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domenica 6 maggio 2012

IL TORO E LA BELLEZZA



Cogli questo piccolo fiore

e prendilo. Non indugiare!

Temo che esso appassisca
e cada nella polvere.

Non so se potrà trovare
posto nella tua ghirlanda
ma onoralo con la carezza pietosa
della tua mano - e coglilo.

Temo che il giorno finisca
prima del mio risveglio
e passi l'ora dell'offerta.

Anche se il colore è pallido
e tenue è il suo profumo
serviti di questo fiore
finchè c'è tempo - e coglilo.


RABINDRANATH TAGORE
Calcutta,1861-Santiniketan,1941)


Solo le Cose Mentali sono reali: di ciò che si
chiama Corporeo Nessuno conosce la Dimora...
(William Blake)

Con Giove in Toro l’intelletto (nus) entra nella dimora di Afrodite, la bellezza.
Dimentica le astrusità concettuali, le dispute mentali, evita la distruttività, per adagiarsi placido e tranquillo ad ammirare la bellezza. Il Toro, primo segno di Terra, fisso, Venusiano si oppone allo Scorpione. Questa polarità sta ad indicare un potente egoismo... Avendo assorbito in modo massiccio le energie terrestri, il nativo non ha permesso agli altri di trarre dei profitti a meno che non sia assolto il problema che pone lo Scorpione, il senso del sacrificio, creando un'antitesi tra volgere sempre a suo profitto danaro, sesso, poteri religiosi lasciandosi assorbire completamente da essi, ma tormentato continuamente dall'indecisione fra il bisogno di accumulare dei beni inutili e quello, irresistibile, di lasciar perdere tutto! Questa polarità, giocando su due segni fissi, se il Quadro Natale lo conferma, indica una mancanza di flessibilità e di adattamento a questo enigma. A scopo dimostrativo si può usare un esempio illustre, la vita di Oskar Schindler (Svitavy, 28 aprile 1908 – Hildesheim, 9 ottobre 1974) Toro con Sole in II casa, quindi con qualità Taurine doppiamente potenziate, e l'ottava casa in Scorpione libera.. E con Giove in Leone in quadratura a potenziarne la generosità. Schindler è stato un imprenditore tedesco, famoso per aver salvato, durante la Seconda guerra mondiale, circa 1.100 (secondo altri, come riportato sulla sua lapide, 1.200) ebrei dallo sterminio (Shoah), con il pretesto di impiegarli come personale necessario allo sforzo bellico presso la sua fabbrica di oggetti smaltati, la D.E.F. (Deutsche Emaillewaren-Fabrik), situata in via Lipowa n. 4, nel distretto industriale di Zablocie, a Cracovia. Alcuni dicono che, almeno inizialmente, abbia agito a scopo di lucro sfruttando il lavoro sottopagato di persone in stato di bisogno, come molti altri imprenditori in tutta la Germania. In seguito, tuttavia, iniziò a difendere attivamente i suoi operai. Egli avrebbe sostenuto che alcuni lavoratori incompetenti erano in realtà essenziali per il buon andamento della fabbrica, e qualsiasi danno che veniva loro fatto, risultava nelle sue proteste e richieste di risarcimento al governo. Schindler’s List è un film di Spielberg ambientato nel periodo nazista. Il protagonista è Oskar Schindler, un imprenditore tedesco molto intraprendente che pensa di arricchirsi grazie alla guerra: decide, così, di riaprire una vecchia fabbrica e di assumere personale ebreo da pagare molto poco. Nella sua fabbrica, cominciano ad affluire sempre più ebrei, che riescono solo così a salvarsi dalla deportazione.
L’industriale finisce per trovarsi sempre più coinvolto in un impegno umanitario teso a salvare la vita di centinaia di ebrei. Per raggiungere il suo scopo non esita a ricorrere anche alla corruzione di qualche gerarca nazista. A guerra finita Schindler ha esaurito completamente il suo patrimonio, ma ha salvato più di mille ebrei. Adesso Oscar Schindler è sepolto nel cimitero cristiano di Gerusalemme e sulla sua tomba è posta l’epigrafe “Giusto tra i Giusti”. Colpisce molto che un imprenditore votato al guadagno e ad allo sfruttamento possa cambiare, e diventare attraverso uno sforzo costante di solidarietà, altruismo, e rispetto verso tutti gli altri nostri fratelli, un “Giusto fra i giusti” e che nonostante l’immane sforzo fatto e la condizione di pericolo continuo in cui vive, arrivi ad immalinconirsi e arrabbiarsi con se stesso, perché prova il rimorso di non essere riuscito a fare di più. Il pianto di Schindler quando a guerra terminata, guardando la sua automobile, pensa che se l’avesse venduta avrebbe potuto salvare qualche altra vita, è tra l'altro una delle più belle e delle più commoventi scene del film in bianco e nero di Steven Spielberg del 1993, protagonista Liam Neeson.
In questa storia vera, il segno Toro rivela le sue migliori qualità, il senso del Bello, e cosa c'è di più bello che salvare una vita umana. Ma non solo. La malinconia e la tristezza per non aver potuto fare di più. E lascia un messaggio chiaro e luminoso, un'elegia sinfonica dedicato a tutti coloro che credono nell’Armonia. A tutti quelli che credono nella sacralità della giustizia come nel caso della Musica la più Bella di Tutte le Arti Umane, la Musica dell'amore, quella che ci avvicina di più a Dio. Il Grande sacerdote dice a Pitagora:
“La Musica è la via della salvezza”.