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venerdì 26 settembre 2008

FARFALLE BLU


Risulto positivo solo al siero dll’amore...Al giorno d’oggi che pensare del motto "vivi e lascia vivere"?É un giusto motto... anche se per un essere intelligente non è sufficiente vivere e lasciar vivere... bisognerebbe fare qualcosa in più...ma difficile riuscirci oggi come oggi...spesso troviamo invece gente insensibile che si guarda l’ombelico e vede solo se stessa se ne strafotte e pensa solo a se stessa... come se a loro fosse permesso tutto... ma guai se sei tu a far qualcosa che non sta bene a loro.... cancelliamo gli uomini dalla faccia della terraccia e poi vedrai che va tutto bene...
devi pensare alla tua vita e senza intrometterti nella vita degli altri.. bellissimo questo motto è spesso un’ottima scusa, e altrettanto spesso una necessità... VIVI E LASCIA VIVERE!sono parole sagge ma penso che poca gente le rispetta A quanto pare se non ci si ama non si può amare! Questo è sempre veroo non solo in parte è vero perchè se non ci si ama non si è sicuri di se stessi e di conseguenza l’amore che si prova diventa morboso, ossessivo, odioso e questo non fa stare bene la persona che si ama per cui si esce fuori dai limiti e termini dell’Amore stesso, quello vero! (in qualsiasi forma esso si manifesti!)
Quindi non c’è sesso senza sesso!?
Siamo tutti diversi e i miei interessi possono non essere i tuoi e viceversa. Con questo motto molti problemi sarebbero risolti prima del loro nascere. Vivere nel rispetto delle persone, dei loro ideali e delle loro inclinazioni. Io non sopporto chi vuole dettare legge nella vita delle altre persone e sparge solo odio. Stimo chi può darti consigli su come poter vivere meglio ma non chi ti impone regole le regole le fa la natura che non sempre è in sintonia con la natura umana, che fa regole che non stanno ne in cielo ne in terra!"

mercoledì 24 settembre 2008

Sulle tracce di Nana, di Emile Zola





Breve studio sull'omosessualità femminile

Alcuni psicologi tendono ad individuare nell'omosessualità un disturbo della personalità, o "deviazione", identificando la provenienza del disturbo, o turba dell'armonia, chiamato disturbo di identità di genere, associato con:

A) Ostilità verso la madre: negli omosessuali maschi, a causa del loro timore-odio verso al madre -che viene sentita come troppo severa, dominante o punitiva- diventa difficile costruire una sorta di “ponte” tra la figura materna e le altre figure femminili in generale. Le figure di sesso femminile possono essere rifiutate o temute, cosicché la pulsione erotica viene convogliata verso il sesso maschile. Nell’omosessualità femminile la mancanza di empatia o il risentimento verso la madre ostacolerebbero l’accettazione di un ruolo femminile nei confronti dei maschi.

B) Forte legame affettivo con la madre: un legame affettivo troppo intenso con la madre blocca la maturazione emotiva, sociale e sessuale. Così per i maschi l’unica figura femminile apprezzabile diventa la madre, mentre le femmine vedono solo nelle donne la possibilità di un legame affettivo. Alcune vicende -la guerra, il divorzio dei genitori, ma soprattutto la cosiddetta assenza affettiva del padre- possono esasperare un legame affettivo madre-figlio. In sostanza, in questo caso, l’omosessualità dipenderebbe dall’impossibilità di uscire dal primo rapporto d’amore cioè dal mantenimento di un esclusivo e inalterato legame con la madre.

C) Ostilità verso il padre: nei maschi ciò ostacolerebbe l’assunzione di un ruolo maschile, in quanto essi non si riconoscerebbero nel proprio padre, cioè in una figura che nell’infanzia essi hanno rifiutato. Nelle femmine un forte rifiuto od ostilità verso la figura paterna può essere alla base di una successiva ostilità verso i maschi.

C) Carenze della figura paterna: la presenza di un padre debole (ad es. per la forte dominanza della madre) o la sua assenza (ad es. per un divorzio) può far sì che i maschi non lo prendano a modello e sviluppino degli atteggiamenti passivi.
Armonia triadicaI classica in astrologia come in musica è l'equilibrio tra le parti,come pure le loro successioni. Quindi in Astrologia Padre, Madre e Figlio Sole (Saturno) Luna e Mercurio e come interagiscono tra di loro.

In questo studio astrologico non tengo in considerazione questa teoria ed ho volutamente trascurato la posizione del Sole (in virtu' del "siamo ciò che siamo", ma non solo: è nella natura di ognuno essere se stessi, dobbiamo convivere con noi stessi o perire), ed ero interessato più che altro ad una spiegazione della "genetica" astrologica, prendendo in considerazioni nel TEMA DI NASCITA la posizione e le energie dei seguenti pianeti che regolano l'affettività:

LUNA COME FEMMINILITA' e i suoi aspetti
VENERE COME PIANETA DEL DESIDERIO "
MARTE COME PIANETA DELLA SESSUALITA' DESIDERIO "
SATURNO COME PIANETA CHE IDENTIFICA
ALTERNATIVAMENTE LA FIGURA PATERNA O MATERNA "

EVENTUALI INFLUENZE DI URANO COME ENERGIA VERSO IL CAMBIAMENTO E L'ECCENTRICITA'.

Le date sono tratte a caso da autobiografie recenti di donne omosessuali dichiarate, giovani e per lo più di apparenza molto femminile, a giudicare dalle foto dei curriculum, nonchè avvenenti, che identificano come la parte migliore di se stesse (quindi più attraente) il proprio fondo schiena, e molto più raramente lo sguardo (assente invece l'indicazione del seno, simbolo femminile per eccellenza).
Sono state prese in considerazione le seguenti date:



Aspetti Fondamentali

Donna 1. 33 anni (data di nascita: 22/2/1975)
Luna Cancro 5° lesa da Saturno COng. quadrato Plutone Bilancia Venere Pesci cong. Giove, 22 MArte Capricorno 22°

Donna 2. 22 anni (data di nascita: 17/1/1986)
Luna in Ariete 16° quadrata Mercurio in Capricorno, Venere In capricorno, Saturno in Sagittario, Marte in Scorpione quadrato Giove in Acquario

Donna 3. 1987 21 anni (data di nascita: 7/1/1987)
Luna in Ariete a 26°quadrato Mercurio in Capricorno, Venere in Scorpione, Marte quadrato Saturno in Sagittario,

Donna 4. 1985 23 anni (data di nascita: 22/7/1985)
Luna a 19° Sagittario cong. Nettuno quadrata Giove in Vergine,
Donna 5. 1985 22 anni (data di nascita: 25/12/1985)

Luna in Gemelli 15° opposta Mercurio e Urano in Sagittario, Venere in sagittario, Marte in Scorpione, Saturno in Sagittario senza aspetti


Donna 6. 1980 28 anni (data di nascita: 20/8/1980)
Luna in Sagittario a 15° cong. Nettuno quadrata Giove in Vergine, Venere in Cancro, Marte in Bilancia cong. Plutone Saturno in Vergine


Donna 7. 1987 20 anni (data di nascita: 8/10/1987)
Luna cuspide Ariete Toro con Giove in Ariete opposta Venere in Bilancia, Marte in Vergine, Saturno in Sagittario
Donna 8. Classe 1987 21 anni (data di nascita: 19/2/1987)
Luna in Scorpione cong. Plutone, Venere cong. Nettuno in Capricorno, Marte in Ariete, Saturno in Sagittario

Donna 8. Classe 1980 27 anni (data di nascita: 19/11/1980)
Luna in Ariete a 7°, opposta Venere e Plutone cong. in Bilancia, Marte in Sagittario, Saturno in Bilancia

Donna 9. Classe 1976 32 anni (data di nascita: 6/4/1976)
Luna cuspide Gemelli Cancro, cong. Marte in Cancro quadrata Venere in Pesci, Saturno in Cancro

Donna 10. Classe 1982 26 anni (data di nascita: 31/5/1982)
Luna cong Marte in Bilancia a 2°, Venere cuspide Ariete Toro, Saturno in Bilancia

Donna 11. Classe 1989 19 anni (data di nascita: 26/6/1989)
Luna in Ariete quadrato Sole in Cancro e Saturno in Capricorno, Venere in Cancro, Marte in Leone

Donna 12.Classe 1988 20 anni (data di nascita: 5/9/1988) Luna Cancro quadrata Marte Ariete opposto Nettuno CApricorno e quadrata Mercurio in Bilancia che creano un Tema a Croce
Donna 13. Classe 1984 24 anni (data di nascita: 22/5/1984)Luna in Acquario quadrata Marte in Scorpione e quadrata Venere in Toro, Saturno opposto Mercurio
Donna 14. Classe 1985 22 anni (data di nascita: 27/10/1985)Luna in Sagittario cong. Venere, Saturno cong. Mercurio, Marte in Capricorno
Donna 15. Classe 1988 19 anni (data di nascita: 10/11/1988)Luna in Sagittario Venere in Bilancia Saturno cong. Urano Mercurio cong. Plutone
Donna 16. Classe 1984 23 anni (data di nascita: 6/11/1984)Luna in Ariete quadrata Marte in Capricorno, Venere in Sagittario, Marte in Capricorno Saturno in Scorpione
Donna 17. Classe 1989 19 anni (data di nascita: 3/5/1989)
Luna in Ariete, Venere in Toro, Marte in Cancro, opposto Saturno in Capricorno
Donna 18. Classe 1973 34 anni (data di nascita: 16/10/1973)Luna in Gemelli opposta Venere in Sagittario, Marte in Toro, Saturno in Cancro
Donna 19. Classe 1988 19 anni (data di nascita: 31/12/1988)Luna in Bilancia opposta Marte in Ariete, Venere in Sagittario, Saturno in Capricorno
Donna 20. Classe 1987 21 anni (data di nascita: 24/8/1987)Luna Venere e Marte in Leone Saturno in Sagittario
più altre dieci casi circa sulla medesima falsariga che non sto qui ad elencare per ragioni di spazio.
Appare subito evidente che la Luna è in quasi la totalità dei casi segnalati in un segno maschile, quasi sempre in Segni di Fuoco ed in prevalenza in Ariete, spesso lesa da Mercurio. Anche Venere percentualmente è sempre lesa nel Tema Natale di lesbiche, mentre Marte lo troviamo in un segno femminile. Questa configurazione può essere spiegata come un copione di vita a rappresentare un "animus" fortemente maschile, la reincarnazione di un uomo, oppure una mente maschile intrappolata in un corpo femminile. Stranamente il leif motiv di Saturno in questa panoramica( il Grande Vecchio è simbolo dell'autorità famigliare) è la totale assenza di aspetti, Saturno è quasi sempre alieno, come estraneo al tema natale, non comunica con gli altri pianeti. Urano è praticamente inesistente come energia volta al cambio.

Una di queste donne scrive nel suo blog, riguardo ad un uomo ed agli uomini in generale, che chiama “nulla”, in un grido disperato di rabbia:

"non sei servito a nulla

Ho ascoltato il tuo nulla, l’ho amato, l’ho cercato, l’ho desiderato. Ho sopportato la convivenza. Ho sopportato il tuo umore. Ho sopportato i tuoi cambiamenti. Tu di me non sei nulla. Non sei la febbre che mi divora ogni volta che ascolto una canzone, non sei l’alcool che scorre nelle vene, non sei le mie scarpe rotte, non sei i miei jeans sporchi. Tu di me non sei niente. Ho sopportato l’amicizia, ho sopportato l’amore, ho sopportato il tuo enorme, inutile, insopportabile nulla. Ho creduto che tu e io fossimo noi, ma non siamo che due elementi che mai saranno nello stesso luogo, nello stesso tempo. Non sono le parole allegre, il tono dolce, non sono il sorriso sempre stampato, non sono solare, non sono felice., sono il fumo, sono il disprezzo, sono l’odio, sono la vendetta, sono questa febbre che non mi lascia e mi divora la carne e la pelle. Io sono questo futtuto senso di disprezzo verso me stessa, così assoluto, così intenso. Sono il mio disprezzo e al tempo stesso sono l’inconsapevolezza. Inconsapevole di essere al mondo continuo a odiarmi e non faccio altro. L’odio mi dirige, l’odio mi fa vivere, l’odio mi spinge ad andare avanti. La speranza che tutto questo prima o poi svanisca nel nulla, forse è questo che ferma la mia mano, forse è questo che spinge il mio passo, forse è questo che non mi fa rimpiangere nulla, che non mi fa amare. Ho sopportato i tuoi umori. Ho sopportato i tuoi amori. Ho sopportato le tue idee. Ho sopportato il tuo gergo da teenager. Ho deciso. Ti ripudio, come il peggiore dei mariti, come il peggio dei figli, come la meglio sconfitta. Ripudio te e il tuo essere, la tua parola, la tua amicizia, la tua idea di bello o divertente. Ripudio ogni molecola della tua persona, della mia. Non sei servito a nulla. Nulla.”
Solo i miei mali rimangono a farmi compagnia. Solo i miei mali possono amarmi. Imperfetta, incompresa, inconcreta. Chi altro mi può amare?"

domenica 21 settembre 2008

LA LOGICA DELLO SFONDO TELEVISIVO


La logica dello sfondo televisivo

Dopo mesi e mesi di preparazione, 90 puntate, centinaia di concorrenti, migliaia di fans scatenati, la faraonica kermesse televisiva delle selezioni per un paio di veline, una sorta di ambiguo festival di “Miss Italia2 ,la vendetta” , è giunta alla sua conclusione con la creazione di due giovani, carine e simpatiche nuove veline, diciottenni e per giunta italiane .
I migliori auguri a queste due giovani ambiziose ragazze, balzate nello splendido splendente mondo del tubo catodico con molta fatica, moltissima fortuna e pochissime qualità. Abbiamo verificato che tutte sono carine, tutte si muovono, (ballano?) e parlano uguale. Questo cavolo di tubo che invade tutte le case degli italiani, con molti soldi e pochissima creatività produce mostri della logica, carissimi e simpatici, ma vuoti di contenuto. E' un Fenomeno di costume abbastanza curioso. Queste giovani donne, benchè apparentemente diverse, sono fotocopie di altre veline del passato, e lontane parenti delle giurassiche Gemelle Kessler. Posizione molto ambita quella di velina, specialmente, pare, dalle stesse famiglie di queste giovani, benchè sia per sua natura una posizione fortemente ambigua. Questo è la l’anno di Giove di transito in caduta in Capricorno, un certo cinismo serpeggia tra i giovani. (Giove è in esaltazione nel Cancro, segno della gioventù)
Mai uno sfondo è stato così importante, mai il fondale è stato così al centro dell'attenzione.
Il destino di questi personaggi è comprimario, ma di alto livello, quindi mai riescono ad essere veramente protagoniste di se stesse, anzi è la rinuncia al protagonismo, attraverso la focalizzazione della loro normalità, che la fa da padrone. Nel ruolo di velina (non attrice, non ballerina, non artista, non speciale in nessun modo) che naufraga l’Arte. Non si propone nessuna diversità personalità o charme particolare, solo avvenenza, il che è assolutamente prevalente nei giovani di oggi, ma che appaiono, o vogliono apparire, assolutamente uguali uno all'altro. E' chiaro che queste ragazze "hanno" personalità, ma vi devono rinunciare per corrispondere ad un ruolo femminile, che stride fortemente con tutte le donne lavoratrici d’Italia, operaie, madri di famiglia, ma anche donne manager, imprenditrici, scrittrici, artiste che hanno un vero successo personale nella vita. Il destino della velina è di lavorare tanto ma esssre un contorno, e già predisposto tutto il loro cammino, compreso quelo affettivo, particine, intervistine, ballettini di dieci secondi, promozioni, etc.,Se negli anni sessanta nelle giovani donne prevaleva la contestazione, la ribellione, la diversità che era l'unico modo per essere veramente "star" o stelle, oggi prevale l'uniformità, l'assomigliarsi in tutto e per tutto, il conformarsi, il diventare sfondo assoluto a qualcos'altro di più importante. L'ambiguità sta in questo rendere lo sfondo un personaggio principale, di renderlo sì costosissimo, ma con un’operazione affascinante quanto imposssibile. Lo sfondo rimane sfondo, l'attore principale rimane al centro e lo sfondo, nella scena, è sempre in secondo piano.
Ma la logica nel fantastico mondo televisivo, si sa, è un optional.

giovedì 11 settembre 2008


LA SIRENA DEI DIVIETI
Ragazzi vietato vietare!
Lo slogan degli anni '60, quando i pianeti lenti (quelli della fascia esterna del sistema solare, Urano, che impiega a ruotare 84 anni, Nettuno 180, e Plutone che è il più lento, 248 anni, e trascorre circa 21 anni in un solo segno astrologico) viaggiavano, a quei tempi rispettivamente in Vergine, Scorpione e ancora Vergine) si è ribaltato con Urano di transito in Pesci (dal 2004). Ora si vieta praticamente tutto. Si dimentica però che vietare non basta, serve l'educazione, morale e sociale, serve convincere più che vietare. Viene il sospetto di una classe politica che vieta per distrarre l'opinione pubblica dai veri problemi, che potrebbero essere:

1) L'economia. Stagnazione. Anche se qualcuno nella classe politica si azzarda ad affermare che siamo benestanti, mediamente questo è diventato un paese poverissimo, di idee, di risorse e di entusiasmo, che è l'aspetto fondamentale di una coesione sociale.

2)Il tessuto sociale troppo disgregato, troppo spazio a stranieri non amalgamati con la struttura fondamentalmente del paese, troppe diversità che lottano per la sopravvivenza in suolo italiano, usando ciascuno metodi costumi ed usanze del proprio paese.

3) La sanità, il sistema giuridico ed i servizi al cittadino allo sfascio più totale

4) Troppa attenzione, nel modo sbagliato, a sport e spettacolo, culto dei personaggi che sono di contorno ad una vita sana, non il piatto principale.

4) La demagogia dei mass media, che fanno finta di criticare ma di fatto sostegono la politica tout court.

5) Se dovessero vietare veramente l'uso della cocaina ai politici e agli appartenenti del modo dello sport e dello spettacolo, il sistema collasserebbe pern sindrome di astinenza.

Ecco l'elenco parzile dei divieti, ricordando ancora una volta che l'epitome dei divieti "I Comandamenti" , codice vecchio di migliaia di anni, non è mai rispettato se non da una una piccola parte degli appartenenti alle scimmie pensanti, la specie umana.

sono il Signore Dio tuo:
1. /Non devi avere/ ______________ altro Dio fuori di me.
2. /Non devi nominare/ ________________ il nome di Dio invano.
3. /Ti devi ricordare/ _________________ di santificare le feste.
4. /Devi onorare/ ___________________ il padre e la madre.
5. /Non devi uccidere/ __________________ .
6. /Non devi commettere/ __________________ atti impuri.
7. /Non devi rubare/ ___________________________.
8. /Non devi dire/ ______________________ falsa testimonianza.
9. /Non devi desiderare/ _________________ la donna d'altri.
10. /Non devi desiderare/ ___________________ la roba d'altri.

Gli spazi sono per riempirli con quello che ci pare.
Ora è severamente vietato:
Vietato fumare in luoghi pubblici
L’ estate dei divieti… dementi…
A Bacoli multato chi beve con cannucce: è “pratica tribale”.

da "Panorama"
L'estate dei divieti: no agli zoccoli a Capri o al tagliaerba a Forte dei Marmi
“Su una spiaggia di Olbia, in Sardegna, i fumatori rischiano 360 euro di multa, ma in tutto il territorio nazionale sono stati vietati i massaggi offerti dagli immigranti, per il rischio che i ’servizi estetici o terapeutici’ offerti da costoro ‘non siano in possesso di adeguata esperienza’”. A Eraclea, vicino Venezia, i genitori devono tenere d’occhio i bambini: i castelli di sabbia sono vietati, perché’ostruiscono il passaggio’ lungo il bagnasciuga. Giocare a racchettoni o a pallavolo è vietato su molte spiagge, e i sub che se ne vanno tranquilli in mare rischiano multe se si avventurano fuori dalle aree consentite”. E poi, continua il quotidiano inglese, formato compact, edito dalla Tony O’Reilly’s Independent News and Media, nato nel 1986 e con una tiratura di 250 mila copie circa: “A Forte dei Marmi non si può fare giardinaggio nel weekend, mentre a Novara, dopo le 23,00 è proibito stazionare nei parchi in più di due persone. A Capri e a Positano, è proibito portare gli zoccoli ai piedi. Il divieto di andare in giro a torso nudo se sei uomo, in bikini se sei donna arriva invece da Viareggio, dove è vietato anche appoggiare i piedi sulle panchine o andare in skateboard sulla passeggiata del lungomare. L’articolo dell’Independent arriva dopo quello del quotidiano svizzero Le Matin, che ha titolato: “L’Italia ha perso la brocca!”. “I comuni combattono il disordine” scrive il quotidiano svizzero “ma qualcuno (leggi il settimanale cattolico Famiglia Cristiana, ndr) ha paura del ritorno del fascismo”.

Poi ancora…
vietare l'alcol in discoteca
vietato calpestare i fiori
Vietato prostituirsi per strada (in casa va bene lo stesso)-

Il quotidiano svizzero Le Matin, ha titolato questi periodo: “L’Italia ha perso la brocca!”.
Vietare è una "sirena". La sua mostruosa raffigurazione, busto di donna e coda di pesce, ha un’origine sia mediorientale che nordica. Ulisse si fece legare all’albero della nave per non cedere alla seduzione del loro richiamo. Infatti nella filosofia orientale la sirena rappresenta il complesso dei tranelli (illusioni, desideri e passioni) nei quali l’uomo non deve mai cadere per poter giungere alla piena illuminazione.

sabato 6 settembre 2008

MADONNE NERE


Il Culto Delle Madonne Nere Fin dalla preistoria la Madonna, Nera o Bianca, la Grande Dea è esistita nell’immaginario di ogni uomo come è dimostrato dal rinvenimento di numerose statuette in terracotta o in pietra nel corso di scavi archeologici in praticamente ogni parte del mondo. La prima religione è stata non Dio Padre Onnipotente, etc. etc, ma la religione primigenia di Gaia, della Mater Terrae, dea pagana del mondo antico. Il primo calendario che risale a 28000 anni fa ( si, ventottomila!) consiste in una statuetta su di cui sono incise le fasi lunari, al femminile, il ciclo di 28 giorni.
Alcune sue caratteristiche fisiche sembrano volerci riportare in un tempo arcaico in cui la divinità femminile, dispensatrice di fertilità, amore e giustizia, appare agli occhi dell’uomo come colei che tutto può e tutto vede, perciò definita con l’appellativo di "Maria" Magdala, Myrionyme, la dea dai mille volti (Iside, Cerere, Epona, Amaterasu, Ishtar, Artemide, Diana, Demetra ecc.). Il culto della Grande Madre risale al Neolitico e forse addirittura al Paleolitico, se si leggono in questo senso le numerose figure femminili steatopige (c.d. "Veneri") ritrovate in tutta Europa, di cui naturalmente non conosciamo il nome. Lungo le generazioni, con gli spostamenti di popoli e la crescita di complessità delle culture, le "competenze" della Grande Madre si moltiplicarono in diverse divinità femminili. Per cui la Grande Dea, pur continuando ad esistere e ad avere culti propri, assumerà personificazioni distinte, per esempio, per sovrintendere all’amore sensuale (Ishtar-Astarte-Afrodite pandemia-Venere), alla fertilità delle donne (Ecate triforme, come 3 sono le fasi della vita), alla fertilità dei campi (Demetra-Persefone-Proserpina), alla caccia (Artemide-Diana).
Il concetto di questa divinità è sopravvissuto nei secoli trasformando i suoi simboli in nuova religione. Il suo volto diventa scuro come quello di Ecate e le sue tre mammelle allattano il neofita iniziato. L’origine del grande grembo generatore fa parte di un segreto millenario che si perde nella notte dei tempi quando si elevavano i canti e si danzava attorno al fuoco sacro. Questo oscuro rituale, eseguito nelle torri di pietra, finì per diventare oggetto di grande venerazione in tutto il mondo allora conosciuto. Sussistono varie ipotesi sulle origini del suo culto che sembra risalire molto prima delle antiche civiltà.
La Dea Iside
Sulle sue ginocchia Iside tiene Horus che allatta teneramente, con il libro segreto nella mano, mentre il suo volto enigmatico e scuro è coperto da un velo impenetrabile. «Nessun mortale potrà sollevare il mio velo. Solo colui che nascerà dal sacro Abacus potrà vedere il mio volto». La stessa rappresentazione, denominata la Vergine che allatta, la troviamo a Clermont Ferrand, in Francia, nella chiesa del XV secolo denominata Notre Dame du Port. Altra strana coincidenza?
In altre epoche appare come una sirena dalla doppia coda, la conoscenza eterea e l’immortalità, che trascende il concetto religioso dell’insondabile. Non a caso viene identificata anche con le dee Astarte ed Hathor o con il faraone-donna Hatshepsut. E stata anche utilizzata come ideogramma per indicare il ka egiziano. Compare spesso nelle architetture (capitelli, mensole ecc.) risalenti a periodi diversi anche se a volte è inserita fra altre simbologie ermetiche di non facile interpretazione e ancora oggi oggetto di approfondito studio da parte dei ricercatori.
La sua mostruosa raffigurazione, busto di donna e coda di pesce, ha un’origine sia mediorientale che nordica. Ulisse si fece legare all’albero della nave per non cedere alla seduzione del loro richiamo. Infatti nella filosofia orientale la sirena rappresenta il complesso dei tranelli (illusioni, desideri e passioni) nei quali l’uomo non deve mai cadere per poter giungere alla piena illuminazione. Spesso la troviamo scolpita con la doppia coda sia sugli stipiti di diverse chiese romaniche, come la Basilica di San Nicola di Bari, che nelle cattedrali gotiche e in alcuni mosaici pavimentali, come quello della Cattedrale di Otranto.
E stata oggetto di culto anche presso le popolazioni nordiche, infatti, negli Shobdon Arches ad Herefordshire (Galles) è stata inserita al centro della cornice del portale maggiore della chiesa romanica di San Giovanni Evangelista. Il culto delle Madonne Nere ha, quindi, un’origine remota e molte sculture e icone sono state trafugate in Terrasanta dai Crociati e portate in Europa dove sono sorte numerose chiese dedicate al suo culto. Ha rappresentato, nei secoli, il punto di contatto di diversi dogmi: l’adorazione della Luna, della Vergine-Madonna e di Maria di Magdolum, ultimo controverso paradosso teologico.
Gli ordini cavallereschi, in particolare Templari e Teutonici, hanno considerato la Dea-Vergine come l’athanor della riproduzione cosmica. E’ possibile comprendere lo stretto collegamento fra la Dea-velata e l’immagine esoterica della Madonna-Maddalena solo se si interpreta, in chiave letterale e criptica, l’archetipo “Notre Dame” (Nostra Signora) voluto da Bernardo di Clairveaux e da Federico II di Svevia. Ancora oggi numerose sono le testimonianze della sopravvivenza del culto della Iside-Vergine che né il tempo e né le lotte dogmatiche hanno potuto distruggere.
Si è sottolineato da più parti che tutto ciò appartiene a una cultura che ha poco a che vedere con la nostra religione e la nostra epoca. Ma forse è vero il contrario. Il riscoprire gli archetipi della propria Fede non può che aumentare la devozione popolare verso la Luna-Madre-Vergine-Maria, sacro grembo del corpo mistico del Cristo-Redentore. Il fascino di questa tematica mi ha indotto a studiare e interpretare le simbologie contenute in alcune chiese, dedicate alle Madonne Nere, proprio per far luce sulla mistica cistercense e sulle conoscenze esoteriche degli ordini monastico-cavallereschi che sono stati i divulgatori del nuovo culto mariano. Persino nel Cantico dei Cantici (Ct 1,5) la Vergine Maria viene definita Nigra sum sed formosa – Sono bruna, ma bella.
Ma perché le immagini delle Madonne sono di color scuro?
Per alcuni studiosi il motivo è da ricercarsi probabilmente al fumo delle candele che hanno bruciato dinanzi ai simulacri per anni e anni. Personalmente non sono d’accordo con questa tesi in quanto nelle rappresentazioni pittoriche o nelle sculture intagliate nel legno, queste madonne hanno solo il volto e la pelle anneriti, ma non certamente le vesti che, al contrario, sono di vari colori. Ma spostiamoci un attimo nel tempo e affrontiamo l’enigma della Cattedrale di Chartres con la sua Vergine Nera del pilastro. La Cattedrale, innalzata sopra un antico luogo di culto druidico e frequentato dai Celti e poi dai Galli, presenta all’esterno e all’interno numerose sculture cariche di simbolismi ed elementi pagani e templari. Ma perché quel luogo era così importante?
La probabile risposta ci viene fornita dallo studioso Sebastien Rouillard che in un suo libro, scritto intorno al 1609, afferma che, prima che arrivasse la religione cristiana, là dove oggi si erge la cattedrale preesisteva un tempio dedicato a una Vergine particolarmente venerata dai Druidi celti. La leggenda narra che i sacerdoti Druidi eressero un altare all’interno dove collocarono la statua della Vergine Nera con il Bambino, intagliata in un tronco di pero. Poco distante, nel cosiddetto “pozzo dei possenti” o di “coloro che vedono oltre”, dove si incontravano le linee energetiche della terra, avvenivano le cerimonie iniziatiche.
Ancora prima, nello stesso luogo, sorgeva un nucleo megalitico dove la dea Carmelle (la portatrice della pietra sacra), fecondata da Belenos, dio della Gallia, mise alla luce Tua. Come si può osservare si tratta sempre della stessa iconografia adottata dalle diverse religioni.
Altra strana coincidenza?
Le Madonne Nere sono presenti in tutta l’Europa con maggiore concentrazione in Francia (Liguadoca e Borgogna) e in Italia (Puglia). La chiesa cristiana non ha mai permesso che si perpetuasse la venerazione dell’elemento femminile perché in grado di annientare il potere sacerdotale maschile. Ma al contrario essa diventò la custode della rinascita spirituale dell’Ordine del Tempio che rispose così a un bisogno particolare di fede, in un’epoca in cui la Chiesa si sforzava di annullare i residui dell’idolatria pagana. Ma i Templari trovarono nella nuova religione la forza non solo esteriore ma anche interiore. Una forza vitale che ebbe appunto origine da un antichissimo retaggio culturale.
Forse fu questa la vera ragione che ne decretò l’improvvisa fine, in quanto essi furono i naturali continuatori dell’adorazione della Signora, del sincretismo ortodosso dell’incarnazione della sapienza ancestrale della donna e dell’ereticità gnostico-cristiana che, grazie anche ai Catari, prepotentemente si diffuse in tutto l’Occidente, facendo tremare pericolosamente le fondamenta di Roma. Sotto il culto della Grande Dea Madre si trovano antiche conoscenze esoteriche:
1) Guaritori
2) Indovini
3) Erbe curative
4) Animali curativi
5) Preghiere
6) Benedizioni
7) Scongiuri
8) Amuleti
9) Talismani
10) Stregoneria
11) Divinazione
12) Illusionismo
13) Oggetti magici
14) Magia astrale
15) Astrologia ed alchimia