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giovedì 13 dicembre 2012

“ L’uomo può fare ciò che vuole, purchè lo voglia”


“ L’uomo può fare ciò che vuole, purchè lo voglia”  Leon Battista Alberti

( Leon Battista Alberti architetto, scrittore, matematico e umanista italiano; fu inoltre crittografo, linguista, filosofo, musicista e archeologo: con Leonardo una delle grandissime figure dello scienziato- artista tra le più poliedriche del Rinascimento)

Leon Battista Alberti nasce sotto il segno dei Pesci ( tenendo conto della precessione degli Equinozi, non l’Acquario) il 18/02/1404, con Sole e Venere in Pesci, Saturno Mercurio e Giove in Acquario, trigono una potentissima Luna congiunta Nettuno e Plutone, in Gemelli.

 Nel mio post precedente ho riportato integralmente la visione esoterica di Alice Bailey dell’ottava fatica di Eracle, l’eroe per antonomasia, nell’impresa di sconfiggere L’Idra di Lerna, che  si abbina al quadro astrale attuale, ricolmo di energie che si diramano dal segno astrologico dello Scorpione. Quest’ultimo nell’iconografia popolare si identifica con la formula, soldi, sesso, potere. In campo sessuale è ovvia l’analogia tra le teste dell’Idra che si alzano e ricadono con la ambivalente forza e funzione sessuale maschile. . Per quanto riguarda il danaro la crisi monetaria mondiale continua tranquillamente, come un virus che si autopropaga nonostante le cure, a fare il suo corso distruttivo. Nel quadro politico presente invece in Italia nel fatidico mese di Dicembre 2012, quelli che molti temono rappresenti la fine del mondo, questa iconografia assume effetti fortemente caricaturali, nel “ritorno della Mummia” a cui stiamo, purtroppo, assistendo. Altra analogia, a parte quella riportata 'Il ritorno della mummia': titolo a tutta prima pagina il quotidiano francese Liberation, è la storia del personaggio al confine tra realtà e fantasia, le Cid Campeador, XI secolo, nella Spagna invasa dai Mori e dalle lotte intestine per il potere.

La leggenda narra del condottiero Rodrigo Diaz de Bivar (Vivar) detto El Cid Campeador, il più grande eroe di quella terra. Imbragato in un supporto di ferro nascosto dalle vesti, seppur morto, Rodrigo Diaz de Bivar detto El Cid Campeador, entra nel campo di battaglia, getta lo scompiglio fra i Mori che già pregustavano la vittoria, sconfinando nella leggenda.

Le energie dello Scorpione rimandano a tutte le emozioni negative a cui possiamo pensare, rabbia, gelosia, invidia, terrore, rancore, odio. Leonardo fu grande studioso della Fisiognomica e gli si attribuiscono sia la frase, “gli occhi sono lo specchio dell’anima, che gustose descrizione di come il corpo ed il volto tradiscono i moti dell’anima. Il Cenacolo di Leonardo, opera somma di tutto il suo sapere in questo campo, fu dipinto tenendo presente la disposizione astrologica dell’anno, con Gesù (Sole) al centro, da Ariete a Bilancia alla sua sinistra e gli altri tra cui Giuda alla sua destra, considerato del Segno dello Scorpione.

www.symbolon.net/cenacolodileonardo/

 “In realtà diventa ambigua l‟identificazione di Pietro e di Giuda tra Scorpione e il Sagittario; ma quale dei due è lo Scorpione, e quale dei due il Sagittario? Cioè: a fianco a Giovanni c‟è Giuda – e quindi dovrebbe essere lui lo Scorpione – però di fatto a fianco alla testa di Giovanni c‟è quella di Pietro. Le mani di Pietro sono raffigurate in due posizioni molto diverse e il fatto è interessante. Con una mano Pietro sta chiamando Giovanni perché chieda a Gesù chi è il traditore; mentre l‟altra mano è in una posizione strana perché è girata verso l‟indietro con un coltello in mano. È una mano strana che emerge dietro a Giuda con un coltellaccio in mano. È proprio quella che vuole richiamare il pungiglione dello Scorpione; quindi è meglio immaginare Pietro come scorpione. Giuda invece, come Sagittario, sarebbe colui che lancia la freccia e colpisce. Attenzione però! I due sono messi strettamente insieme, in sovrapposizione; le due teste sono ravvicinate e questo vuol dire che la figura di Pietro e quella di Giuda in qualche modo si assomigliano. Sono traditori tutti e due; uno è il primo, l‟altro è l‟ultimo, ma in realtà sono traditori tutti e due e sono sovrapposti, interscambiabili come posizione e rappresentano due segni con connotazioni negative.”

Un uomo può far tutto purchè lo voglia rappresenta bene le energie dello Scorpione, sempre che il nostro destino ce lo permetta. Un altro film e sequenze di scene che richiama queste energie dello Scorpione è naturalmente l’ultimo Samurai, con Tom Cruise, la cui trama è all’incirca la seguente: I samurai combattono per le tradizioni e per l'Imperatore a cui sono fedeli fino alla morte e contro gli ideali occidentali del commercio e della tecnologia, voluta da politici e generali opportunisti. Il capo dei ribelli samurai, Katsumoto, si incontra con l'Imperatore Meiji ma questi è troppo debole per opporsi al volere del Primo Ministro Omura ed ai politici. Katsumoto viene arrestato e come da tradizione gli spetta il suicidio rituale. Ma Algren, un capitano americano, alcolizzato  che cerca di guadagnare soldi e fuggire da un ricordo terribile e opprimente, e i samurai lo liberano e lo convincono a morire, non per suicidio, ma riguadagnando l'onore combattendo. Tutti sono consapevoli che le spade dei samurai sono ben poca cosa al confronto con le mitragliatrici e i fucili dell'esercito e nella battaglia finale, nonostante i ripetuti colpi di fucile e di mitragliatrice, i Samurai resistono con onore vendendo cara la pelle, non dichiarandosi sconfitti nemmeno dopo pallottole su pallottole piantate nei loro corpi; alla fine Katsumoto supplica Algren di dargli il colpo di grazia, e Algren esegue. L'ultima parola che il ribelle Samurai rivolge all'eroe americano è: "perfetti, sono tutti perfetti", alludendo ai fiori di ciliegio oggetto di una precedente conversazione, e muore tra le braccia del capitano americano. I soldati dell'esercito regolare giapponese, assistito al supremo sacrificio del leader ribelle, riscoprono le loro tradizioni ed i loro valori e si inchinano commossi davanti al cadavere di Katsumoto. Algren, graziato, viene riportato vivo davanti all'Imperatore. « - Tu pensi che un uomo possa cambiare il suo destino?

- Io penso che un uomo fa ciò che può finché il suo destino non si rivela. »

(Dialogo tra Katsumoto e Nathan Algren)