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giovedì 30 settembre 2010

LA RANA E LO SCORPIONE


La rana, questo splendido, simpatico animaletto anfibio molto comune in stagni e paludi, riconosciuto per il suo colore verde brillante ed il suo gracchiare monotono, è in analogia con l'ottavo segno astrologico dello Scorpione e con il primo segno d'Acqua, il Cancro.
Nella tradizione astrologica in realtà sono benefici ai dodici Segni dello Zodiaco vari animali:

Ariete: ariete, pecora, cavallo, lupo, cane, tigre, sparviero, avvoltoio, gallo, serpente, ragno.
Toro: pernice, fagiano, colomba, tortora, toro, bisonte, bufalo, mucca, capra.
Gemelli: scimmia, volpe, pappagallo, ape, formica.
Cancro: gatto, lepre, pipistrello, cigno, usignolo, rana, granchio e animali anfibi.
Leone: leone, pantera, aquila, falco, gallo.
Vergine: volpe, ape e animali da cortile.
Bilancia: pernice, passero e animali domestici di lusso.
Scorpione: animali che vivono nei sotterranei e nelle acque stagnanti e soggetti a metamorfosi nell’evoluzione.
Sagittario: cervo, daino, cavallo, elefante, pavone.
Capricorno: caprone, cane, asino, cammello, tartaruga, scarabeo e animali notturni.
Acquario: animali da circo e facilmente addomesticabili.
Pesci: pesci e volatili selvatici.
Tornando alla rana: la rana verde o esculenta, denominata anche rana comune, è una specie appartenente alla famiglia dei Ranidi. Di circa 12 centimetri di lunghezza, presenta un dorso di colore verde smagliante o bruno oliva, talvolta cosparso di macchie nere e ornato, da ogni lato, da una piega ricca di ghiandole di color bronzo. I fianchi sono macchiati di nero o di bruno scuro.
Il ventre è bianco, punteggiato di nero e di grigio. Vive ai margini degli stagni e dei corsi d'acqua lenti e con vegetazione fitta. Al minimo segnale di pericolo si tuffa e scompare tra la vegetazione.
E' un animale voracissimo che si nutre di insetti, tra cui farfalle che si avventurano sopra l'acqua, larve, vermi, lumache, ma anche di prede voluminose come giovani rane, piccole lucertole, piccoli roditori. I maschi, provvisti da ogni lato della testa di un sacco vocale esterno, che si gonfia come una vescica, riempiono le notti d'estate con il loro assordante gracidio.
Pur essendo uno degli abitanti più comune e conosciuto di stagni e acquitrini, la rana ha sempre colpito la fantasia dell'uomo, grazie al particolare aspetto e, soprattutto, per il curioso ciclo vitale, che nella strabiliante metamorfosi da girino a rana ha il suo culmine. Ispirate a queste sue stranezze esistono pertanto molte superstizioni, false credenze ed un buon numero di proverbi e modi di dire. Ad esempio, in passato, si credeva che le rane nascessero dalla terra fecondata dagli acquazzoni estivi, oppure che, essendo animali generati dalla pioggia, potessero cadere direttamente dal cielo.
Il loro gracidare era poi visto come una lode, una preghiera a Dio, ed interromperlo equivaleva a ritardare la liberazione di un'anima dal purgatorio. Altri sostenevano che nelle rane si celassero le anime dei bambini morti prematuramente, perciò guai a ucciderle o molestarle. Di quest'idea non lo sono le streghe, che con rane e rospi preparavano filtri e malefici. E quando non soccombevano nei paioli di fantasiose fattucchiere, erano usati come dimora da principi, fate o demoni.
Questo anfibio, grazie alle carni tenere e saporite, è da sempre apprezzato in cucina. Fino a pochi decenni or sono, schiere di ranari vagavano notti intere per fossi e acquitrini alla ricerca di questo batrace. Alla mattina, quando i sacchi erano pieni, i cacciatori privavano le rane ancora vive della testa e delle zampe, le spellavano e le preparavano per cucinarle fresche, di solito infarinate e fritte o, spolpate, come condimento per la pasta asciutta; oppure le mettevano via sotto sale per l'inverno. Per chiudere, le ranocchie portano bene, tant'è che gli amuleti che le raffigurano (spesso associati a simboli lunari), sono ritenuti validi contro il fascino, il malocchio e la iettatura.

Per riprendere le affinità e analogia con lo Scorpione la rana simboleggia quanti hanno smania di cambiare il proprio stato (lavoro, amicizie, amori), peggiorando la situazione esistente, e si dice qindi che fanno "il salto del ranocchio", riferendosi al salto che le rane fanno quando, spaventate, si gettano dalle sponde dei fossi dentro la melma.
Credenze più recenti relative a rane e rospi fanno luce su quelle preistoriche. I contadini europei credono che il rospo sia presagio di gravidanza. Dal Folclore come pure dalla storia (egizia, greca, Romana) arrivano parecchie prove a conferma che la rospa era ritenuta l’epifania della Dea e il suo utero.
Nella psicologia junghiana questa creatura, che non è ancora un essere umano rappresenta un impulso inconscio che ha una risoluta tendenza a diventare conscio.Nel neolitico la rana viene raffigurata in pietra e spesso con testa di donna. Spesso sono collegati al tema della rigenerazione, spesso sono rappresentate con vulve. La rana è sempre stata rispettata per le sue proprietà curative, in quanto facilità il cambiamento ed è simbolo di adattabilità. Chi rivece in regalo una rama avrà molta fortuna. Chi porta questo tatuaggio sarà dinamico e vitale, e avra una certa tendenza a prendersi cura dei problemi degli altri, il lato ombra puo essere rappresentato dalla tendenza a sovvraccaricarsi e caratteriamente può apparire freddo. Sognare una rana è preavviso di cambi e metamorfosi. La rana nei sogni si pone, dal punto di vista simbolico, come il momento in cui la coscienza irrompe, in cui emergono contenuti inconsci da elaborare ed integrare. Come il coccodrillo la rana è un animale a sangue freddo ed un anfibio la cui esistenza si alterna sulla terra e nell’acqua. Questa naturale capacità fa emergere, nei sogni in cui la rana compare, un’ altrettanto naturale capacità di adattamento, il saper gestire situazioni inusuali, il sapersi muovere a proprio agio in ambienti e situazioni contrastanti. Così che il sognatore può immediatamente riflettere su questa alternanza e questa possibilità. In seguito l’analisi può focalizzarsi sulle altre caratteristiche particolari della rana o del rospo: il percorso di trasformazione che da girino trasforma in animale adulto, il muoversi a balzi saltando allegramente, i colori a volte brillanti a volte tendenti a mimetizzarsi con l’ambiente, il gracidio insistente e monotono. Qualità che rimandano alla metamorfosi e all’evoluzione, che possono simboleggiare la capacità di immergersi nelle situazioni senza farsene assorbire completamente e valutando altre possibilità e prospettive (saltando) e il richiamare l’attenzione su di se’, sulle proprie necessità, sulle proprie esigenze.
Da un punto di vista oggettivo la rana nei sogni è un simbolo di di vitalità ed energia, di allegra capacità di adattamento e gioia di vivere. Ma della rana va considerata anche la sua prima appartenenza al mondo delle acque e della pioggia, all’umidità feconda che la rende animale lunare e notturno il cui verso insistente richiama le pulsioni naturali, sessuali, gli istinti che si risvegliano quando la ragione si appanna. Per questa sua concentrata esplosione di vitalità fin dall’antichità la sua carne, pelle ed umori venivano usati per preparare filtri d’amore, fecondanti o volti aumentare le capacità sessuali, e nei racconti era spesso involucro sgraziato che rivelava alfine le fattezze meravigliose del principe o della principessa di turno. Immagine questa molto potente che rimanda alle infinite e nascoste ricchezze dell’inconscio, alle nuove e piene possibilità di attuazione e di evoluzione di tutti gli aspetti meno sviluppati o rinnegati della psiche. Cosi’ la rana si pone dal punto di vista simbolico come il momento in cui la coscienza irrompe, in cui emergono contenuti inconsci da elaborare ed integrare. Uccidere o calpestare una rana nei sogni può collegarsi allora al non volere accettare quanto emerge dal profondo, oppure a non sentirsi a proprio agio o a rifiutare gli impulsi di vitalità o di sessualità, o a confrontarsi con il fastidio dell’invadenza o della vitalità altrui, mentre sentire gracidare le rane nei sogni può far riflettere su chiacchiere, pettegolezzi o pensieri persistenti e molesti.

Curiosità: a Venezia - In Punta della Dogana c’è un ragazzo tutto nudo, alto più di 2 metri, con una rana in mano, occhi chiusi, rivolto verso il bacino san Marco dello scultore americano Charles Ray, il numero di persone che ogni giorno arriva in Punta della Salute per fotografare “Il ragazzo con la rana” è altissimo. Il significato della statua secondo Giulio Alessandri, docente all’università Iuav di Venezia, in occasione del ciclo di lezioni “L’opera parla” organizzate da Palazzo Grassi assieme agli istituti universitari veneziani.

«La statua – spiega Alessandri – è localizzata in un punto panottico. E’ quasi il perno di una rotazione. Lo spettatore girandoci attorno ha una visuale quasi a 360 gradi. Ed è da quel punto che “Il ragazzo con la rana” dialoga con tutta la città. L’opera è fortemente contestualizzata non solo al Bacino San Marco, che potrebbe anche essere la via di fuga o foce del fiume – Canal Grande, ma anche a tutto il complesso architettonico di Punta della Dogana». E da questa contestualizzazione, nasce il dialogo tra “Il ragazzo con la rana” e la statua in bronzo della Fortuna posta sulla pala d’orata di Punta della Dogana. Fortuna che è rappresentata, come tradizione vuole, in equilibrio su una sfera galleggiante sul mare, con un unico ciuffo di capelli sul capo. E’ da lì che si prende la Fortuna. Passa per un attimo e potrebbe non tornare. «Allo stesso modo – prosegue Giulio Alessandri – il ragazzo ha preso la rana. Un colpo di fortuna, e non di bravura, che si trasforma in sfortuna per la rana stessa che ha perso la libertà. E la Fortuna, si sa, è una ruota che gira. La statua posta sulla pala d’oro, non a caso,si muove mossa dal vento, impossibile prevedere gli spostamenti». I temi dell’instabilità dell’essere e la “volatilità” del momento sono molto cari all’artista Charles Ray. “Il bambino con la rana” è chiaramente la rappresentazione della fine dell’infanzia e l’inizio di un’età che per definizione è instabile, l’adolescenza. Scopo dell’artista è destabilizzare la percezione. Così la statua, che è in acciaio bianco, e volutamente oltre misura ( più di 2,5 metri) porta la rana, e non il bambino, ad altezza degli occhi dello spettatore. «Una seconda narrazione – aggiunge Giulio Alessandri – . La rana potrebbe esser baciata e trasformasi in qualcos’altro». E pensare che quel ragazzo è quasi un “sorvegliato speciale”. Una guardia armata non toglie gli occhi dalla statua nemmeno per un istante, mentre la sera viene protetta da una teca trasparente. «Lo stesso autore dell’opera – racconta Giulio Alessandri – se ne lamenta. Troppa sorveglianza per un bambino che è abituato a girare nudo nei boschi in completa libertà».

Per i giapponesi invece, poiché nell'agricoltura in giappone sono molto importanti i campi di riso coltivati con metodi di irrigazione ad inondazione, la rana è simbolo di buona fortuna.
La rana, inoltre, è diventato un simbolo molto amato nella poesia e nell'arte (come ad esempio la Rana di M. Bashou):

L'ombra del bambù spazza gli scalini di pietra
Ma la polvere resta.
La luna si riflette sul fondo dello stagno
Ma non tocca l'acqua.

Statuette delle rane vengono spesso vendute nei templi perché la parola "rana" in giapponese si pronuncia come la parola "ritorno". La pioggia delle rane, uno dei piu strani episodi del Vecchio Testamento è stato poco rappresentato nella storia dell'arte. Mosè andò al faraone Ramses chiedendoli di eliberare il popolo di Israele dopo 400 anni di schiavitù. Il faraone lo snobbò. Mosè pregò a Dio e Lui mando le 10 piaghe della distruzione sul popolo egizio. Una di queste 10 piaghe è ''la pioggia delle rane''. La simbologia della RANA è attribuita a questa metafore-allegorica: E' animale lunare (Cancro) corrisponde all'acqua,ed è simbolo della materia oscura non ancora diferenziata. Simbolo della resurrezione a causa delle sue metamorfosi: l'anima è in viaggio mentre il corpo dorme. .vengono assocciati al suo salto, i pensieri fragmentari e dispersi che tormentano la meditazione. .in alcune imagini è simbolo dell'insegnamento stentato e ripetitivo, (il modo in cui vengono imparati i 10 comandamenti). .simbolo dell'incarnazione della terra fecondata dalle prime pioggie di primavera. .nelle ogdoade, il gruppo degli otto egizio, 7 rane piu 1 serpente) che comprende le quattro coppie di forze elementari che procedono alla creazione organizata dell mondo ed è simbolo dell'immortalità. .

mercoledì 22 settembre 2010

EQUINOZIO D'AUTUNNO


Ormai anche l'estate astronomica, dopo quella meteorologica terminata il 31 Agosto, si appresta a chiudere il sipario lasciando così il "palco" all'autunno. L'equinozio d'autunno di quest'anno 2010 è alla 5:30, all'alba del 23.9. Si osserva a quell'ora Mercurio in Vergine all'Ascendente, Sole congiunto Saturno sulla cuspide Vrgine- Bilancia, opposto a Giove, Luna ed Urano, al crocevia di Ariete e Pesci. Grandi notizie di cambiamenti epocali son o bloccate e quindi rinviate, ma è cominciato il risveglio delle coscienze. La parola "equinozio" deriva dal latino e significa " notte uguale" (al dì), anche se nella realtà effetti di rifrazione atmosferica, il semidiametro e la parallasse solare fanno sì che negli equinozi la lunghezza del dì ecceda quella della notte.
Nell'emisfero settentrionale l'equinozio d'autunno è il momento in cui il sole incrocia il piano dell'equatore terreste perpendicolarmente, nel punto detto appunto degli equinozi. Il punto dell'equinozio d'autunno è anche chiamato punto della Bilancia (Alfa e Omega, l'inizio dell'Ariete Bilancia). Agli equinozi, inoltre, il Sole sorge precisamente ad est e tramonta precisamente ad ovest, ovunque. Per la precisione all'equatore il Sole sorge in circolo verticale dall'orizzonte est fino allo zenit e poi tramonta in circolo verticale dallo zenit all'orizzonte ovest; al Tropico del Cancro il Sole passa a sud, dove giunge alla sua massima altitudine per quel giorno che è 66°33'; al Tropico del Capricorno il Sole passa a nord, dove giunge alla sua altitudine massima per quel giorno che è 66°33' mentre ai Poli il Sole passa da un dì lungo 6 mesi ad una notte lunga 6 mesi ( o viceversa).
Questo avvenimento ha sempre rappresentato nell'antichità un momento speciale nel quale le forze di luce e tenebra sono in perfetto equilibrio. Per molte culture l'Equinozio d'Autunno è un giorno di celebrazioni, come nel caso dei Misteri Eleusini. Nella tradizione iniziatica questo momento rappresenta un passaggio, un tempo per la meditazione, per rivolgersi all'interno, durante il quale la separazione tra ciò che è visibile e ciò che è invisibile si assottiglia sin quasi a scomparire. Nell'antica Grecia si celebravano i Grandi Misteri Eleusini, riti misterici che rievocavano il rapimento di Persefone, figlia della dea Demetra che regolava i cicli vitali della terra, condotta agli inferi dal dio Ade che ne fece la sua sposa. La leggenda racconta che Demetra, come segno di lutto e fin quando non riebbe sua figlia, rese impossibile il germogliare delle sementi e delle piante e sterile la terra. Con il frutto del secondo raccolto, il Mabon celtico (dio dei raccolti, figlio della dea Madre, spesso avvicinato al mito di Persefone) rappresenta alla fine la conclusione del ciclo produttivo della terra.
In Giappone questo giorno è una festività dedicata agli avi ed alla famiglia. Durante la Rivoluzione francese, dal 1793 al 1805, questo giorno divenne il Primo dell'Anno.
Questa è una buona occasione per rivedere la struttura mentale e cercare di eliminare gli stereotipi, un fastidioso modo di pensae che appartiene alla cultura moderna, acquariana, quella mania di dividere, marcando le differenze, gli individui in cateegorie necessariamente troppo strette e non rappresentative. Le categorie più evidenti riguardano i popoli, il maschile ed il femminile. Ad esempio è appena uscito un libro scritto da donne che elenca 25 tipi o categorie di uomini e relative strategie di seduzione per acchiapparli:" - Non esiste un solo tipo di uomo, partiamo da questo concetto. Ce ne sono ben 25 categorie, almeno secondo le autrici del libro "Obiettivo maschio". Che peraltro si sono limitate all'esemplare "metropolitano", escludendo - si presume - quello campagnolo, di montagna e di mare. Il libro, uscito recentemente a 16 euro), si propone come manuale di facile consultazione per le "cacciatrici" e - assicurano le autrici - siamo tutte figlie di Diana, anche con matrimoni e figli sulle spalle. SBALLONA O ALIENA? - Dunque, armi in resta e occhio a quale tipo si è puntato. Ovviamente la strategia di seduzione va attentamente adeguata alla categoria di maschio che si intende portare a casa nel cestino di caccia. Ricordando che per innamorarsi bastano 8,2 secondi: una manciata di tempo fatale in cui bisogna che nulla sia lasciato al caso. Siete attratte dal genere "etero-perplesso" o dalla "nuvoletta di testosterone che cammina"? Nel primo caso parliamo di un maschio che le autrici descrivono così: «l'amica che hai sempre sognato con una dotazione extra in mezzo alle cosce. Il secondo, manco a dirlo, è «un uomo vero, un maschio verace, genuinamente eterosessuale, incredibilmente attraente». Il genere di donna per cui i due potrebbero impazzire? Rispettivamente la "modellina sballona" (icona Kate Moss) e "la consapevole" (stile Uma Thurman). E giù consigli su come vestirsi, che musica scegliere, che profumo mettere, che vestiti indossare, film da vedere, libro da leggere e persino cosa bere (per la modellina birra, per la consapevole Brunello di Montalcino). In mezzo tutte le altre categorie-coppie: feticista-Imelda de noantri, mammone negazionista-Divino Trans, uomo ronda-gattamorta, single macrobiotico-eco chic, mister quanto so' 'bbono-aliena. Una volta che la cacciatrice si è riconosciuta in una categoria il gioco è fatto: basta seguire i saggi consigli delle due autrici, che si definiscono antropologa dello stile e esperta di dinamiche relazionali, per mettere a segno il colpo. E che colpo mi sono aggidicata il bambolotto-premio delle giostre? Segno dei tempi comunque. Altra curiosistà viene dall'America, che divide l'Europa in stereotipi, noi naturalmente "Padrini", la Russia "Grande Fratello", per i francesi siamo «i cugini chiassosi». E continua Francia è «l'Impero di Carla Bruni», della Spagna riconosciamo l'affinità culturale (il paese iberico è indicato come «una terra dai dialetti italiani») mentre del Portogallo ammiriamo la consanguineità con il Brasile. Gli stereotipi si fanno più forti se volgiamo lo sguardo a est: l'Ungheria per gli italiani è il «paese delle pornostar», la Romania è quello dei «ladri», la Bulgaria è la «terra delle babysitter» mentre gli ex paesi jugoslavi sono «terre inesplorate e sconosciute». La Russia è conosciuta unicamente per il gigante Gazprom da cui compriamo l'energia per riscaldarci in inverno, l'Ucraina come la «terra delle donne con le trecce», mentre la Polonia resterà per sempre lo stato del Papa. L'Inghilterra è il paese dello stadio di Wembley, il Belgio con la sua capitale Bruxelles è «la terra dell'Unione Europea», mentre l'Olanda è conosciuta unicamente come il paese della «cannabis libera». Poi parafrasando una celebre battuta di Orson Welles nel film "Il terzo uomo" la Svizzera per gli italiani resta «il paese degli orologi a cucù», mentre i tedeschi sono «clock addicts» ovvero malati di precisione. La Svezia è la terra della Volvo, la Finlandia quella della Nokia, la Danimarca il territorio dei Vichinghi e infine la Turchia è il «paese della danza del ventre». Ma forse lo stereotipo più tagliente è quello che registra l’apparente divisione del Belpaese: sulla mappa dedicata alla nostra terra il Nord è indicato come la repubblica italiana, mentre parte del centro e tutto il sud è definito Etiopia." (Corsera, NDR)

Il termine stereotipo (dal greco stereos = rigido e tupos = impronta), ha origine in tipografia, ed indicava il nome dato agli stampi di cartapesta dove viene fatto calare il piombo fuso; essi possono essere utilizzati molte volte e le loro caratteristiche principali sono la fissità, la rigidità e la ripetitività.

L'introduzione nelle scienze sociali del concetto di stereotipo si deve al giornalista Lippmann (1992). Egli sostiene che il rapporto conoscitivo con la realtà esterna non è diretto, bensì mediato dalle immagini mentali che di quella realtà ciascuno si forma, in ciò fortemente condizionato appunto dalla stampa, che andava allora assumendo i connotati moderni della comunicazione di massa. Secondo Lippmann, gli stereotipi sono parte della cultura del gruppo a cui appartiene e come tali vengono acquisiti dai singoli e utilizzati per comprendere la realtà. Gli stereotipi svolgono per l'individuo una funzione di tipo difensivo: contribuendo al mantenimento di una cultura e di determinate forme di organizzazione sociale essi garantiscono all'individuo la salvaguardia delle posizioni da lui acquisite. Tali stereotipi possono però diventare stereotipi sociali solo quando vengono condivisi da grandi masse di persone all'interno dei gruppi sociali (condivisione sociale). In sintesi per stereotipo si intende un insieme di opinioni su una classe di individui, di gruppi o di oggetti e che emettono un giudizio. Data una certa immagine negativa del gruppo si può essere convinti che pressoché tutti gli individui di quel gruppo possiedano tali caratteristiche nella stessa misura (livello di generalizzazione). Si può ritenere che essi siano difficilmente mutabili (rigidità degli stereotipi), in quanto ancorati nella cultura o nella personalità. Il concetto di stereotipo è strettamente connesso con quello di pregiudizio. Il pregiudizio crea intolleranza. L'intolleranza crea razzismo. Il razzismo crea conflitto e autoritarismo. A ben vedere gli stereotipi sono un'arma di difesa, usata per offendere. In pratica esso costituisce quello che possiamo indicare come nucleo cognitivo del pregiudizio. Il rapporto di conoscenza dell'Altro non dovrebbe essere influenzato dagli stereotipi e dai pregiudizi; se cpiamo i meccanismo dello stereotipo e del pregiudizio possiamo conoscere l'Altro per quello che è, un individuo, un essere umano come noi e questo aumenta la consapevolezza senza creare il bisogno di modificare gli altri. questo ci accinge a cercare di capire quali sono i meccanismi che determinano il sorgere di questa modalità di conoscenza, anche nella prospettiva di tentare di modificarli o per lo meno di evitare che siano usati meccanicamente e senza consapevolezza. Un effetto collaterale dello stereotipo è profetico. Attraverso lo stereotipo si tende a rendere durevole un'interpretazione falsata della realtà, interagendo con gli altri sulla base delle proprie aspettative si finisce per fare in modo che effettivamente essi rispondano a queste aspettative, realizzando uan sorta di "autoadempimento della profezia".
Ad esempio se ci aspettiamo che una persona sia fredda e scostante oppure estroversa e amichevole tenderemo ad assumere nell'interazione con essa un atteggiamento corrispondente, il quale potrà avere come risposta proprio quel comportamento che ci aspettavamo. Uno degli ambiti in cui si è maggiormente studiato l'effetto di autoadempimento della profezia è quello educativo, comunemente noto come effetto Pigmalione. È questo è il nome di un mitico re di Cipro che, secondo la antica leggenda, dopo aver scolpito una statua di donna di incredibile bellezza se ne innamorò, desiderando al punto che essa si animasse che alla fine la dea Afrodite lo accontentò, e la statua prese vita. Purtroppo gli stereotipi di oggi rimangono inanimati e non c'è una Venere moderna disposta a dar vita ai nostri rigidi pregiudizi.

lunedì 13 settembre 2010

MASCHILE E FEMMINILE


Maschile e femminile

Nella manifestazione visibile tutti i processi vitali e naturali tendono dal semplice verso il complesso, e di ritorno dal complesso al semplice. Questo è evidente nell'essere umano attraverso i cicli dell'età, bambino (ciclo lunare), all'adolescente (Mercurio) al giovane (Sole) al maturo (Giove) all'anziano (Saturno). Anche il seme è la forma semplice dell'albero, che diventerà germoglio, arbusto, tronco, rami, foglie, frutti. E di nuovo seme. Il mondo di oggi però è tutto rovesciato, siamo nell'epoca dell'Acquario, il segno del ribaltamento, un'era fortemente involutiva, dove si parte quasi sempre dal complesso, dimenticandoci spesso come si fa per tornare al semplice.
Questo è evidente nelle manifestazioni della società, del commercio, nelle vite private e nei bisogni primari dell'uomo. I bisogni si sono complicati oppure ce li hanno complicati (chi ha veramente bisogno del telefonino o del televisore dell'ultima generazione?), al punto che non è più chiaro cosa sia "essenziale". Nel corso della storia anche i rapporti tra maschile e femminile sono ciclici. In epoce del passato e nelle culture primitive si + assisito spesso alla ginocraziea, al comando femminile della società. La donna di oggi, la donna moderna, ha aumentato enormente il suo potere sociale, economico e politico, a scapito a volte del suo potere di seduzione e di femminilità, al punto che il sesso stesso è diventato in molti casi un qualcosa di più simile al prodotto di consumo. Questo perchè la natura, nonostante gli sforzi dell'uomo per sopraffarla, mantiene le sue regole dal semplice al complesso, e se togliamo il semplice, ci complichiamo inutilmente. Maschile e femminile in astrologia sono entità che viaggiano insieme, si nutrono a vicenda, si integrano e si completano, ma solo nel concetto semplice di "Harmoniae Mundi". Dove le differenze evidenti, biologico culturali e mentali vengono assimilate, non combattute.
In Astrologia il binomio fondamentale maschile è Cancro-Leone, Luna e Sole. Il principio caldo e seccco, freddo e umido. La medicina antica poi aggiunge il concetto degli umori e temperamenti.

La teoria umorale, concepita da Ippocrate di Coo, rappresenta il più antico tentativo, nel mondo occidentale, di ipotizzare una spiegazione eziologica dell'insorgenza delle malattie, superando la concezione superstiziosa, magica o religiosa.

Nel VI secolo a.C. Anassimene di Mileto aveva introdotto nel pensiero greco la teoria dei quattro elementi fondamentali (aria, acqua, fuoco e terra) che costituiscono la realtà. Un secolo più tardi Empedocle diede corpo a questa teoria, sostenendo che la realtà che ci circonda, caratterizzata dalla mutevolezza, è composta da elementi immutabili, da lui nominati radici. Ogni radice possiede una coppia di attributi: il fuoco è caldo e secco; l'acqua fredda e umida; la terra fredda e secca; l'aria calda e umida.
I quattro elementi fondamentali della filosofia antica, che funsero da base per lo sviluppo della teoria umorale.

Ippocrate
Ippocrate tentò di applicare tale teoria alla natura umana, definendo l'esistenza di quattro umori base, ovvero bile nera, bile gialla, flegma ed infine il sangue (umore rosso). La terra corrisponderebbe alla bile nera (o atrabile, in greco Melàine Chole) che ha sede nella milza, il fuoco corrisponderebbe alla bile gialla (detta anche collera) che ha sede nel fegato, l'acqua alla flemma (o flegma) che ha sede nella testa, l'aria al sangue la cui sede è il cuore. A questi corrispondono quattro temperamenti (flegmatico, melanconico, collerico e sanguigno), quattro qualità elementari (freddo, caldo, secco, umido), quattro stagioni (primavera, estate, autunno ed inverno) e quattro stagioni della vita (infanzia, giovinezza, maturità e vecchiaia).Il buon funzionamento dell'organismo dipenderebbe dall'equilibrio degli elementi, definito eucrasia, mentre il prevalere dell'uno o dell'altro causerebbe la malattia ovvero discrasia.

Oltre ad essere una teoria eziologica della malattia, la teoria umorale è anche una teoria della personalità: la predisposizione all'eccesso di uno dei quattro umori definirebbe un carattere, un temperamento e insieme una costituzione fisica detta complessione:

* il malinconico, con eccesso di bile nera, è magro, debole, pallido, avaro, triste;
* il collerico, con eccesso di bile gialla, è magro, asciutto, di bel colore, irascibile, permaloso, furbo, generoso e superbo;
* il flemmatico, con eccesso di flegma, è beato, lento, pigro, e sereno, talentuoso
* il tipo sanguigno, con eccesso di sangue, è rubicondo, gioviale, allegro, goloso e dedito ad una sessualità giocosa.

Galeno

L'infinita possibilità che gli elementi hanno di combinarsi fra loro è all'origine degli infiniti caratteri riscontrabili nella natura umana. Gli umori, inoltre, sono soggetti a prevalere o a diminuire a seconda dei momenti della giornata, delle stagioni e delle età della vita. Il sangue, ad esempio, prevale in primavera, la collera in estate, la flemma in autunno e la bile nera in inverno.

Galeno (131-201) ampliò tentando di corroborare la teoria umorale attraverso studi scientifici basati sulla dissezione di animali e sull'osservazione di cadaveri morti di morte violenta (ad esempio in battaglia). Egli sosteneva che principio fondamentale di vita era pneuma (aria, alito, spirito), corrispondente al sangue. Pertanto il cuore, essendone la sede, doveva essere la sede della vita e dello spirito (ciò che più tardi si chiamerà anima). Riflettendo sulla bile nera affermò che la separazione di questa nel corpo, l'«umor melancolico», può causare la melancolia, l'antrace o l'elefantiasi.
Fu artefice di un clamoroso errore: ritenne completamente separate la circolazione del sangue arterioso e di quello venoso e proclamò che i salassi, asportando l'eccesso di sangue, erano in grado di riequilibrare gli umori.

Tipologia di donna secondo l'elemento che caratterizza la Luna:

Luna di Fuoco, Fase della Seduttrice, Ariete, Leone, Sagittario. Parole chiave: Passionale, vivace, allegra, entusiasta, fiduciosa, estroversa, combattiva, indomabile, sincera, appariscente. Guerriera.

Luna di Terra Fase della Strega, Capricorno, Toro, Vergine. Parole Chiave: Caparbia, affidabile, cinica, rigida, pesante, ombrosa, diffidente, testarda, melanconica, solitaria, autoritaria. Plebea

Luna d'Aria, Fase della Vergine, Bilancia, Acquario, Gemelli. Parole chiave:
Nevrotica, inaffidabile, socievole, veloce ed intelligente, "una ne fa e cento ne pensa", superficiale, furba, simpatica. Aristocratica.

Luna d'Acqua, Fase della Madre, Cancro, SCorpione, Pesci. Parole chiave: Emotiva, lunatica, fedele, tradizionale, fatalista, romantica, "dalle stelle alle stalle", rancorosa, vendicativa, isterica. Spirituale.

E' dimostrato scientificamente ormai da tempo che esiste una correlazione tra ormoni e umore. Variazioni o scompensi ormonali possono influire sull'umore e la vita sociale di una persona. Perchè quindi esiste ancora una grande riserva nei confronti di cure di tipo ormonale, utili soprattutto in alcuni periodi della vita femminile vero che tante bizze femminili sono "colpa" degli ormoni o frutto di caratteri "difficili" già di loro. Il famoso "estro". Il concetto di "ciclicità dell'energia femminile" rende benissimo quello che è l'evolversi in merito ad ormoni e umori.
Gli ormoni sono una componente di questa ciclicità..che è fatta di tanto altro. Ghi archetipi femminili sono metafora di questa ciclicità fatta di forme che mutano ( l'adolescente=Aretemide, la madre= Demetra, la donna matura e completa= Era). Inotre nella mitologia di altre culture pone l'accento sulla doppia natura del femminile: Shakti=l'energia femminile creativa e generativa, fertile, l'ovulazione..... e Kali= l'aspetto distruttivo, trasformatore, pre -mestruale...La donna ha sempre qualcosa di magico e sorprendente che porta ogni mese a vivere stati diversi...L'ovulazione è espansione...aperura ..ottimismo...La fase premestruale è una discesa al mondo interiore e la mestruazione un momento di grande sensibilità emotiva e connessione con la natura. La sensibilità femminile è per sua natura portata ad e assecondare i bisogni del momento.
Ma non c'è bisogno di dimostrarlo scientificamente, è sempre stato così. Gli ormoni regolano l' umore, tutto parte da quella piccola zona nella testa, vicino la fronte detta ipofisi che secerne gli ormoni. Per quanto riguarda il ciclo mestruale, il dolore è dovuto a un dolore collettivo tramandato nel tempo, nel senso che è un ricordo stampato nel vostro dna, praticamente è genetico del genere umano. E' un pò difficile da capire lo so, ci sarebbe solo un modo per non sentire dolore, non ascoltarlo, non dargli retta, vivere il qui e ora. Bisogna vivere il presente, l' adesso. Comunque credo che l'umore se si va a vedere cambia in base a molteplici fattori, salute, ingiustizie, preoccupazioni e tanti altri motivi, vien da pensare che non sono proprio gli ormoni a cambiare l'umore ma l'umore a cambiare gli ormoni che di conseguenza agiscono sull'umore. E' un circolo vizioso, vedi un esempio lampante specialmente nelle donne stressate aumenta la prolattina. La prolattina è detta l'ormone dello stress, però se la prolattina aumenta x altri fattori (es. medicinali, diete sbagliate, etc.)
la conseguenza sarà lo stress.

Facendo un parallelismo tra le fasi lunari, il ciclo mensile e le stagioni si può ottenere la seguente analogia:

Luna crescente – Fase preovulatoria: è la primavera, il rinnovamento.
E’ un periodo in cui la donna, svincolata dalle variazioni ormanali, si sente libera e determinata. È una fase di slancio mentale, progettuale, di slanci comunicativi.

Luna piena – Fase ovulatoria: è l’estate, la stagione della pienezza, della fecondità, dello sviluppo.
La donna perde la concentrazione su se stessa e si predispone alla maternità. È proiettata all’esterno, verso gli altri di cui si occupa e si prende cura. È la fase feritile, generosa. La luna riflette tutta la luce del sole e l’energia della Natura si manifesta in tutta la sua forza.

Luna calante – Fase luteale: è l’autunno, il ritiro dell’energia, il rilascio dell’ovulo che, se non è fecondato, apre la strada alla trasformazione.
In questa fase la donna prende coscienza del mistero della natura e ne trae forza: si sente piena di energia.

Luna nera – Fase mestruale: è l’inverno, l’oscurità, la distruzione.
La donna prende coscienza del disegno della Natura. È un periodo di riflessione, di introspezione e di spiritualità. È il momento di fare silenzio dentro se stesse. È il confine con la Luna Nuova, il momento in cui le energie non si sono ancora invertite per tornare a trasformarsi in energie di creazione.

È un costante rivivere il ciclo generazione – espansione – ritiro – distruzione, per ricominciare ogni 29 giorni (ciclo lunare) e ogni 28 giorni (media del ciclo mestruale). È il ritorno ciclico della fertlità dopo la sterilità. È la vita. È la gravidanza: durante la gestazione la donna diventa “piena” per generare nuova vita.

tutto ciò è poeticamente incredibile, privo di basi ed inutili evidenze scientifiche, ma poeticamente valido. Senza poesia, la vita è il nulla...

mercoledì 8 settembre 2010

Cinquant'anni




Cinquanta'anni fa mi si è aperto il cuore
esplose in un inverno di nebbia e di dolore
A cinquant'anni mi si è sventrato il cuore
si sono aperti i canali e raddoppiati
tutti i nastri del passato
tornati senza guerre senza vittorie
con suoni e gran fanfare zincate
carichi di grossi macigni

tutto e tutti da allora
mi sono passati attraverso
fino a rendermi trasparente
ho bevuto
colori distorti al nero
sordo ai tanti rumori
tra i più assordanti
ristretti attorno ad un soldo bucato

solo ora però mi accorgo
di aver vissuto
abbastanza più del dovuto
odori e sapori mi rimangono
decantati
in un tono più aspro ma sincero

mi è scoppiato il cuore
a solo cinquant'anni è vero
ma era tanto
tanto tempo fa

ormai
ogni pezzetto lacerato
di un cuore espanso
viaggia ancora
con la rosa virginea dei venti
un pò di qua e un pò di là

come foglia a novembre
spinta
da un'emozione possente
attimi di silenzio
e di sollievo
in ogni dove ed in ogni respiro
muovono il corpo intero
danza in equilibrio
ama ancora
elevarsi verso il sole
alla cieca
a naso forse
ma sempre verso il sole

lunedì 6 settembre 2010

Plutone in Capricorno Retrogrado


Questo transito di Plutone manda energie di riflessioni serie e oggi vorrei fare due riflessioni sui titoli di cronaca che appaiono sui quotidiani. Uno nel campo della politica, che per motivi di tempo trascuro moltissimo ed è quindi cosa molto rara.
In un post di qualche anno fa alla vigilia della vittoria elettorale del PDL, scrissi su questo blog, in tempi non sospetti, che ci sarebbero stati problemi, che il capo del governo ed il suo partito non avrebbero concluso la legislazione.
Ed i titoli di oggi danno questa conferma. L'Unità, organo del partito di opposizione, titola addirittura Il PDL è morto, con la foto di uno degli esponenti di quel gruppo. La mia previsione d'antan era basata sul fatto che il capo del governo (tutti quelli che si occupano di astrologia lo sanno) è Bilancia, Ascendente Bilancia, con Plutone al Medio Cielo in Cancro. L'interpretazione era chiarissima, Plutone si posiziona nel segno opposto, e Saturno transita sull'Ascendente. Lotte interne, tradimenti, scandali, corruuzione, lotta con la magistratura sconvolgono il principale protagonista e tutto quello che è il clan del PDL. Semplice e chiaro. Il problema del transito di Plutone è la sua lentezza essendo il pianeta più esterno del sistema solare ha una frequenza di anno siderale che corrisponde ai nostri 284 anni. Quando è stato scoperto nel 1930, per l'appunto transitava nel segno del Cancro ed oggi si trova, retrogrado, ai primissimi gradi del Capricorno.

Le parole chiave di questo pianeta sono numerose, ed alcune di loro sono molto conosciute, come: trasformazione, trasmutazione, riscatto, rigenerazione, degenerazione, morte e rinascita, unità, cooperazione, dittatura, scomparsa, teppa, banditismo, e costretta. Così come si vede, queste parole chiave, sono in evidente rapporto con l'ottava casa Scorpionica, quella delle eredità e della morte.

Plutone rapisce Proserpina. « Plutone, dio degli inferi, stanco delle tenebre del suo regno, decise un giorno di affiorare alla luce e vedere un po' di questo mondo....Dopo un lungo e faticoso cammino emerse infine su una pianura bellissima, posta a mezza costa del monte Enna. Era Pergusa, dal lago ceruleo, alimentato da ruscelli armoniosi e illeggiadriti da fiori di tante varietà che mischiando i profumi creavano soavi odori e così intensi da inebriare....Ad un tratto, volgendo lo sguardo, scorse in un prato un gruppo di fanciulle che coglievano fiori con movenze leggere, fiori tra i fiori » Proserpina (lat. Proserpina) è la versione romana della dea greca Persefone o Kore. Il nome potrebbe derivare dalla parola latina proserpere ("emergere") a significare la crescita del grano. Infatti, in origine, fu senza dubbio una dea agreste. Viene anche identificata con la dea Libera. [Plutone] si precipitò verso di lei [Proserpina], che, scortolo, così nero e gigantesco, con quegli occhi di fuoco e le mani protese ad artigliarla, fu colta dal terrore e fuggì leggera assieme alle compagne....Il dio dell'Ade, in due falcate le fu addosso e l'abbracciò voracemente e via col dolce peso; la pose sul cocchio, invano ostacolato da una giovinetta, Ciane, compagna di Proserpina, che tentò di fermare i cavalli, ché il dio infuriato la trasformò in fonte. Ancora oggi Ciane, con i suoi papiri, porta le sue limpide acque a Siracusa » (Claudiano)
Cerere, madre di Proserpina e dea dell'Olimpo, fu disperata alla notizia della scomparsa della figlia, e invocò l'aiuto di Giove, re di tutti gli dei, per aiutarla a ritrovare la bella Proserpina.
Dopo nove giorni e nove notti insonni di dolore, decise di rivolgersi a Giove per impetrarlo di farle riavere la figlia; ma Giove nicchiava (come poteva tradire suo fratello Plutone?). Allora Cerere, folle di dolore, decise di provocare una grande siccità in tutta l'isola. E dopo la siccità venne la carestia e gli uomini e le bestie morivano in grande quantità. Non valevano invocazioni e scongiuri alla dea, che era irremovibile.
Giove inviò Mercurio da Plutone per imporgli di restituire Proserpina alla madre. A Plutone non restò che obbedire. Però, prima di farla partire, fece mangiare alla sua amata dei chicchi di melograno »

Nella mitologia, Plutone era il Dio del mondo inferiore, chiamato Hadès o l'inferno dell'ortodossia, dove brucia il Fuoco Eterno. Questo fuoco corrisponde al sesso, la forza di procreazione. Quando lo si analizza, Plutone indica tutte le fasi della sessualità e come le attività sessuali sono le più importanti per tutto ciò che riguarda la vita e la morte, questo pianeta buono, può essere designato come la centrale di energia della famiglia planetaria. Non si dovrebbe definire la sua influenza rigorosamente malefica, ma dire piuttosto che è intransigente, non accordando nessun favore ed esigente affinché tutto il vantaggio o profitto, dato dalla sua influenza, sia guadagnato.

Plutone buono può essere assegnato al mondo sotterraneo, perché la parola significa ricchezza, e ad egli è stata applicata, perché il grano, la ricchezza dei tempi antichi, era il regalo che egli mandava da sotto la terra. Plutus, il Dio della Ricchezza, era rappresentato cieco, indicando così, che, quando l'uomo concentra la sua attenzione sui beni materiali, trascura le tante cose che circondano il suo ambiente, cose che possiedono, certamente, più valore. In verità: " l'amore per il denaro è la radice d’ogni male."

Il termine plutocrate trae la sua origine da Plutone e significa, potere ricchezza o dominio, esercitato dalla ricchezza che proviene da altre sorgenti che non siano il proprio lavoro. Questa ricchezza è sottomessa alla giurisdizione dell'ottava casa, la posizione zodiacale naturale dello Scorpione. Non dimentichiamo che l'Italia come repubblica democratica nasce Gemelli, Ascendente Scorpione. In due parole, il Paese del melodramma, con un lato drammatico, ricco di violenza ed intrighi, ed un lato solare, scherzoso, divertente e menefreghista, che fa terminare spesso nel nostro caro paese certe sistuazioni in "tarallucci e vino". Questa ricchezza di Plutone nel Tema Natale del capo di governo è legato al "clan", è il risultato di eredità, premi, dividendi, assicurazioni ed altre provenienze similari. È stata guadagnata durante un'incarnazione anteriore, ed è nascosta la sua sorgente sotto forma di eredità o premio nella presente vita.

Per il suo lato positivo, Plutone lavora per l'unità, per l'organizzazione. La rigenerazione del corpo e dell'intelletto si produce quando avviene quello che in cartomanzia è evidenziato con la carta della "Torre". In questa carta il fulmine, simbolo di giustizia, colpisce la Torre, la scoperchia, getta gli uomini fuori dalla Torre con l'intento di costringerli a creare un nuovo ordine.

L'altra mesta riflessione è sullo sport dominato da interessi economici, sul cinismo dei suoi operatori, sul "the show must go on" a tutti i costi. Muore un ragazzo di 19 anni sulla pista in una gara motociclistica, e nessuno si ferma, la gara va avanti lo stesso, perchè il vincitore deve comunque arrivare lo stesso, l'audience non può calare, gli sponsor si arrabbierebbero. Raccappriciante cinismo. Meglio quindi tralasciare le notizie di oggi abbandonare le manifestazioni fenomeniche di un mondo dove l'unica costante è il "troppo" e tornare a rifugiarsi alla normale pratica astrologica, che è fatta di dialogo e di concentrazione sul valori personali ed individuali, come antidoto alla collettività che sperpera valori umani ed etici così sbadatamente.

giovedì 2 settembre 2010

La Vergine e l'Uomo su Misura.




Nella pratica astrologica capitano soggetti sia maschili che femminili con forti valori del segno della Vergine, Venere in Vergine, Ascendente in Vergine, oppure Sole in Vergine oppure uno stellium in VI casa, che creano un atteggiamento Mercuriale nei confronti dell'Amore e dei rapporti affettivi. Nel segno opposto, quello dei Pesci, l'amore con l'a maiuscola si realizza spesso con la scelta dell'uomo sbagliato per motivi assolutamente romantici, demodè, o dietro la spinta di clichè drammatici che appartengono al passato. Nella terrestre Vergine invece assistiamo ad una sorta di "shopping", alla ricerca dell'uomo su misura, tagliato e cucito proprio per lei, come un vestito. Una scelta intelligente. Mentre esistono le vacanze intelligenti, si hanno forti dubbi sull'amore intelligente, in quanto l'amore è basato sulla grammatica dei sentimenti, del coraggio e a volte del sacrificio, che non può essere ridotto ad una sorta di probelma scientifico. Oggi, noi viviamo nel “mondo di domani” ed alcuni grossi interrogativi sulla natura umana non hanno ancora avuto una soddisfacente risposta nè dalla scienza, nè dai dogmi etici, o, meglio, come spesso accade nella scienza, le conquiste prodigiose risolvono alcune questioni, ma ne aprono altre più vaste ed affascinanti. Inoltre, a causa delle ripercussioni biologiche, sociali, psicologiche, etiche e religiose di alcune scoperte, le risposte non possono essere cercate soltanto sulla base di argomentazioni strettamente scientifiche, per il diverso valore che ciascuno è disposto ad attribuire ai diversi aspetti della vita e quindi della sua parte più importante, l'amore.
Ma questo ad una Vergine non si può chiedere. Fa lo "shopping", la lista della spesa, compara prezzi, controlla eventuali scadenze, compra al ribasso, risparmia.
E' la sua natura.
Nell'uomo con forti valori Vergine assistiamo invece ad una vera e propria lotta dei sessi. Mai soddisfatti, polemici, intristiscono i rapporti al femminile con continue critiche, redarguiscono, polemizzano fino a soffocare il sentimento.
Quando nel dialogo con il consultante sul suo tema Natale si fa notare questa tendenza verginea spesso si ottiene inizialmente una riflessione positiva, ma l'abitudine è troppo forte. L'uomo o la donna che stiamo cercando è fatto da tutta una serie di dettagli, serio, carino, ben vestito, alto un tot, che non russa di notte, ordinato, che sappia ballare il liscio, economicamente solido, non troppo passionale perchè da fastidio, loquace quanto basta...etc.
I dettagli variano parecchio da soggetto a soggetto, ma in fondo la lista è sempre troppo lunga. Se i Pesci ragiona così, voglio in fondo un partner che mi ami per quello che sono, e quanto io lo amo, nella Vergine c'è sempre per base il calcolo: cosa mi dà e cosa mi può dare questa persona? Alla fine della lunga lista, cala il silenzio. Ma dov'è quest'uomo (o donna) e come facciamo a trovarlo? Ecco perchè, risponde l'astrologo, nella Vergine viene incarnata spesso la figura di quella che ai miei tempi si chiamava zitella o la maestrina frustrata. Oggi questa figura non esiste più, in quanto la donna moderna di Vergine ha ben poco da condividere, non fa nessuna fatica a trovare partners sessuali, ma quando sceglie di sposarsi...fa la somma. Elenca le carattteristiche che potrebbero andarle bene e fa un bilancino, si convince che quello è l'uomo ideale, e spesso rimane delusa. Ma è ovvio, la delicata energia Venusiana inorridisce di fronte a tanta macchinazione cervellotica che nel corso del tempo crea problemi, incomprensioni, e delusioni, perchè in fondo l'amore ha bisogno di motivazioni più profonde e spirituali, non bastano quelle concrete e mentali. Si perchè come dice Blaise Pascal, filosofo e matematico francese del 1700, l'amore ha ragioni che la mente non conosce.

mercoledì 1 settembre 2010

Urano in Pesci


Se Nettuno è il pianeta della fantasia e delle illusioni, Urano, che attualmente viaggia retrogrado negli ultimi gradi del segno dei Pesci, è il pianeta più rivoluzionario, l'ottava superiore di Mercurio, quindi la mentalità del mondo moderno, elettrico, instabile, una sorta di "Fast and Furios" collettivo che dura da troppo tempo ormai. E' questo l'ultimo passaggio di un transito che dura dal 2003 e terminerà a Marzo 2011 e che dovrebbe aver portato per il genere umano un risveglio della coscienza planetaria. Purtroppo questo aspetto specialmente negli ultimi due anni si è trovato a lottare con Saturno in Vergine, cioà con le nostre abitudini, così difficili da sradicare. Urano non è visibile nel cielo, ma solo attraverso telescopi. E' il pianeta del "diverso" sia per la sua conformazione, sia per i movimenti, il suo asse di rotazione infatti giace sul piano orbitale, a differenza di tutti gli altri corpi celesti, una anomalia, uan stranezza, che si rispecchia molto bene nei comportamenti del mondo di oggi pieno di eventi incredibili, al di sopra delle righe, di atteggiamenti discutibili, tanto per rimanere alla cronaca degli ultimi giorni, come il fastoso ricevimento di un leader musulmano da parte del governo in Italia, paese cattolico e tradizionalista. Un evento come questo non fa altro che sottolineare le incolmabili differenze che il modo di pensare, e le tradizioni di un popolo creano nel mondo di oggi. Tornato al suo paese il rais con le sue tende e i suoi cavalli, le problematiche rimangono ed Urano in Pesci indica due strade, quella dello "staus quo" che va verso il basso, e quella dell'evoluzione, del miglioramento che è necessariamente in salita. E la salita è lenta e faticosa.

URANO IN MITOLOGIA
Era il Caos detronizzato da Saturno, il dodicesimo ed ultimo Titano, e segna l'epoca del passaggio tra il nomadismo alla agricoltura, dal peregrinare allo stanziamento.
Nella mitologia greca, Urano (in greco "Ouranós", «cielo stellato, firmamento») è una divinità primordiale, personificazione del cielo. Urano è la personificazione del Cielo in quanto elemento fecondo. Nell'opera di Esiodo, Teogonia, egli è figlio e coniuge di Gea (la Madre Terra). Altri poemi e racconti ne fanno il figlio di Etere (il Cielo superiore), senza che, in questa tradizione risalente alla Titanomachia, ci sia rivelato il nome della madre. Molto probabilmente quest'ultima era Emera (la personificazione del Giorno). Secondo la teogonia orfica, Urano e Gea sono due figli della Notte. Secondo la tradizione esiodea Urano si unì con Gea e la fecondò gettando su di essa fertili gocce di pioggia, dando così vita alle prime divinità mostruose: i Titani, i Ciclopi e gli arroganti Ecatonchiri. Nel timore di venire spodestato dai suoi forti figli, egli li gettava, man mano che nascevano, nel Tartaro, ossia nelle viscere di Gea (detta anche Gaia), la quale, ripugnata dall'atto del marito, persuase il figlio Crono, l'ultimo dei dodici Titani che generò da Urano, ad uccidere il padre con la falce adamantina da lei forgiata. Così Urano, colto di sorpresa dal figlio proprio mentre stava per unirsi nuovamente in amore con Gea, fu evirato. I suoi genitali vennero gettati nei mari nei pressi di Cipro e dalla spuma marina formatasi nacque Afrodite, mentre le sue gocce di sangue che caddero sul suolo fecondarono un'ultima volta la terra, dando vita alle Erinni, ad i Giganti ed alle Ninfe Melie.
Urano è la personificazione del Cielo in quanto origine di tutte le cose. Le genealogie della mitologia sono complicatissime, intricate e intrecciate, perché non si rifanno a leggende precise, ma piuttosto alle interpretazioni e personificazioni della cosmogonia, che fu la disciplina principe dei Greci.

Tralasciando la cosmogonia greca Urano in Pesci in astrologia, porta realizzazioni improvvise e lampi di genialità, innovazioni, rivoluzioni tecniche, e l'evoluzione della società. Gli ultimo mesi che trascorre nel segno dei Pesci ci invitano a rastrellare raccogliere e fare nostri i successi possibili sul piano individuale della conoscenza, seguendo l'insegnamento attribuito a Socrate: "Nosce te ipsum", conosci te stesso. "Imperare sibi maximum imperium est". Dominare se stessi è il massimo dominio.

Parole chiave e frasi per il segno dei Pesci

Sognatore, romantico, idealista, metafisica, chiaroveggente, psichico, forte intuizione, sa senza sapere, la speranza, l'oceano, l'acqua salata, il nuoto, troppo emotività, emozioni forti, vulnerabile, innocente, la fede religiosa, fiducia, altruismo, onestà, fantasia, creatività, persona idealista, seguace , non un leader, scrittore, artista, cantautore, piante, natura, vita, verde, blu, religione, filosofia, le radici dello spirito, nebuloso, empatico, illusorio, irrealizzabile, ingenuo, ipersensibile, assorbenti, super sensibile, incompreso, martire, farmaci procrastinazione, passiva, indeciso, evasione,, la dipendenza, l'alcolismo, lunatico, alatalena emotiva, malumore, la mentalità della vittima, sofferenza, poetico, suggestivo, portato per l'utopia, visionario indiscriminata, indolente, ingannevole, bugiardo, ladro, camaleonte, alla deriva, vago, inconscio, sconfinato, sottile, raffinato, euforico, bipolare, visione ultraterrena, universale, trascendentale, espiazione, non c'è fiducia in se stessi, auto-distruttivo, solitario, senza i piedi per terra, il "pensiero debole", guarigione improvvisa, guaritore, gentile, simpatico , compassionevole, umile, l'umiltà, rinuncia, mistica, universale, infinito, immateriale, mutevole, disorganizzato, perdita di orientamento, vacillante, sfuggente, pensieroso, modesto, autocommiserazione (povero me .....), la via del cuore, lacrime / pianto, facilmente ferito e toccato, indietreggia davanti alle difficoltà, attivista per i diritti degli animali, attivista dei diritti umani, marce per la pace, l'amore romantico, l'amore irrealizzabile, la danza, la pesca, immersioni, yoga, vasca da bagno, spa, ritmo, musica, musicista, ametista, lavanda, la spiritualità, fragile , agonia, estasi e ritorno, il processo di individuazione, in grado di rispondere all'eterno quesito, chi sono io?

Parole chiave e frasi per il pianeta Urano

Gli stranieri ( tipologie e culture diverse), gli stranieri (provenienti da un altro paese), il mercato globale, l'amore fraterno, il caos, i computer, i reietti e gli abbandonati, l'eccentricità, l'elettricità, la libertà, il genio o la pazzia, una persona senza fissa dimora, l'indipendenza, insonnia, insubordinazione, invenzioni, la parte sinistra del cervello pensante, la liberazione , disturbi nervosi (sistema nervoso parasimpatico), le persone nevrotiche, la Rete (il Web), novità, i futuristici, pensatori originali, radicali, ribellione, lo stress, improvvisi cambiamenti, la tecnologia (scienza), la tensione, terrorismo, eventi naturali quali terremoti ed inondzazioni, voglia di libera auto-espressione, il traffico ed i veicoli in generale, gli incidenti improvvisi.