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martedì 4 maggio 2010

Giove in Pesci e la Medicina Contraffatta




Alle origini della medicina c'è il rapporto dell'uomo con Dio, e degli uomini e donne che volutamente hanno fatto da ponte tra l'uomo e la sofferenza.
Dal punto di vista strettamente naturale, salute e malattia sono parte di un ciclo a cui non ci sarebbe null'altro da aggiungere. Ma l'uomo ha bisogno di dare un suo significato alla sofferenza, sua e degli altri. Le radici della Medicina in Europa si possono individuare nelle Breve Biografia della vita di “San Giovanni di Dio”, da cui derivano Fatebenesorelle e Fatebenefratelli.
La festa di Giovanni si celebra il 28 novembre e questo lo collocherebbe tra gli appartenenti al segno del Sagittario, il segno del girovago, avventuriero, clochard, o giramondo, che nel corso delle sue disavventure diventa l'eroe buono..
Giovanni nacque a Montemor-o–Novo (sud Portogallo) nel 1495.
A 8 anni fugge da casa con un giramondo. La mamma muore di crepacuore; il padre si ritira in un convento come operaio tuttofare. Abbandonato dal giramondo, fu accolto amorevolmente in casa da Francesco Majoral che provvide a dargli un’istruzione sommaria e Giovanni ripagò il proprio sostentamento col lavoro nei campi e nella stalla.
Volendo guadagnare più soldi si arruolò nelle truppe spagnole con re Carlo V e partecipò alla battaglia di Vienna contro i Turchi di Solimano II (24.9.1532).
Sotto le armi, tra i vari incarichi, gli fu affidata la mandria che però gli venne rubata: stava per essere impiccato, quando fu salvato dai compagni che testimoniarono a suo favore, ma fu radiato dall’esercito.
Ha 38 anni, ha qualche soldo e decide di tornare a casa per ripagare i suoi genitori della fuga fatta da bambino: trova solo uno zio che gli racconta che i suoi non hanno superato il dolore della sua lontananza: sono tutti morti! E si sentì molto in colpa. Si adattò a diversi mestieri, in varie città della Spagna e della costa africana, andando a Gibilterra, come missionario laico. A Tunisi è a servizio di un nobile spagnolo decaduto: ma, alla fine, lavorerà lui per mantenere quella famiglia. Un bravo frate lo invita a leggere il vangelo e a lasciare Tunisi per conservare la fede. Cerca di colmare la sua ignoranza leggendo tanti libri buoni e soprattutto, diffondendo, girando con una bancarella, libri buoni, immagini sacre: e crede di aver trovato la sua strada. [Ancor oggi, il premio letterario “Bancarella” consiste in soldi e in una statuetta raffigurante di “San Giovanni di Dio” ]. Si stabilisce a Granada, nel 1538, ha 43 anni. Il 20 gennaio 1539, dopo aver ascoltato una predica di padre Giovanni d'Avila (poi beato nel 1894), decise di darsi totalmente al Signore, servendolo nei miseri e negli infermi. Per questa conversione (regalò i libri, i soldi, le sue cose … si professava pubblicamente peccatore …) fu considerato matto e messo in manicomio. Le cure dell’epoca erano semplici ed economiche: frustate. Da questa esperienza nascerà il desiderio di aiutare e curare i malati con amore e carità. Fece un pellegrinaggio a Nostra Signora di Guadalupe (suggerito da p. d’ Avila) e quando tornò (1539, 44 anni) si impegnò a raccogliere e curare poveri e ammalati in una casa abbandonata. Indossò una rozza tunica e quando andava al mercato, alla chiusura, per raccogliere gli avanzi per sfamare i malati, diceva: “Fate del bene, fratelli, a voi stessi per amore di Dio” [da qui poi deriverà il nome “Fatebenefratelli”].Nel 1545 arrivano i primi collaboratori e benefattori. Tra questi l’arcivescovo di Granada, mons. Pietro Guerriero, con generose offerte; e gli cambiò il nome: “Giovanni di Dio”.
Fondò diversi luoghi di cura con criteri così nuovi, che può essere ritenuto il creatore dell’ospedale moderno.

E fin qui tutto bene. Solo che l'ospedale moderno è ormai sinonimo di truffa colossale. (Cfr. Ivan Illich La Medicina del capitale) la medicina come parte di un tutto: la sanità che si scontra ormai con il suo contrario, l'effetto iatrogeno, la cura che è peggio della malattia e via dicendo, ed il danno sociale che ne deriva. I peggiori comunque sono gli sciacalli, in particolare quelle associazioni che dovrebbero aiutare le persone ed invece se ne approfittano e sono numerosissime. Basta ricordare la scandalo del Ministro Poggiolini che nascondeva lingotti d'oro nel materasso, Il Prof, De Bastiani di Verona che operava negli anni '80 a destra e a manca senza alcun controllo, la Clinica Santa Rita di Milano nel 2009, ma in particolare le organizzazioni Associazioni e Osservatori a Tuetela del Malato, questi fantomatici tribunali del Malato, che altro non sono che centri di raccolta fondi per gli stessi medici, assicuratori, avvocati e medici legali. Tra le truffe della Sanità più famose, c'è quella delle cure dell'Aids, le campagne contro il funo passivo, gli antidepressivi e calmanti, gli antinfluenzali. Tutta la Medicina cosidetta sociale + un grandissimo fallimento ed il peso della colpa grava sulle spalle in parte degli operatori, ma in particolare modo di chi è preposto ai controlli, politici funzionari, manager.


L’immagine che ne deriva è quindi quella di una scienza che si è profondamente e schifosamente prostituita. Fortunatamente Giove in Pesci è doppio e metterà in risalto la differenza che esiste tra questa schiera e gli operatori onesti del settore, che ci sono, eccome se ci sono, sperando che rimangano questi fino ad essere la grande maggioranza, per il bene di tutti. Non mancano nè i mezzi, nè gli uomini per fare questo cambio, ci vuole solo la volontà di cambiare il sistema, da parte di tutti.

Un nuovo rapporto salute-vita-malattia-morte che riconcili medico e sacerdote, scienza e religione con un uovo concetto di "cura". Se per medicina si intende qualsiasi atto o procedimento finalizzato all'allontanamento di un agente patogeno, di un sintomo morboso, di un qualsivoglia elemento che turbi lo stato di salute, allora si può certamente dire che l'origine di questa scienza coincida con l'origine stessa dell'uomo e che sia strettamente legata a risvolti di carattere religioso, filosofico, paleontologico ed etnologico e che coniughi i diversi stadi che ha attraversato la Storia della Medicina nel corso dei Secoli: medicina istintiva, medicina sacerdotale, medicina magica, medicina empirica, medicina scientifica.
Per medicina istintiva si intende quella serie di accorgimenti ed azioni proprie della natura degli animali superiori ed insite nel loro comportamento, quali ad esempio il leccamento della ferita, la posizione antalgica di un arto dopo un trauma, l'eliminazione dei parassiti dal corpo, il disbrigo delle occorrenze del parto.
La medicina sacerdotale nacque quando l'uomo primitivo, davanti alla potenza e all'imponenza dei fenomeni naturali che trascendono ogni possibilità umana, ebbe la sensazione della presenza di uno o più esseri superiori responsabili di qualsiasi manifestazione della natura, anche di quelle relative alle patologie da cui veniva colpito. Le uniche vie di guarigione risultavano quindi essere la preghiera, l'implorazione e il sacrificio.
Solo in un secondo tempo, con la corruzione del puro sentimento religioso, si ebbe la concezione magica della medicina, in base alla quale l'uomo credette di poter intervenire sui fenomeni e addirittura di poterli comandare, sostituendosi così alla divinità: fin dalle più antiche testimonianze documentali di epoca storica in nostro possesso si evince il fatto che la figura dello stregone o del mago è opposta ed in contrasto con quella del sacerdote. Ciò significa che nel concetto di medicina magica è inclusa una ben definita connotazione di empietà: chi si occupa di fatture e sortilegi avvalendosi delle forze occulte viene temuto come un essere malefico e diabolico.
Non si può però non rilevare nell'operato di maghi e stregoni un primo abbozzo di scienza in quanto essi seguivano principi sempre uguali che, pur basandosi su correlazioni completamente sbagliate tra causa ed effetto, costituivano comunque un ragionamento guidato da un'apparente logica. Se quindi per scienza si definisce lo studio dei fenomeni naturali al fine di stabilirne le leggi e di poterli riprodurre applicando le leggi stesse, allora bisogna riconoscere che la magia tende allo stesso scopo pur partendo da presupposti errati e utilizzando mezzi inadeguati.
Quando poi l'uomo, ampliando le sue conoscenze ed approfondendo gli studi su di esse, si rese conto di non potere più sostituire la divinità pur comprendendo la natura dei fenomeni intorno a lui, iniziò una prima discriminazione tra magia e scienza.
Anche nella medicina empirica possiamo vedere una forma embrionale di scienza: è vero che non si preoccupa di risalire al perché dei fatti osservati, ma è pur sempre la prima constatazione tra una causa ed un effetto che permette la formulazione di successive ipotesi, quindi il punto di partenza del ragionamento scientifico.
Il problema della Medicina Scientifica di oggi è il suo operare come Fabbrica della Salute che ha come unico obbiettivo il Profitto. Bisognerà quindi tornare ad una Medicina che mette il Malato, nel senso della Persona, dell'Individuo, al centro del processo di malattia e guarigione.