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domenica 19 febbraio 2012

IL PREDICATORE E LA FARFALLA


Non ho seguito il festival di Sanremo, per tanti motivi tra cui il lavoro. Ma non l'avrei seguito ugualmente, come i 14 milioni di italiani hanno fatto, per un semplice motivo: di proteggere una certa sensibilità musicale e morale, per evitare le troppe critiche, che sono sempre sospette. Ma una considerazione va fatta. Il Festival è morto da tempo, da anni va avanti come mummia ingessata di un qualcosa che il nostro Paese non ha più da tempo, classe talento musicale, idee chiare, entusiasmo...etc...Rimangono brandelli di una struttura mastodontica che non serve più a nulla, perchè non ha un anima.Il tele predicatore e la farfalla, motivi e scale musicali improbabili, testi senza alcun senso,un palco senza personalità, una noia assordante, tutti gli accordi presto dimenticati, come gli inviti a pagare il canone sono veri i segnali che rimangono, il Festival va chiuso. L'Italia va in impasse su uno spacco, e su un vecchio cantante che si sostituisce alla politica. E' sempre così, invece di affrontare i veri problemi una società in crisi cerca maldestramente di andare avanti, facendo finta di nulla, e continuando il proceso involutivo, in attesa di una ormai improbabile rinascita. Povera Italia.