Post più popolari

martedì 14 febbraio 2012

LA REGINA DEL POP


Mi ha molto colpito la scomparsa di Withney Houston, la Regina del Pop. La sua è una storia molto triste di auto-distruzione. Whitney Houston, nata il 9 Agosto del '63, Leone Ascendente Pesci, http://www.astrotheme.com/portraits/3dz576nkC4T6.htm
aveva un talento inesauribile, una voce unica e maestosa, rappresentato nel Quadro Astrale di Nascita dal trigono Sole congiunto Venere-Luna congiunta Giove in segni di Fuoco, Leone ed Ariete, e si è consumata anzitempo, devastata dal consumo di droghe, ed è morta all'età di 48 anni. Il destino tragico è insito nell'Ascendente Pesci, segno di estremi opposti, vita morte, successo caduta. La sua fortuna giovanile, tra gli ani '80 e '90, le ha portato fama successo, riconscimento, denaro, (Giove e Luna in Ariete lo dimostrano) ma era andato scemando nel tempo e lei ne aveva sofferto più del dovuto. La vita privata era in crisi. Non ha retto la sfida del tempo (Saturno retrogrado in XII in Acquario opposto Sole e Venere), lasciando addolorati tutti i suoi amici, i suoi famigliari, i colleghi ed un mondo intero di ammiratori.
Nel picco della sua fortuna Withney Houston era la ragazza d'oro dell'industria musicale. Dal 1980 a metà degli anni 1990, era uno degli artisti più venduti del mondo. Ha entusiasmato il pubblico con la voce apparentemente senza sforzo, potente e ineguagliabile con profonde radici nel gospel ma resa appetibile per le masse con una patina pop. Il suo successo la portò oltre la musica al cinema, dove ha recitato in successi come La guardia del corpo e Waiting to Exhale. Aveva la voce perfetta, e l'immagine perfetta: una cantante bellissima che aveva anche un sex appeal, ma senza mai richiami apertamente sessuali, come tante artiste venute dopo, mantendeno finchè ha potuto equilibrio perfetto (Marte in Bilancia). Ha influenzato una generazione di giovani cantanti, da Christina Aguilera a Mariah Carey, che quando è apparsa sulla scena cantava in modo molto simile a Houston, al punto che molti pensavano fosse Houston.
Ma alla fine della sua carriera, la Houston è diventata una storia splendida un ammonimento del pedaggio che si finisce per pagare con il consumo di droga. Appena le sue vendite di album sono crollate i successi hanno smesso di arrivare, la sua immagine una volta serena è stata sconvolta da un comportamento selvaggio e bizzarro apparizioni pubbliche che hanno creato confusione. Ha confessato di aver abusato di cocaina, marijuana e pillole, e la sua voce, una volta incontaminata divenne roca e rauca, incapace di arrivare alle note alte come aveva fatto in passato. "Il più grande diavolo sono io stessa. Possi essere sia la mia migliore amica oppure il mio peggior nemico", ha detto la Houston alla cronista ABC Diane Sawyer in un famigerata inteervista del 2002 un'intervista con l'allora marito Bobby Brown al suo fianco. E 'stata una tragica caduta di una superstar che è stata uno degli artisti più venduti nella storia della musica pop, con oltre 55 milioni di dischi venduti nei soli Stati Uniti.
Era nata per essere grande diva. Era la figlia del cantante gospel Cissy Houston, cugina della pop star anni '60 Dionne Warwick e la figlioccia di Aretha Franklin. La scelta di Houston di non seguire più le inflessioni soul di cantanti come Aretha Franklin ha attirato critiche da alcuni che la vedeva come tradire le sue radici nere di andare troppo verso melodie popolari per raggiungere un pubblico di bianchi. Questa critica sarebbe diventata un ritornello costante per gran parte della sua carriera. E' stato anche fischiata durante i Soul Train Awards nel 1989. Per dirla con le sue parole:
"Quando ho deciso di essere una cantante, mia madre mi ha avvertito che sarei stata sola per molto tempo. Fondamentalmente siamo tutti soli. La solitudine accompagna la nostra vita."