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lunedì 6 giugno 2011

JUNG E L'ASTROLOGIA


Carl Gustav Jung, nato il 26 Luglio 1875 e morto nel 1961, è uno psichiatra svizzero e prolifico autore, allievo di Freud e noto per lo sviluppo della teoria e della pratica della psichiatria, e della psicanalisi. Si occupò di sincronicità, la tipologia introverso- estroverso, il processo di individuazione e l'inconscio personale-collettivo, Ma anche Alchimia, viaggio astrale, esperienze OBE fuori del corpo, nonché in misura marginale di astrologia, che invece affascinò pareccchio la figlia, Gret Baumann-Jung. Al punto che ella presentò nel 1975 il Tema Natale del padre ad un congresso di Psicologia. Di fatto il lavoro di Jung è un serbatoio inesauribile di saggi e relazioni per l'astrologo interessato alla cultura e conoscenza di tutti i meandri della psiche umana. Uno sguardo al Tema Natale rivela in Jung un Ascendente tra Capricorno ed Acquario (la serietà del medico) , Sole in Leone al Discendente (tipica posizione dello psicologo, in quanto dona se stesso come sostegno per gli altri) ed è interessante notare la Luna in Toro in III casa, che è per l'appunto sinonimo di ricchezza di pensiero, concentrazione, attrazione per la Storia, i Miti, la Bellezza, ancora una volta donata agli altri. Marte è in Sagittario in XI casa (indica pacifismo di tipo Saturnino, ovvero sia evita accuratamente la violenza, ma essendo doppio si concede comunque nel corso della vita una storia sentimentale extra coniugale). Mercurio occupa la sesta casa in Cancro, indice di forte creatività che Jung applicava al suo monumentale lavoro. L”annus terribilis” di Jung è il 1944, che Jung descrisse così:
“All'inizio del 1944 mi fratturai una gamba (uno stellium Saturno Urano e Marte in Gemelli di transito nella V casa dell'autore, NDR ), ” e a questa disavventura seguì un infarto cardiaco. In stato di incoscienza ebbi deliri e visioni. Mi pareva di essere sospeso in alto, nello spazio, e sotto di me, lontano, vedevo il globo terrestre, avvolto in una splendida luce azzurrina e distinguevo i continenti, e l'azzurro oscuro del mare. In molti punti il globo sembravo colorato, o macchiato di verde scuro, come argento ossidato. Scorgevo il deserto giallo .rossastro dell'Arabia, come se l'argento della Terra in quel punto, avesse preso una sfumatura di oro rossiccio. Poi seguiva il Mar Rosso. ( la sensibilità cromatica è tipica della Luna in Toro, NDR) “ Sapevo di essere sul punto di lasciare la Terra. Vedevo ora a breve distanza un enorme blocco di pietra. Era sospeso nello spazio cosmico e io pure fluttuavo per il cosmo. Alcuni gradini conducevano alle porte di un Tempio, ebbi la sensazione che tutto il passato mi fosse d'improvviso tolto violentemente, nondimeno qualcosa rimase, consisteva nella mia storia personale e avvertivo con certezza,questo è ciò che sono. Questa esperienza mi dava la sensazione di estrema miseria e al tempo stesso di grande appagamento (ancora valori Gemelli, NDR) “. Non vi era più nulla che volessi, o desiderassi, non sussisteva più il rimpianto che qualcosa fosse scomparso o fosse stato sottratto, al contrario, possedevo tutto ciò che ero, e solo questo. Avevo ora la certezza di entrare in una stanza illuminata ed incontrare tutte quelle persone a cui in realtà appartengo. Là finalmente avrei capito da quale nesso Storico ( sempre la Luna in Toro, NDR) dipendessero il mio Io e la mia vita. E avrei conosciuto ciò che era stato prima di me, il perchè della mia venuta al mondo, e verso che cosa dovesse continuare a fluire la vita.
Ma improvvisamente dal basso, dalla direzione dell'Europa, fluiva l'immagine del mio medico, mi disse che c'era una protesta contro la mia decisione di andarmene, non avevo il diritto di lasciare la Terra e dovevo ritornare. E la visione finì.”