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martedì 26 marzo 2013

ARIETE NEL QUADRANTE DELL'INDIVIDUALISMO

I primi tre segni dello Zodiaco, Ariete Toro e Gemelli, rappresentano quel quadrante, i primi 90°, del cerchio astrologico che irradia i valori dell'individualismo, dell'egoismo, del pensare a se stessi, in modo sostanzialmente diverso da tutti gli altri segni. L'Ariete, domicilio di Marte ed esaltazione del Sole, lotta per la libertà che egli stesso si concede di "fare quello che voglio" , il Toro, venusiano,  lotta per "investire in ciò che mi conviene" ed i Gemelli, mercuriale, lotta per "pensare quello che voglio". Spesso in un Quadro Natale quando notiamo una prevalenza di questi tre segni, abbiamo davanti un soggetto combatte una battaglia molto personale su tutti i fronti, lavorativo, nell'ambito dei rapporti intimi, a livello spirituale, che in genere si manifesta una forte agitazione, una innata irrequietezza. Presi insieme i tre segni di cui sopra rappresentano i tre momenti di una legge e sequenza fondamentale che lega il cosmo ed il suo movimento, che sono rispettivamente impatto, inerzia, dispersione. L'impatto dell'Ariete è equivalente alla forza del profondo seme invernale che usando il calore solare buca la terra a primavera.
L'Ariete è il primo segno dello zodiaco, e questo è più o meno come i nati sotto questo segno si vedono: al primo posto, anche quando non lo sono affatto. Questo valore Arietino è presente al di là del segno anche quando il Sole di nascita è strettamente congiunto l'Ascendente. Ariete è il leader che preferisce avviare, piuttosto che completare una iniziativa.  I nati sotto questo segno sono spesso chiamati i pionieri dello zodiaco, ed è il loro viaggio senza paura verso l'ignoto che affronta e crede di vincere ogni giorno. Dietro quell'aspetto marziale e rigido, l'Ariete è un fascio di energia e dinamismo, una sorta di pifferaio magico, che coinvolge con il suo fascino e carisma. L'alba di un nuovo giorno, con tutte le sue possibilità, è pura beatitudine di un Ariete. Spesso si considera l'Ariete un segno generoso, altruista, ma nella pratica astrologica ho spesso notato che nasconde quel terribile difetto che consiste nel dare inizialmente con generosità, ma anche di riprendersi (o tentare di riprendersi) tutto quello che ha dato, se le cose vanno storte. Il perché di questo aspetto è semplicemente legato alle crisi di rabbia (Marte) che spesso dominano la vita di un Ariete. Marte è un pianeta orribile che coincide con tutti i terribili conflitti che attanagliano il genere umano sin dall'inizio della su Storia.
Ariete è governato da Marte. Dando una sbirciatina alla mitologia romana, troviamo che Marte era il Dio della Guerra.
L'elemento associato con l'Ariete è il Fuoco. Pensate azione, entusiasmo e un ardente desiderio di giocarsi tutte le partite della vita. Il Sole transita nell'Ariete approssimativamente  fra il 20 Marzo e il 20 Aprile.
L'Ariete generalmente gode di buona salute, ma anche se è dotato di grande energia, è incline a soffrire per i propri entusiasmi ed eccessi, scarsamente diplomatico ma senz'altro spontaneo e sincero fino al punto di concludere anche in perdita i propri rapporti, spesso senza tenere in alcun conto le conseguenze delle sue azioni e delle proprie parole, ed altrettanto sovente in grado di ricadere negli stessi errori già commessi, ma sempre pronto a riprendersi e a rialzarsi. Il segno ha i suoi amici in Leone e Sagittario che generosamente gli perdonano tutti quei momenti in cui dimostra troppa impulsività e scarsa intelligenza, ma dà parecchio fastidio a Cancro Capricorno Vergine e Bilancia, che lo trovano spesso incoerente, poco consistente se non addirittura orgoglioso, arrogante,  superbo, presuntuoso, altezzoso, troppo vanaglorioso e vanitoso.

domenica 17 marzo 2013

Francesco è un vero Sagittario?


Il nuovo Papa è nato il 17 Dicembre 1936, terza decade del Sagittario, quella dominata da Saturno. A giudicare dal suo recente comportamento che i mass media di tutto il mondo hanno voluto sottolineare, i segnali sono molto chiari, sembrerebbe un tipico sagittario, come appare dalla seguente scheda:



1) Viene da lontano (Argentina) paese da noi molto lontano, e nelle sue stesse parole dice: “Vengo quasi dalla fine del mondo”. E' un Gesuita, ma sceglie la simbologia francescana, del poverello d'Assisi. Spogliarsi di tutto e donare ai poveri, bell'idealismo, ma difficile da realizzare. Il Sagittario è un po' il segno dell'avventura, del sogno impossibile, di un mondo fantastico da realizzare su questa terra che sembra avere idee del tutto opposte, egoismo, avidità, spietatezza, a cui contrapporre, in un segno doppio e mobile, a generosità, sacrificio, rinuncia. Ha il dono della sintesi elabora “ipso facto” un programma basato su pochi semplici punti: il discorso inaugurale quello di Francesco è stato un discorso ricco di spunti significativi per intuire i punti salienti di quello che sarà il suo pontificato. Un aspetto importante sottolineato dal neo Papa è stato quella della missionarietà, di una Chiesa che si deve aprire alle periferie del mondo. Espressioni forti, come quelle pronunciate, ieri pomeriggio, nella sua prima omelia da Papa, si sono alternate anche stamane: “L’unità delle differenze è l’armonia”. Un’affermazione che è risuonata quasi come un programma di governo all’insegna della collegialità. “Non dobbiamo cedere mai al pessimismo, all’amarezza che il diavolo ci offre ogni giorno”. E poi una breve ma intensa catechesi sulla vecchiaia che il Papa ha definito “sede della sapienza della famiglia“, paragonando la saggezza al vino buono che migliora con il tempo.”Doniamo ai giovani questa sapienza della vita”, è stato l’invito del Papa, che citando un poeta tedesco ha aggiunto che questo “è il tempo della tranquillità e della preghiera”.



2) Sagittario come eterno ritorno: a fine giugno 2007 venne a Roma, fu eletto Benedetto XVI a seguito di una sua rinuncia, ma è tornato, e questa volta...



3) Lo stile è informale, “off the hip”, altra importante caratteristica sagittariana, utilizza un modo di esprimersi diretto al cuore, dal sapore popolare. Paga i conti in albergo, viaggia in autobus, lava i piedi ai poveri, è umile, sorride a tutti, un po' impacciato, occasionalmente inciampa, ma tutti sentono che “è buono”. L'ultimo Papa che apparteneva al segno del Sagittario è al secolo Angelo Roncalli, 25 Novembre 1881, Giovanni XXIII, per l'appunto il Papa buono. Giove quando è in buon aspetto, è il pianeta della bontà.



4) Idealismo: «Voglio una Chiesa povera per i poveri, ecco perché ho scelto di chiamarmi Francesco»

Il Papa: «L'idea mi è venuta per le parole del mio vicino di banco in Conclave, l'arcivescovo emerito di San Paolo»



5) Prima di diventare prete, intorno ai 20 anni, era pure fidanzato. Questi improvvisi cambi di direzione appartengono al Sagittario, segno doppio e mobile.



Ma a parte Sole in Sagittario, il Quadro di Nascita rivela Mercurio in Capricorno congiunto Giove, Venere e Luna congiunti in Acquario, Marte in Bilancia quadrato Mercurio che di fatto è opposto a Plutone in Cancro.

Negli occhi dei credenti, cardinali elettori e non, e dei molti curiosi, alcuni dei quali amici del cardinale Bergoglio divenuto Papa Francesco, il sorriso di chi vede la barca di Pietro affidata a un buon timoniere.

mercoledì 13 marzo 2013

MARTE IN DIGNITA'


Il 13 Marzo 2013 Marte esce definitivamente dal gruppo di 6 pianeti nel segno dei Pesci ed entra in Ariete.



Parole chiave: l'energia è ora diretta in azione vigorosa, senza intermediari, senza diplomazia.



Simbolo: Un cavaliere che cavalca in battaglia.



Questo tipo di energia rappresenta il bisogno di eccitazione, la grinta, la brama di vittoria. Invece di aspettare che le cose accadano, ed il momento giusto (Bilancia), Marte in Ariete segna il ciclo della ricerca affannosa di nuovi campi da conquistare con una ambizione che assume forme gigantesche. Marte è la spinta che ci fa credere di di essere unici padroni del nostro destino e sotto il suo influsso ci si comporta come se tutto fosse a noi dovuto. Se i suoi impulsi non sono controllati si corre il rischio di diventare schiavi dei propri desideri. Solo quando ci si rende conto che controllare il destino significa innanzitutto controllare se stessi, vincere se stessi, si fa fatica a conquistare la vera libertà.

Questa simbologia di Marte, Ariete punto Vernale, Alpha, la primavera, richiamano il concetto della rinascita Pasquale, in arrivo tra pochi giorni. Dopo quaranta (alcuni dicono 44) giorni di Quaresima e l'esilio volontario nel deserto (Pesci) si è pronti a ricominciare a combattere. Concetto altamente virile e combattivo, robusto e vitale. Che ha bisogno di essere guidato trovando il suo equilibrio nel segno opposto della Bilancia, il segno che marca il riappropriarsi prima di tutto di se stessi, di migliorare il nostro modo di pensare e di percepire il mondo, di relazionarci con la parte più intima e reale di noi stessi, con concentrazione, chiarezza, che spesso non è la ricerca di nuove sensazioni, ma piuttosto il riscoprire, re-imparare e ricreare il nostro equilibrio ed il nostro benessere interiore.

Marte-Ariete pone l'accento sulla sessualità robusta ed appagante, odia la routine e ci spinge continuamente a lottare per i nostri ideali.



Quando afflitto in un quadro di nascita, questa vulcano di energia combusta può essere incline agli incidenti. Vi è la necessità di prendere tutte le precauzioni, evitando impazienza, rabbia, ed irritazione, che anche un modo di consumare energia senza uno scopo preciso. In questo caso Marte senza la conoscenza di noi stessi e l'intelletto si esaurisce in sforzi inutili.



"Siamo mortali che sognano l'immortalità?

Perché non immortali che sognano un'impossibile limitatezza?"

(Chuang-Tzu)