Post più popolari

giovedì 29 aprile 2010

Il viaggio


Attraversa questa vita
da uomo silenzioso
nascosto
e povero
e poi
quando dicono
che Dio esiste
taci e segui le immagini
del viaggio

le orche assassine mangiano
i poveri pinguini
e poi dicono che Dio esiste
nascono bambini
senza braccia e senza gambe
e poi dicono che Dio è buono
anche se
Priapo Fauno e Luperco
creano
ogni giorno un bene
che si tramuta in male
c'è la pioggia e c'è il sereno
la calma e la tempesta
il desiderio e l'ascesi

ogni giorno
un giusto perde la sua causa
un malvagio ottiene ciò che vuole
un buono si dispera
un altro si dissocia
da tutto questo ben di DIo
per ritrovarlo poi
nei segni del cielo
nei fiori
in una parola buona
in un mistero irresolvibile
nelle forze della natura
nel manicomio a cielo aperto
che abbiamo creato
dove spesso i rimedi
sono peggiori dei mali

e poi dicono che Dio esiste
ma non sarà
che questo Dio
Talmudico
di preghiera o di studio,
stampato sui Sefer Torah
sui Tefillin
sulle pergamente delle Mezuzot

sia il proibito HaShem
"il Nome" tra le varie
possibilità più comuni
l'Eterno
quindi eterno
in quanto uomo
che eterno non è?

Invocano il Dio Hu
Lui stesso

Eccomi
Adonai Eterno
vieni
detto
Signore

e poi dicono che c'è
Tzevaoth o Sabaoth
Signore delle schiere
Signore degli eserciti
delle frotte
angeliche o di quelle
degli animali dei pesci
dei volatili uccelli insetti
ed ogni essere vivente animale
di ogni pietra
pulviscolo
vuoto o pieno
sperduto o ritrovato

Dio dell'universo intero
al centro di una circonferenza
senza fissa dimora
Ma non sarà
quello che chiamano Dio
dio god allah matreya buddha
wotan tanka
allah mid allatu
odin lakota manitous
absconditus beffardo
inafferrabile e sfuggente
dai mille nomi
un servo dell'individuo
che professa la fede
per i suoi scopi
umani, oh troppo umani?

martedì 27 aprile 2010

La grande congiunzione Giove-Urano nel segno dei Pesci del 2010




Mentre per molti studiosi la stella dei Re Magi era una "grande" congiunzione Giove-Saturno nei Pesci, quella di quest'anno riguarda Giove ed Urano, due energie molto diverse in un certo modo poco compatibili. Giove sta bene in Sagittario e Pesci mentre Urano, il pianeta del cambiamento, è un'ottava superiore di Mercurio e la sua frequenza è si molto veloce, ma meno piacevole di quella di Giove. In altre parole cambi, si, ma spesso ribaltamenti, e cambi a cui siamo poco preparati per tutto il corso dell'anno. Tornando a Giove-Saturno molti studiosi antichi come Johannes Kepler o recenti, hanno ipotizzato che la Stella di Betlemme fosse una triplice congiunzione tra Giove e Saturno sulla costellazione dei Pesci avvenuta il 27 maggio, il 6 ottobre e il primo dicembre dell'anno 7 a.C..
In astrologia si definisce congiunzione l'aspetto che si forma quando due o più pianeti si trovano ad una distanza angolare tra 0 e 8 gradi. All'interno di un tema natale non è segnato graficamente poiché si nota a occhio nudo; l'interpretazione astrologica è variabile, poiché a seconda dei pianeti coinvolti avrà connotazioni positive oppure negative. Ad esempio, un congiunzione tra Venere e Sole (entrambi pianeti positivi) è indice di amore per la vita, serenità, ottimismo, fascino, buona salute. Una congiunzione tra Venere (pianeta positivo) e Urano (pianeta negativo) denota instabilità affettiva, amori anticonvenzionali, irrequietezza e comportamento imprevedibile. Più pianeti vicini tra loro in un oroscopo formano più congiunzioni, questo raggruppamento è definito stellium. L'aspetto indica grandi strumenti intellettivi gravati da profondi conflitti interiori e inibizioni che agiscono in modo estremamente limitativo sulle potenzialità del soggetto. Il soggetto subisce fortemente l'influsso di tali conflitti nel raggiungimento dei propri traguardi, tende a voler fare troppe cose contemporaneamente, assumendo più incarichi di quanti egli ne possa realmente portare a termine. Apparentemente il problema maggiore è la motivazione del proprio bisogno di successo e questo potrebbe interferire con gli obiettivi prefissati. Pretenziosità, scarsa capacità nel "saper perdere", volontà di successo a tutti i costi, frustrazioni.
Nel 1966 ci fu un'altra congiunzione Giove Urano, sulla cuspide Vergine -Bilancia, nel mese di luglio del 1969, che portò una grande innovazione scientifica come lo sbarco dell'uomo sulla Luna. Quando ho controllato indietro nella storia per l'ultima congiunzione in Ariete, questa è stato quando Lindbergh attraversò l'Atlantico nel 1927, chiunque avesse una radio ascoltò la notizia del suo arrivo sicuro sulla costa irlandese. E, 42 anni dopo, il mondo sarebbe stato incollato ai televisori a guardare lo sbarco sulla Luna in diretta. Questi due eventi non sono stati solo una esperienza americana, ma una esperienza del mondo intero, un risultato collettivo del genere umano, in cui molti di noi si sono identificati..

Giove e Urano sono allineati ogni 14 anni circa , ma solo ogni 42 anni fa questo allineamento si verifica in Ariete o Bilancia. In ogni segno, possiamo trovare elementi di crescita personale e spirituale:

1969 - Questo è l'anno in cui ci sono stati: l'allunaggio, proteste studentesche, Aids, lo sviluppo delle drogghe ricreative, i Beatniks...

1983 - L'informatica, lo sviluppo del socialismo, crescita delle correnti di studio nel settore esoterico, Astrologia e Psicologia.

1997 - Crisi delle leadership, avvento del Berlusconismo, L'uso dell'internet negli Stati Uniti si diffonde in strati più ampi della popolazione. ... Esce l'edizione online del New York Times. In Italia si fanno i primi televisori al plasma, il mondo va online... ...

Ma non è solo questione di eventi storici, ma di come vivremo la Grande Congiunzione Giove-Urano a titolo personale e a livello spirituale. Il segno dei Pesci infatti richiede un contatto profondo con gli strati dell'inconscio più nascosti. Giove li amplifica ed Urano tende a mobilizzarli..con tutte le conseguenze che ne derivano. Sarà utile un ritorno algi studi di Roberto Assagioli e la Psicosintesi, essenzialmente come un atteggiamento generale e uno sforzo verso l'integrazione e la sintesi in tutti i campi, in particolar modo quella spirituale che promuove la ricerca intorno alla natura profonda dell'uomo, la salute psichica non è intesa come fine della sofferenza, ma come capacità di sviluppare con la realtà un rapporto critico e libero da ogni forma di illusione. É un processo che conduce ad una trasformazione della visione del mondo e dell’intera personalità: un vero e proprio «risveglio».

http://www.psicosintesi.org/La%20Psicosintesi/Psicosintesi.htm

In ogni caso la congiunzione darà effetti diversi a seconda di quale casa è coinvolta nel Quadro di Nascita personale. Nei casi in cui questa congiunzione rientra nell'oroscopo natale in prima campo o casa, indica una energia che ci costringe ad affrontare rischi con la nostra vita, a sperimentare l'avventura, a esplorare il nostro potenziale creativo e di superare le paure nella nostra vita.

Nella 12 ° casa, tuttavia, diventa il rischio di esplorare la vera natura interiore, per scoprire chi siamo veramente, per affrontare le paure, compresa quella di vivere, l'intimità e la gente, tutti quelli aspetti che ci fanno sentire un po ' scollegati. I cambiamenti si verificheranno all'interno prima che si possano manifestare esternamente e anzi non saranno manifesti esternamente a meno che non ne prendiamo pienamente coscienza.

Nella 2 °, 6 ° e Casa 10, l'individuo è disposto a prendere un rischio con la carriera, di seguire il cuore e cercando di semplificare la propria vita in termini di meno avidità materiale.

Nella 3 ° e 9 ° Case, l'individuo deve assumersi il rischio di cambiare modelli di pensiero, per esplorare nuovi mondi mentali e di trasformare stili di vita non più sostenibili.

Nella quarta casa, siamo esortati a liberarci dai vecchi schemi ancestrali nella nostra vita, per sradicare vecchie abitudini inutili dal nostro ambiente domestico.

La casa ottava è una casa di Trasformazione Totale. In questa casa la congiunzione porterà novità che spesso accadono contro la nostra volontà e per questo ci potremmo sentire molto stressati e fuori controllo.

Nella quinta casa la congiunzione rappresenta un ciclo di trasformazione creativo della personalità, un tempo magico per entrare in contatto con il bambino interiore, che è dentro di noi, e tentare di fare qualcosa di creativo, giocare o rischiare con la creatività. E 'un tempo di esplorare ciò che dà gioia interiore, per trovare qualcosa che dà piacere immediato, senza riguardo per l'approvazione o la disapprovazione degli altri. Si tratta di un ciclo per ri-definire il concetto di amore, e di che cosa ci fa sentire amati e apprezzati. Per questa ragione, questo transito può essere destabilizzante per alcuni dei nostri rapporti personali.

Nell'11a° casa, Giove e Urano si trovano nella posizione migliore, segnando un nuovo ciclo per il lavoro in gruppo e le amicizie, migliorando i contatti umani, la tolleranza e comprensione nei confronti degli altri. Ed al di là di questo, la predisposizione da aiutare gli altri in modo sostanzioso e concreto.

venerdì 23 aprile 2010

E noi ci buttiamo


Un vulcano dal nome impronunciabile,
Eyjafjallajokull,
getta lapilli grandi come un'auto,
fuma come un vecchio signore tranquillo,
ma si copre di panico aereo mezza Europa.
Dentro il fuoco noi ci buttiamo il fascista
ed il rancoroso che litigano sui disastri,
che hanno creato loro,
parlando alla società che abbiamo creato noi,
l'avventuriera sudamericana ed il delinquente italiano,
che litigano su soldi guadagnati indecorosamente,
ci buttiamo la protezione che mette in sicurezza civile
i centri di benessere privati,
ci buttiamo le prime pagine dei giornali
che non sanno informare,
ci buttiamo le ideee strambe di chi pensa
che diverso significhi pericoloso,
ci buttiamo i malati di mente che avvelenano i nostri giorni,
ci buttiamo i quadretti del passato che ogni tanto ritornano,
Giordano Bruno che maledice la Chiesa,
e le maledizioni arrivano,
ci buttiamo la corporazione degli associati e dei dissociati,
che litigano, per il gusto di litigare.
E' la natura che a primavera ci risveglia da questo torpore.
Invece di rifuggere la realtà empirica
come l'opera maligna di un dio minore,
l'uomo impara ad interagire con il fuoco,
scoprendolo manipolabile
attraverso l'uso del proprio apparato conoscitivo.
E noi ci buttiamo.

Ci eravamo sbagliati, credendo di arrivare da qualche parte se non tornare indietro...
ci eravamo sbagliati, ma il fuoco ci fa ripartire all'inizio.
Tutto macina l'immenso fuoco con grande celerità e solerzia,
nessuno viene trascurato, o risparmiato,
la sua missione è consumare una quantità indefinita di quelle scorie
che periodicamente invadono il pianeta.
E poi lasciarle che si celebrino da sole sulla Terra, sull'astro luminoso.
Entrambi sanno quando è il momento sputare le scorie velenose,
per lasciar posto ad una nuova fase più pulita.
Ogni 18 anni, o diciottomila,
si compie la maturità del forno crematorio,
da cui tutto proviene e tutto ritorna.
E' la legge della vita..dal fuoco all'aria,
dalla terra al mare...
e prima o poi solo i fantasmi ritornano.

lunedì 19 aprile 2010

La stagione del Toro



Stiamo entrando nella fase zodiacale del Toro compresa tra il 20 Aprile ed il 20 Maggio, con Sole Venere e Mercurio nel segno. Il Toro, primo segno della triade di Terra, indica l'atteccamento a Gaia, nutrice di tutto ciò che è tangibile concreto e manifesto, la nostra Terra, le nostre radici. Dominato dal pianeta Venere che è il pianeta di chi ama la vita ed il suo lato piacevole.., la musica, l'arte, la pittura, la scultura, la letteretaura, la bellezza. . Nella classificazione maschile e femminile è il segno Yin per eccellenza, è Segno Passivo: esso conferisce ai nati sotto questo segno, nel lavoro, l'attitudine alla formazione di quanto è stato creato con molto impegno. Nella classificazione Ternaria è Segno Fisso: esso conferisce ai nati sotto questo segno pazienza, costanza, volontà. Nella classificazione Quaternaria è Trigono di Terra: esso conferisce ai nati sotto questo segno serenità ed armonia. Il segno zodiacale del Toro ha come espressione simbolica Afrodite, o la Dea egiziana Iside, somma divinità egizia che porta sul capo la Luna crescente. In Astrologia infatti la Luna in Toro viene letta come il masssimo della qualità femminile, che sono pazienza, laboriosità, le forze creative della natura, la costanza, la tenacia e la riflessione. E' anche il segno dell'amore per gli animali.


La costellazione del Toro è composta di sette stelle principali, le "Sette Sorelle". I sette nomi delle sorelle tramandatici dalla mitologia classica sono i seguenti: Tigete, Merope, Alcione, Celeno, Elettra, Asterope e Maia.

Nella mitologia hawaiana il dio del cielo è Lono, che è anche il dio dell’agricoltura, della fertilità e della pace, ed in questa veste era legato alle Pleiadi. Il periodo dell’anno a lui dedicato era il mahahiki, che durava circa quattro mesi ed era annunciato dal sorgere annuale delle Pleiadi al tramonto. In questo periodo Lono ritornava e portava con sé le piogge fertilizzanti dell’inverno, mentre tutte le normali attività umane erano sospese per potersi dedicare a sport, giochi, canti e danze hula. Alcune di queste ultime, simbolizzando una copulazione cosmica, avevano lo scopo di eccitare il dio affinché fertilizzasse la terra.

Per i Boscimani le Pleiadi sono le “Stelle dell’aratura” (facendo pensare a un uso calendariale che segnava il tempo della semina).

Gli Inuit conoscono le Pleiadi come Sakiattiak, “l’osso del petto”, mentre i Lapponi in quel gruppo di stelle vedono una vecchia con un branco di cani (Miese-cora).

Nelle pagine di Atene, Esiodo, Pindaro e Simonide, le Pleiadi erano identificate con uno stormo di colombe. Igino nella sua “Poetica Astronomica” narra che Pleione, mentre si recava con le sue figlie in Beozia, fu assalita dal gigante Orione. Le giovani figlie riuscirono a scappare perché Zeus, commosso dalle loro preghiere, le trasformò in colombe. Orione continuò lo stesso ad inseguirle per sette anni, finché cacciatore e uccelli furono trasferiti fra le stelle, dove la caccia continua nelle notti invernali quando le stelle delle Pleiadi percorrono il loro volo siderale verso ovest, inseguite dalla costellazione di Orione.

Le leggende aborigene sono sorprendentemente simili. La maggior parte identifica le Pleiadi con un gruppo di giovani donne che fuggivano dagli indesiderati approcci di un cacciatore, il quale, in alcune versioni, fu castrato come punizione e avvertimento.

Tra i popoli che vivono nel Pitjantjatjara, nel Western Desert, il sorgere delle Pleiadi all’alba in autunno significa che l’annuale stagione degli amori tra i dingo è cominciata. Cerimonie di fertilità sono rappresentate qualche settimana più tardi, per le quali alcuni giovani cuccioli sono selezionati per la festa. In accordo con la leggenda, le Kungkarungkara, le donne ancestrali, allevarono una muta di dingo per proteggersi da un uomo chiamato Njiru (Orione). Egli, malgrado i dingo, riuscì a rapire una delle ragazze (la Pleiade oscura) che morì, pur continuando a seguire le altre. Alla fine le sette donne assunsero la loro forma totemica di uccelli e volarono in cielo, ma, sfidando i loro dingo, Njiru le seguì anche attraverso il cielo.

Trenta secoli fa, i naviganti attendevano, prima di avventurarsi sui mari, la levata primaverile delle Pleiadi, e allo stesso modo, le navi venivano ritirate a secco per l’inverno dopo il loro tramonto autunnale. Ovidio nelle Metamorfosi dice:

“Io appresi a condurre le navi col remo;
osservai l’astro piovoso della capra,
e così pure Tigete, le Iadi e l’Orsa”

Nello zodiaco cristiano di Julius Schiller, che aveva sostituito i dodici apostoli ai segni pagani, il Toro era rappresentato da Sant’Andrea.

Se una nuvola gravida di pioggia e dalla forma strana o le ombre che si allungano sulle pendici di un monte possono far nascere in noi il ricordo di un oggetto, di una persona cara o di un animale domestico, proviamo ad immaginare a cosa potevano pensare i nostri antenati, dediti soprattutto alla pastorizia e all’agricoltura, quando osservavano le stelle del firmamento. È così che sono nate le costellazioni, utilizzate come immensi libri su cui ritrovare storia e mitologia del proprio popolo oltre ad un aiuto per vivere. Non servono arnesi costosi per sopravvivere, ma solo la conoscenza della Natura che si trova avvicinandosi con umiltà a ciò che ci pervade, circonda e ci include.



Le rispondenze:
Le rispondenze del segno del Toro sono nelle orecchie, nel collo, nella gola; questo segno governa pure il sistema linfatico del corpo umano e viene perciò definito il segno dei principi silenziosi. E' consigliabile quindi guardarsi dai comuni raffreddori, perché essi hanno tendenza a ripercuotersi sulla gola, è anche consigliabile non forzare la voce. Conviene inoltre controllare la dieta, evitare i cibi troppo nutrienti e moderare una certa tendenza a mangiare eccessivamente.

Influenze caratteriali: Il pianeta Venere e la dea della bellezza e dall'amore. La magnifica influenza del pianeta Venere determina nei nati sotto questo segno, i quali avrebbero temperamento passionale e impulsivo, una natura arrendevole, affettuosa, allegra, estroversa. Le persona nate sotto il segno del Toro hanno tendenza all'immaginazione e a quanto nella vita costituisca un piacere raffinato, come cibi, ambienti, amicizie, interessi vari. Sono persone ricche di intuizioni, hanno ottima intelligenza, forte, positiva piacevole interessante. La grande sensibilità tende a creare ragioni di sofferenza che conviene controllare. La freddezza, l'indifferenza della persona amata possono oscurare la loro vita. Essendo molto emotivi, se traditi, impiegherebbero molto tempo a dimenticare. Hanno profonda sensibilità artistica conferita da Venere e un forte talento che cercano di realizzare. In amore l'uomo si butta facilmente all'avventura, senza riflettere e troppo tardi si accorge dell'errore commesso, per questa ragione sono facili i disastri coniugali e le separazioni per queste persone. Il suo è un amore possessivo e geloso. La donna sente di più il fascino intellettuale che l'attrazione fisica. Tuttavia desidera essere sempre attraente. È ambiziosa e non si accontenta facilmente di quanto possiede.

Rispondenze cosmiche:
1° decade - Venere, simbolo dell'amore e della fecondità e Marte, simbolo dell'audacia. 2° decade - Venere e Mercurio, simbolo della scienza e ricerca della verità. 3° decade - Venere e Saturno, simbolo del tempo e della pazienza.

Un fulgente esempio di sensibilità taurina è William Shakespeare nato il 24 Aprile e battezzato il 26 aprile 1564 a Stratford-upon-Avon. Sole in Toro e Luna in Bilancia ne determinano il carattere Venusiano. . E' stato il massimo drammaturgo e poeta inglese considerato uno dei più importanti drammaturghi di sempre.
http://www.astrotheme.com/celestar/portrait.php?clef=mJewyUnHu8br&info=1

Interessante nel seguente sonetto di Shakespeare il riferimento alla Rosa Mistica, che rappresenta l'eterno femminile la sensibilità e l'opulenza della Natura.


Sonetto CIX


Non dire mai che il mio cuore ti è stato infedele
Sebbene la lontananza sembrasse attenuare la mia fiamma:
Potrei forse allontanarmi da me stesso? No, come non potrei
Abbandonare la mia anima che è chiusa nel tuo petto:

Quella è la casa del mio amore. Se ho vagato,
Come ogni viaggiatore alla fine torno a casa,
Giusto in tempo, dal tempo non cambiato,
Porto l’acqua nella fedeltà per lavare le sozzure del viaggio.

Non credere – benchè nella mia natura regni
La fragilità che assedia ogni tipo di sangue –
Che io possa stupidamente insozzare quell’acqua,
Che io lasci per un nulla la tua ricchezza di bontà:

Perchè nulla è per me l’intero l’universo…
Tranne te, mia Rosa: nell’universo sei tu il mio tutto.

giovedì 1 aprile 2010

Venere il pianeta del contatto fisico




Un neonato che non riceve carezze muore.

Il tatto è il senso più importante che abbiamo. Da esso dipende la coscienza di noi
stessi e la percezione del mondo intorno a noi. Il tatto ci dà il senso della profondità, dello spessore e della forma delle cose che stanno al di fuori della nostra mente e del nostro corpo. La pelle è un organo che si estende per tutte il corpo ricco di terminazioni nervose, che gli psicologi definiscono erogene, dispensatrici di piacere, o più sensibili.
Emozione, odio, amore, tenerezza, calore, affetto, vengono filtrati attraverso il nostro corpo, penetrando dentro di noi, per i corpuscoli tattili della nostra pelle.
Il senso del tatto è il primo a svilupparsi nell'embrione umano.
Infatti a otto settimane, quando l'embrione dentro l'utero è lungo appena tre centimetri, e non ha ancora né occhi né orecchie, basta un superficiale sfioramento delle labbra del piccolo essere per provocare l'allontanamento della sua testa in segno di reazione, di fronte a uno stimolo tattile. Poiché, secondo i principi dell'embriologia, una funzione vitale è tanto più importante quanto più precocemente si sviluppa, è ovvio che il bisogno di contatto (o di stimolazione tattile), e quindi anche l'amore, sia un bisogno primario dell'uomo.

Ecco come F. Leboyer, che è un profondo conoscitore della cultura indiana, nel suo
libro "Chantala", descrive questo atto, questo rito materno: ”La nascita può essere, per il bambino, la più straordinaria, la più forte, la più profonda delle avventure.
Bisogna nutrire i piccoli. Non vi sono dubbi. Non solo il loro ventre, ma anche la loro pelle. E inoltre, in questo oceano di novità, d'ignoto, bisogna fargli riprovare sensazioni passate. Che sole, per ora, possono indurre uno stato di pace, di sicurezza. Questa pelle, questo dorso non hanno dimenticato. Essere portati, cullati, carezzati, essere tenuti, massaggiati, sono tutti nutrimenti
per i bambini piccoli, indispensabili, come le vitamine, i sali minerali e le proteine, se non di più. Se viene privato di tutto questo e dell'odore, del calore e della voce che conosce bene, il bambino, anche se gonfio di latte, si lascerà morire di fame». L'affermazione di F. Leboyer, secondo il quale il bisogno di contatto è più importante dello stesso bisogno di nutrimento, viene ripresa e dimostrata da Harry Harlow, con un esperimento storico effettuato sui piccoli lattanti di scimmie.
Questo bisogno fisico di contatto viene letto in astrologia dalla posizione del pianeta Venere nel quadro astrale.

Venere-Afrodite era la divinità dell'amore e della bellezza, ma anche della lussuria e dei giardini, emersa, secondo una tradizione antichissima, dalla spuma del mare (il suo nome significa proprio questo). Ebbe santuari famosi a Cipro e Citera. (infatti la dea era conosciuta anche come Cytherea, isola dove le si attribuiva la nascita). Simboleggiò per i Greci anche la fecondità (come già la dea "Istar" per i babilonesi e la dea "Astarte" per i fenici) e, secondo una interpretazione più tarda, l'amore sensuale. Afrodite è simbolo della bellezza muliebre. Presso i Romani, Afrodite fu identificata con la dea Venere. enere non è necessariamente il pianeta del sesso, ma molto di più dell'erotismo del piacere mentale e filosofico. Anche un fiore appena sbocciato ha un profondo significato erotico, con i suoi contorni, il suo profuno, i suoi colori brillanti.
Fu lei a causare la Guerra di Troia offrendo a Paride la mano di Elena a patto che, nella gara di bellezza tra dee, egli la preferisse ad Atena ed Era. Fu ancora lei a proteggere Paride durante il celebre conflitto. Non riuscì a portare i Troiani alla vittoria, ma ne preservò comunque la stirpe, aiutando il figlio Enea ad abbandonare la città in fiamme e a dare origine, secondo la leggenda, con la sua discendenza, alla fondazione di Roma.
A volte Afrodite nella mitologia greca era intesa in due divinità distinte: Afrodite Urania, Afrodite Pandemos, la prima che simboleggiava l'amore ideale nata dalla spuma del mare dopo che Crono aveva evirato Urano e la seconda, nata da Zeus e Dione, che simboleggiava l'amore carnale.

Venere astronomica
Venere è il secondo pianeta in ordine di distanza dal Sole ed è anche il più vicino a noi. Spesso viene scambiato per una stella, o addirittura per un disco volante! Esso è visibile nelle vicinanze del Sole, per qualche tempo all'alba e per qualche tempo al tramonto, secondo il ciclo che gli Aztechi era Quetzacoatl, il Serpente Piumato, il simbolo di un principio duale che autosacrificandosi attraverso un proprio doppio (di solito Nanahuatl o Nanahuatzin, o Xolotl), creava il cosmo e gli esseri viventi. Gli uomini, creati attraverso una complicata numerologia ontologica e dualistica, dovevano a loro volta mantenere in vita l'Universo ed in particolare il 5° Sole (la realtà attuale), attraverso le c.d. "guerre fiorite".
La luminosità di Venere non è dovuta solo alla sua vicinanza al Sole; il pianeta è ricoperto da una spessa coltre di nubi, che riflettono ben il 76 % della luce solare. Tutti i pianeti riflettono una parte della luce del Sole, ma questo è il valore più alto di tutto il Sistema Solare. Venre infatti è la "stella" più brillante, quindi simbolo della bellezza.

Venere nei segni
A tutti è capitato di amare e di essere respinti.
Il modo di amare di una persona dipende molto dalle sue qualità affettive profonde, dalla sua emotività, dal potenziale di crescita che riesce ad applicare ad un rapporto. Brevissimamente ecco alcuni indicazioni sulle posizioni principali di Venere ( i segni cardinali e derivati)

Venere in Ariete (Leone e Sagittario), richiesta: conquista e dominio, evita fuggendo (Marte)
Venere in Cancro (Scorpione e Pesci), richiesta: prendersi cura, evita criticando (Luna)
Venere in Capricorno (Toro e Vergine), richiesta: controllo e gestione, evita schiacciando (Saturno)
Venere in Bilancia (Acquario e Gemelli) richiesta: armonia e condivisione, evita sostituendo (Venere)

Con una miriade di posizione intermedie (per via degli aspetti o cuspidi interessate) Venere si manifesta quindi in tantissimi modi diversi, tutti affascinanti e molto personali e che rendono la vita amorosa uno dei settori fondamentali nella vita sia delle donne che degli uomini, che come si sa vivono molto male la solitudine, l'essere appartati, il sentirsi poco apprezzati che è spesso la risultante di una vita affettiva instabile.