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venerdì 30 maggio 2008


Rahu e Ketu
Nodo lunare nord, o ascendente, e Nodo lunare sud, o discendente, così vengono identificati dall'astrologia occidentale questi due "pianeti ombra" (cioè privi di forma fisica) dell'astrologia indiana, perché di fatto non sono pianeti ma punti di influenza calcolati nel cielo, che esercitano un forte influsso sulla Terra. Secondo l'astrologia indiana, le fasi lunari (crescente e calante) sono determinate da Rahu e Ketu che sono dei poli magnetici, veri e propri pianeti "energetici", che tengono in equilibrio la Terra tra il Sole e la Luna.
Si tratta infatti dei due punti diametralmente opposti in cui la circonferenza dell'orbita lunare incontra quella dell'eclittica (del Sole), e mobili, perché il piano dell'ellisse descritta dal nostro satellite non è stabile ma oscilla (librazione della luna). Quando la Luna raggiunge uno di questi due Nodi, il che avviene circa ogni due settimane, il suo cammino incrocia quello del Sole.
Se questo si trova nello stesso punto, il suo disco viene nascosto dalla Luna, mentre se la Luna si trova su uno di questi Nodi quando il Sole occupa l'altro, la Terra, interponendosi, nasconde la Luna. In altre parole, la Luna nuova su uno dei Nodi provoca un'eclissi di Sole, e la Luna piena sopra i Nodi (o nelle strette vicinanze) produce un'eclissi di Luna. È il momento della vendetta del Dragone, che inghiotte le luminarie, come raccontano i Veda sull'origine di Rahu e Ketu, fornendoci lo strumento migliore per farci capire come agiscono la Testa e la Coda del Dragone.
Un giorno, mentre Vishnu stava distribuendo l'amrita, il nettare dell'immortalità, tra i governanti dei pianeti celesti, Surya e Chandra si accorsero che un Rakshasa (un essere demoniaco influenzato dal Tama Guna) era riuscito a introdursi tra loro e a bere una porzione del nettare. Subito Vishnu afferrò il Sudharshana, la sua arma a disco, e troncò il demoniaco serpente (o dragone) in due parti, le quali però, avendo già assorbito il nettare dell'immortalità, rimasero per sempre nel cielo come la testa e la coda del Dragone, rispettivamente Rahu e Ketu, che regolarmente cercano di inghiottire il Sole e la Luna durante le eclissi. Per capire gli effetti dei due Nodi lunari dobbiamo tenere presente che Rahu e Ketu agiscono proprio come la testa e la coda di un'unica creatura guidata dall'istinto a saziarsi di ogni possibile piacere possa procurarsi; per Ketu i piaceri passati e giovanili, per Rahu quelli maturi. La loro influenza indica quindi una animalistica mancanza di logica, di discernimento e di intelligenza, e un'area della propria vita su cui l'individuo ha ben poco controllo. Rahu, che significa "colui che afferra", è associato al principio dell'insaziabile desiderio materiale; è edonista, insensibile e inconsapevole. Ketu, la coda priva anche del poco cervello di Rahu, riesce a produrre una gamma di comportamenti intensamente incoscienti e compulsivi. Rahu e Ketu non sono caratterizzati come maschili o femminili; sono portatori di tutti i superlativi, perché tutto ciò che toccano assume caratteri fuori dall'ordinario.

Come agiscono
Rahu è rivoluzionario, rapido, violento, audace, estroverso, molto impaziente. Induce una tendenza all'indipendenza e un incitamento alla libertà. Accorda il genio, la rivelazione improvvisa, la scoperta di cose così evidenti che passano inosservate. Indica la direzione che prendono le dinamiche della vita e che danno significato al presente.
Ketu è alieno, sottile, oppressivo; stende le sue nebbie, tesse la sua tela di illusioni capace di confondere anche i più forti. Lavora la notte, agisce esasperando. Induce all'estasi e incita alla spiritualità. Accorda l'intuizione, la conoscenza dell'invisibile, la lucidità e la più elevata sensibilità artistica. Indica la provenienza delle qualità che nella prima parte della vita ci appartengono come un'eredità dal passato.
Entrambi turbano l'esistenza, lo spirito, le attività, e provocano un insieme di condizioni insolite e di cambiamenti improvvisi da cui derivano instabilità, insicurezza e scoraggiamento morale, oppure sicurezza, chiarezza e realizzazione di sé.
Rahu e Ketu hanno sempre moto retrogrado ed impiegano circa 18 anni ad attraversare lo zodiaco in
senso opposto agli altri pianeti. Entrambi agiscono come signori del segno in cui si trovano ed hanno la massima efficacia nelle Case Terza, Sesta, Decima e Undicesima.