere utilizzati per sforzi fisici o nella pratica sessuale. Il ruolo delle donne si riduceva a procreare ed occuparsi della casa. Non potevano esercitare una professione, a meno che non fosse quella di insegnante o di domestica, né era loro riconosciuto il diritto di avere propri conti correnti o libretti di risparmio. A dispetto della loro condizione di "angeli del focolare", venerate come sante, la loro condizione giuridica era spaventosamente misera. Il corpo della donna era visto come un elemento puro e pulito, tranne quando ella entrava nel periodo mestruale. Per una donna rispettabile non era consigliato portare alcun genere di trucco o altri ornamenti, né indossare vestiti che mostrassero troppa pelle, o persino calze particolari o qualunque altro tipo di indumenti intimi. Alcuni credono che la causa di ciò sia da ricercare nel fatto che il corpo della donna era considerato come proprietà del marito: di conseguenza, le donne non dovevano mostrare i loro corpi ad altri uomini. Esse dovevano accontentarsi del semplice ruolo di "ornamento della società" ed essere subordinate ai mariti. L'obbedienza era tutto ciò che si richiedeva da loro. Casta, puritana e repressiva. Ma anche sensuale, spregiudicata e voluttuosa. Era questa la doppia anima dell'era vittoriana, uno dei periodi più ricchi di contraddizioni della storia inglese ed europea.

L’elogio della lentezza del Toro invece emerge facilmente in una delle sue celebri affermazioni:

“Non è sempre facile dire la verità, specialmente quando si deve essere brevi.”

La verità per Freud è cosa lunga. Fu molto longevo e si occupò costantemente di psicanalisi, scrivendo e parlando sempre (Luna in Gemelli) fino al “Compendio di Psicanalisi“ scritto sul letto di morte. E poi:

“E' impossibile conoscere gli uomini senza conoscere la forza delle parole.” La Luna Mercuriale tende a vedere il “tutto” come costrutto mentale di parole, da cui deriva: siamo quello che pensiamo. O ancora meglio siamo quello che diciamo di essere.

Ma si può veramente “curare” con la parola? Freud pur rimanendo un pilastro della cultura di inzio secolo scorso, fu molto criticato per diversi aspetti delle sue teorie, in primis, la sessualità a fondo maschilista pervasiva nelle sue opere, e poi l’antifemminismo, critiche e dolori da lui sopportati con stoicismo, che è in fondo la filosofia di base di chi ha forti valori Toro.
Anche nel seguente aforisma risaltano le qualità di calma, placidità e assenza di dolore. (l’Ascendente Scorpione infatti ha il significato karmico di evitare in questa terra a la sofferenza, non per nullla lo troviamo spesso in oroscopi di medici chirurghi o terapisti della salute):

“Così come si provocano o si esagerano i dolori dando loro importanza, nello stesso modo questi scompaiono quando se ne distoglie l'attenzione.” Anche in questa frase di Freud è in opera la Luna Gemellare che rimane saldamente ancorata al binario della razionalità, rinunciando in toto alla fantasia (in astrologia i Gemelli è l’opposto di Giove ed il Sagittario, fantasiosi per natura) ma solo per studiarla meglio . Freud infatti rilancia nella sua psicanalisi tutto il potente bagaglio della Mitologia, delle Scritture, del Giudaismo, tutte opere di quell’altra parte del cervello umano, quella onirico artistica.
Se abbiamo qualche dubbio che sia fantasiosa basta leggere più avanti l’antica versione mitologica del dio Giove-Toro.

L’efffetto placebo del Toro, domicilio venusiano, rifiuta qualunque forma di dolore semplicemente ignorandolo.
Un’ altra critica a Freud è stata quella sul suo rapporto con la cocaina e gli anestetici, altra caratteristica Taurina, in grado di ingerire qualunque cosa pur di risparmiarsi un dolore.
Ironia del destino la morte di Freud è stata lunga e dolorosissima (Scorpione) a causa di un cancro alla bocca (sempre valori Toro) probabilmente il risultato del suo tabagismo. Afflitto per decenni da un cancro alla bocca in lenta ma devastante progressione, peraltro stoicamente affrontato, Freud concordò col suo amico-medico curante un trapasso "lubrificato" dalla morfina, quando la situazione fosse diventata un'insostenibile e inutile tortura. Struggente, per fair-play e compostezza, come si addice al vero Toro.

La Luna in Gemelli di Freud lo porta ad affermare:
“Scherzando, si può dire di tutto, anche la verità.”
“Essere completamente onesti con se stessi è un buon esercizio.”
Il senso di inferiorità ed il senso di colpevolezza sono estremamente difficili da distinguere.”

Per Freud l’inconscio comunque NON E’ una istanza da contrapporre negativamente alla ragione, l’inconscio è dotato di leggi proprie. L’inconscio della psicoanalisi NON E’ la sede degli istinti irrazionali, della passionalità, non è il luogo del caos primordiale.
L’inconscio freudiano è’ un luogo potenzialmente caratterizzato da una razionalità rigorosa, che funziona, o si spera che funzioni per chi fa psicanalisi, in modo logico ed estremamente articolato.

Ma come può la parola curare? Come può agire sul corpo malato, come quello delle pazienti isteriche, sciogliendo il sintomo che le affligge, si tratti di una paralisi, di un mancamento, di una tosse nervosa, o altro? In che cosa consiste questa magia della parola, così la definisce Freud in Trattamento psichico (trattamento dell’anima), del 1890, capace di incidere sul corpo liberandolo dal dolore che il sintomo gli causa?

IL MITO DEL TORO
Parla di uno Zeus, che per rapire la giovane e incredibilmente bella figlia di Agenore, re di Tiro, si è mostrato a lei camuffato sotto le sembianze di un giovane, latteo, niveo torello.
Ed erano così splendenti le sue corna che subito Europa le inghirlandò; ed erano così tenere quelle pieghe della pelle sulla nuca, ma al tempo stesso così solida la muscolatura - che subito Europa vi affondò le mani.
E poi si mise a giocare, toccare, accarezzare, giù fino ai fianchi solidi e snelli. “Che bellissimo e pacifico animale ! E guarda come si inchina! Come un perfetto cavaliere mette il ginocchio a terra e mi guarda con quei suoi grandi, umidi occhioni! Sembra quasi invitarmi a salire in groppa!”
Detto fatto. Europa sorride felice in groppa al suo torello. Mai ne ha visto uno così tra gli armenti di suo padre.
“ E come è danzante la sua andatura! E com’ è buffo: sembra voglia dirigersi al mare!”

Lo abbraccia teneramente Europa, totalmente rapita, mentre il Toro-Zeus le sta facendo fare un giretto, prima facendo alcuni cauti passetti sul bagnasciuga - quasi perché si potessero ammirare perfin le impronte dei suoi zoccoli - e d’un tratto lanciandosi impetuosamente in mare, subito trovando il tratto profondo ( cosa non possono gli dei immortali! ) in cui immergersi tutto e costringere il suo carico prezioso a stringersi ancor più forte a lui.
Era stata così bella quell’impresa, era stata così romantica quella vacanza d’amore a Creta - perché, una volta arrivato sulla spiaggia di Matala, Zeus riprese le sue sembianze, rese nota la sua identità e completò la sua opera di seduzione –o ratto-stupro, che il focoso amante volle eternare la bella testa di quel Toro (e cioè se stesso) nel cielo, fra le costellazioni dello Zodiaco.
Il significato del ricorrente colore bianco è il colore della Luna, principio femminile per antonomasia, che nel Segno del Toro - è “in esaltazione”, per sottolineare l’eccezionale emotività sensoriale, tutta femminile= passivo/ricettiva, dei nati in questo Segno.

La Luna in Gemelli e l'amicizia
E’ possibile collegare le valenze della Luna in Gemelli di Freud nel suo rapporto con l’amico e collega Wilhelm Fliess (l'opposto Scorpione, nato il 24 Ottobre 1858), che terminò come è ovvio, essendo i Gemelli il segno dei fratelli diversi, e di Abele e Caino, trasformandoli in acerrimi nemici. L’atteggiamento oppositivo di Freud fu conseguente alla rottura insanabile che si era determinata tra i due, precedentemente uniti da una profonda amicizia e stima professionale. Per ragioni di spazio non riporto il fiume di corrispondenza cartacea che intercorre tra i due, ma solo degli stralci. Wilhelm Fliess, di due anni più giovane di Freud, otorinolaringoiatra berlinese, è l'autore di teorie sulla corrispondenza tra la mucosa nasale e gli organi genitali, come pure sulla bisessualità di base di ogni essere umano.
Secondo Fliess l’espressione della periodicità delle attività vitali era da ricercare nel fenomeno delle mestruazioni. Riteneva di aver trovato la chiave di questa periodicità nell’applicazione di due numeri, il 28 e il 23. Il primo derivava dalla periodicità naturale del ciclo mestruale, il secondo probabilmente dall’intervallo tra la fine di un ciclo mestruale e l’inizio del successivo. In più riteneva che fosse possibile concepire la bisessualità in ogni essere umano, e che il numero 28 fosse da riferire alla componente femminile e il numero 23 a quella maschile. Questi “periodi“ determinavano, secondo Fliess, le fasi della nostra crescita, l’epoca delle nostre malattie, la data della nostra morte. I periodi della madre determinavano il sesso dei figli e la data della loro nascita. Questi sono concetti matematico-astrologici che esistono da sempre e per di più Fleiss è precursore della teoria dei Bioritmi, in voga negli anni ’70. Fliess riteneva che tale ordine periodico interessasse l’intero regno animale. L’opera principale di Fliess, Der Ablauf des Lebens (“Il ritmo della vita“) del 1906 suscitò un certo fermento a Berlino e a Vienna. Ma nel frattempo Freud, acquisendo una progressiva esperienza nell’ambito dei suoi studi, cominciò ad attribuire sempre minore importanza alle speculazioni aritmetiche dell’amico. I primi attriti cominciarono a fare la loro comparsa quando Fliess, rispondendo ad alcune critiche che Freud gli aveva mosso a proposito delle leggi periodiche, lo definì “un lettore dei pensieri “ e, ancor peggio, affermò “che leggeva i propri pensieri in quelli degli altri “.
Freud, non rinunciò facilmente a questa amicizia e per circa due anni tentò di ricostituirla, anche se gli scambi scientifici non furono più possibili. Giunse anche a proporre all’amico di scrivere un libro sulla bisessualità dove lui si sarebbe occupato della parte clinica, mentre Fliess di quella anatomica e biologica. Fliess, ormai diffidente, non accettò l’offerta anche perché si era convinto che le reali intenzioni di Freud mirassero ad impadronirsi della primogenitura della sua scoperta. Non rispose nemmeno ad un invito che Freud gli rivolse nel gennaio del 1902. La situazione precipitò definitivamente quando il 20 luglio 1904, Fliess scriverà, chiedendo chiarimenti, a Freud, avendo appreso che un giovane viennese, Otto Weininger , psicologo e filosofo, rivendicava la primogenitura della teoria della bisessualità ed accusando esplicitamente Freud di aver fatto importanti rivelazioni al suo allievo Swoboda, intimo amico di Weininger. Da ciò prese corpo uno scambio di corrispondenza, con Fliess che scriverà a Freud il 20 luglio 1904 da Vienna come segue:

“ Caro Sigmund,
ho preso visione di un libro di Weininger nella cui prima parte, quella biologica, trovo esposte, con mio sommo stupore, le mie idee sulla bisessualità... Noto da una citazione che Weininger conosceva Swoboda, il tuo allievo, prima della pubblicazione del libro di quest’ultimo e apprendo qui che i due erano intimi amici. Non ho dubbi che Weiniger abbia conosciuto le mie idee attraverso di te e abbia fatto un uso indebito di cose non sue. Ne sai qualcosa? Mi potrai dare una risposta franca (al mio indirizzo berlinese, dato che partirò da qui già il 23 sera)?
Un cordiale saluto
tuo Wilh”

Seguirono due lettere di chiarimento, una di Freud del 23 luglio 1904 e l’altra di Fliess, ma la conclusiva di Freud é del 27 luglio 1904:

” Caro Wilhelm,
vedo che devo darti ragione più di quanto contassi in origine di fare, poiché mi domando io stesso come abbia potuto dimenticare di essermi molto lamentato del mio discepolo Swoboda e di aver sorvolato sulla visita resami da Weininger, che peraltro non ho scordata. Quest’ultima si svolse proprio come ti ha detto Rie; il manoscritto che mi presentò aveva tutt’altro tenore del libro oggi stampato; mi spaventò soprattutto il capitolo sull’isteria, scritto ad captanam benevolentiam meam e tuttavia tutto pervaso dall’idea della bisessualità che naturalmente era ben riconoscibile; non poté allora non dispiacermi di avergli passato - tramite Swoboda, come già sapevo - la tua idea. Se penso poi al mio tentativo di sottrarti la tua originalità, capisco il comportamento che tenni con Weininger e la successiva dimenticanza. Non credo, nondimeno, che a quell’epoca avrei dovuto gridare al ladro. Prima di tutto non sarebbe servito a nulla, dato che il ladro può sempre affermare che era una sua idea, e le idee non si brevettano. Chi le ha, può trattenerle, e fa benissimo, se tiene alla sua priorità. Ma se le lasci fluire liberamente, queste vanno per la loro strada. Inoltre a quell’epoca mi erano già noti i testi scientifici dove l’idea della bisessualità è usata per spiegare l’inversione. Ammetterai che una mente futile può facilmente compiere da sé il passo successivo, estendendo la disposizione bisessuale da alcuni individui a tutti; anche se il fare questo passo costituisce la tua novità. Per me personalmente tu fosti sempre (dal 1901) l’autore dell’idea della bisessualità, ma temo che, percorrendo la letteratura, troverai che molti si sono almeno avvicinati...Permettimi di supporre che il danno che hai ricevuto da Weininger sia ben piccolo, giacché nessuno prenderà sul serio la sua abborracciatura e tu potrai, se ritieni che ne valga la pena, mettere la cosa in chiaro. Rubare non è così facile come si è immaginato Weininger, e con questo mi consolo e ti vorrei veder consolato. Il fatto che la nostra corrispondenza, che languiva ormai da tempo, sia stata ripresa proprio a causa di questo incidente di cui tu mi rimproveri, è cosa che non affligge te solo, ma anche me. Non è colpa mia, comunque, se trovi il tempo e la voglia di scrivermi per ragioni così futili...” 5
Questo fu l’ultimo tentativo di Freud di rispondere, oggigiorno si direbbe con uno stile prolisso, atto ad addormentare, ed una neutralità analitica, all’amico di un tempo, ma non fu sufficiente a placare le idee di persecuzione di Fliess.
Quando nel 1905 Fliess fece pubblicare da un suo amico un opuscolo nel quale attaccava apertamente Weininger, Swoboda e lo stesso Freud, questi abbandonò ogni remora e con una lettera del gennaio 1906 diretta a Karl Krauss (altro scrittore nato sotto il segno del Toro) editore di Die Fackel, la Fiaccola, scriverà: ”Il dr Fliess di Berlino ha ispirato un opuscolo contro Otto Weininger e H. Swoboda, nel quale i due giovani autori sono accusati del plagio più grossolano e vengono trattati nel modo più duro. Si può giudicare dell’attendibilità di questa infelice pubblicazione dal fatto che io stesso, amico di Fliess per molti anni, sono accusato di essere colui che ha fornito a Weininger e a Swoboda le informazioni che han loro servito di base per la loro supposta illegalità ... Spero, caro Signore, che Ella vorrà considerare questa lettera solo come segno della mia stima e come prova del Suo interesse per una questione di cultura. Ciò che importa, qui, è la difesa contro l’arrogante presunzione di una personalità brutale e l’eliminazione di ogni meschina ambizione personale dal tempio della scienza. “ Come? Tempio della Scienza? Beh, Freud era ateo, ha messo la scienza al centro del mistero e della spiritualità, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. E ci metteva addiruttura due anni ad arrabbiarsi sul serio, dal 1904 al 1906.
Freud scrisse infine a Magnus Hirschfeld di Berlino, editore dello Jahrbuch für sexuelle Zwischenstufen ( “Annuario dei casi di sessualità intermedia “): “ Desidero attirare la Sua attenzione su un opuscolo intitolato Wilhelm Fliess und seine Nachentdecker ...E’ uno scritto disgustoso che getta tra l’altro assurde calunnie sulla mia persona...In realtà abbiamo a che fare con la fantasia di un uomo ambizioso che nella sua solitudine ha perso la capacità di giudicare ciò che è giusto e ciò che è lecito...Non è piacevole per me parlare con durezza di un uomo al quale sono stato legato per dodici anni dalla più intima amicizia, e provocarlo con questo ed ulteriori insulti.”
Un evidente abbandono della neutralità analitica di fronte ad un attacco che aveva travalicato ogni limite etico. Fine dell’amicizia durata decenni.

A sua volta, l’altro Toro Karl Kraus, scrittore satirico della Fiaccola e contemporaneo di Freud, trovava che l'atteggiamento di questi trasudasse di opinioni giudaico-cristiane circa la peccaminosità del sesso. E' comunque vero che, se liberale nella sua opposizione alle convenzioni borghesi, Freud avversava però la corruzione sessuale, la prostituzione, la promiscuità ipocrita e la diffusione delle malattie veneree, con un accanimento superiore a quello di certi suo contemporanei. Quando il suo amico e collega Fritz Wittles pronunciò parole eloquenti gloriando la donna come cortigiana, Freud immediatamente tagliò corto: "L'ideale delle etere non ha posto nella nostra civiltà. Noi ci sforziamo di scoprire la sessualità; ma una volta che la sessualità è dimostrata, pretendiamo che ci si renda coscienti di tutta questa rimozione sessuale e si impari a sottometterla alla civiltà. Mettiamo al posto della rimozione la normale repressione. Il problema sessuale non può essere risolto separatamente dal problema sociale; e se si preferisce l'astinenza alle condizioni sessuali miserevoli, ci si astiene protestando.

La coscienza della peccaminosità che si oppone alla sessualità è enormemente diffusa, e anche coloro che sono sessualmente liberi si sentono gravi peccatori. Una donna che, come l'etera, non è degna di fiducia nella sessualità, non ha niente di interessante, non è che uno straccio (Haderlump)". Perbacco! Nel gergo viennese, Haderlump sta per persona negligente, trascurata, cenciosa, stracciona . Gli arzigogoli intellettuali e le tensioni psicologiche che ruotavano intorno alla questione della sessualità non poterono non incidere sull'atteggiamento nei confronti della donna. L'enorme ipocrisia della vita sessuale trovò la sua più sublime espressione nella ben nota dicotomia dea-prostituta, o nella concezione della donna come espressione della sessualità trionfante o ripugnante. Se si considerava la sessualità con un atteggiamento tortuoso e ambivalente, non diverso trattamento veniva riservato alle sue "rappresentanti": le donne.

Scrittori come Karl Kraus celebravano le qualità femminili e le contrapponevano al razionalismo del maschio, ritenuto responsabile del valore sproporzionato attribuito all'arida tecnologia e al crasso materialismo; in nome del principio dell'eterno femminino Kraus stigmatizzava l'avidità e la corruzione presenti nella sua società. Il pittore Oskar Kokoschka prese ancora più alla lettera questa proposizione; l'uomo passa, la donna è la linfa vitale che resta sempre.

Il principio dell'eterno femminino non è solo un'idea, ma una forza della vita; così si fece costruire una donna ideale, una bambola silenziosa e adorante, fatta di pelle e di ossa e di occhi veri, che sedeva accanto a lui. Fu il soggetto di alcuni dei suoi dipinti maggiori e simbolo della fonte di tutta la sua ispirazione. Non si può dire che l'idea di un principio creativo femminile non abbia servito bene la causa dell'arte, perché questo fu un periodo straordinariamente fecondo. Ma anche se trovava divertente l'esplorazione di quest'idea, Freud non voleva averci a che fare. La sua galanteria era di natura più mondana. L'idea di un principio creativo femminile, ovviamente, non è altro che una versione più rarefatta dell'idolatria della maternità. Probabilmente sarebbe facile riscontrare l'esistenza di un complesso edipico non risolto, quale quello diagnosticato da Freud, in tutti coloro che traevano da questa fonte la propria ispirazione.

La posizione personale di Freud in rapporto al ruolo svolto dalla donna nella società era più realistica (il Toro come primo segno di terra, è il più realistico). Come ho notato prima, fu sempre estremamente bendisposto verso le psicoanaliste donne. Di queste, Lou Andreas-Salomeè fu la prima a partecipare a quelle sceltissime riunioni. Freud pensava che il destino generale della donna fosse quello di essere appunto moglie e madre, ma se alcune donne trovavano il proprio soddisfacimento nella ricerca di altri valori, egli non aveva nulla da obiettare. La felicità era l'unica cosa che contava. Questi sono concetti moderni del ruoo femminile nella società, la libertà ed autonomia della donna.

Anche se riteneva che la divisione dell'umanità in due sessi fosse una realtà fondamentale della storia dell'uomo, Freud non la considerava un semplice opposizione. Quando il collega Otto Rank avanzò l'ipotesi che l'inconscio fosse femminile (che è in realtà un'altra versione del principio creativo irrazionale femminile, questa volta in chiave psicoanalitica), Freud espresse enfaticamente il suo disaccordo. Il fatto poi che egli considerasse maschile la libido e ritenesse che entrambi i sessi rimuovessero nell'inconscio gran parte di ciò che è femminile, (come l’astrologia insegna nessuno è uomo o donna al cento per cento) è tutt'altra faccenda.
La psicanalisi è una forma di magia nera.: lo psicanalista Freud evocava delle forze oscure di cui si sa poco, che crede di conoscere ma potrebbero essere tutt'altro da quanto egli crede. Le conseguenze sono potenzialmente terribili, per il paziente e anche per l'analista; anzi, per l'analista forse ancor più che per il paziente. Il rito stesso del trattamento sul divano di Freud suscita reminiscenze di bassa cerimonia religiosa. L'officiante, suo malgrado talvolta, si fregia degli attributi d'una funzione quasi magica.
La magia bianca della medicina tradizionale, che sosteneva gli sforzi del paziente per guarire, è divenuta magia nera", constata coraggiosamente Ivan Illich in "Nemesi medica"; e più avanti aggiunge: "Le pratiche mediche diventano magia nera quando, invece di mettere in moto i poteri di autoguarigione del malato, lo trasformano in spettatore inerte e mistificato della propria cura. Le pratiche mediche diventano un culto morboso quando s'identificano con riti che concentrano in sé tutto ciò che il malato attende dalla scienza e ai suoi funzionari, invece d'incoraggiarlo a cercare un'interpretazione creativa del proprio stato o a trovare un esempio degno d'ammirazione in certi esseri - morti da tempo o a lui vicini - che hanno imparato a soffrire. Le pratiche mediche aggravano la malattia con una 'degradazione morale' quando esse isolano il malato..." Per quanto riguarda l'isteria:

Nel Faust di Goethe, Mefisto dice: "Tutto ciò che viene alla vita merita di essere distrutto" (Scorpione). L'isteria su cui ha lavorato Freud agisce in accordo con questo principio. Le conclusioni di Mefisto: "Quindi sarebbe meglio che nulla fosse venuto alla luce" è una idea coatta maschile e non isterica. Mefisto è un agnostico. L'isteria non ha dubbi. Il suo motto è: "Tutto ciò che viene alla vita merita di essere distrutto, e pertanto qualcosa di nuovo deve essere costantemente creato".

E’ probabile anche che Freud, ebreo, conoscesse la Cabala, nei suoi fondamenti mistici della cultura ebraica, con i suoi Trentadue Sentieri della Sapienza.
La Sefirah Malkuth ad esempio, rappresenta i segni di Terra, quindi il Toro, la realtà nel senso fisico e ‘oggettivo’, esterno.
In Yesod- la Luna, troviamo il nucleo principale delle forze istintuali, il cosiddetto ‘Es’, lo specchio interiore. Per continuare sulla Colonna centrale dell’Albero della Vita, l’’Io’- Sole è Tifereth, quale elemento centrale di elaborazione, equilibrio, luminosità; e il ‘Super-io’, Da’ath- Urano, nel Tema Natale di Freud congiunto Mercurio, quale espressione delle istanze superiori, etiche, connesse anche con la Coscienza acquisita, con il giudizio su sé stessi e il mondo. Alla Corona, sommità estrema dell’Albero della Vita, vi è Nettuno, l’Eros, l’Amore, nel senso più ampio, coincidente con l’equilibrio stesso dell’esistente e la sua conservazione attraverso l’unione degli opposti, come giorno e notte, vita e morte, uomo e donna, inferno e paradiso.
In Freud Giove e Nettuno sono congiunti in Pesci in V casa.
In questa Sefirah Kether-corona occupata da Giove e Nettuno possiamo rintracciare una giustificazione del lavoro di tutta la vita, e una comprensione del cosiddetto pan-sessualismo freudiano che, diviene progressivamente pervasivo ed universale come unione amorosa, e quindi sessuale, degli opposti..