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domenica 19 luglio 2009

L'eclissi Sole-Luna


a 29° del Cancro,22.7.2009
visibile in China, Nepal, Oceano Pacifico, Hawaii


L'ultima eclissi solare visibile in Italia (la luna passa esattamente davanti al sole durante il giorno...ed improvvisamente si fa buio) risale all'afoso pomeriggio dell'11.8. 1999. Nel segno del Leone.
Ci sono due modi per conoscere e spiegare questo avvenimento periodico, quello astronomico-scientifico ed il suo rovescio: quello simbolico-spirituale .
Dal punto di vista scientifico un'eclissi è un fenomeno astronomico, legato ai movimenti della Luna intorno alla terra, abbinati al movimento che la Terra compie intorno al Sole. In realta' la Luna è soggetta sia all'attrazione terrestre che a quella Solare.
Durante una eclissi solare, La Luna si trova fra il Sole e la Terra. Quando questo avviene, parte della luce solare viene bloccata. Il cielo diventa lentamente scuro, man mano che la Luna si muove di fronte al Sole. Appena sono perfettamente allineati, avviene l'eclissi totale di Sole. Le eclissi sono rare, ogni 18-19anni circa, sempre in posti diversi... Molte persone ne vedono una sola nel corso della propria vita. Quando la Luna passa fra la Terra e il Sole, comincia a bloccare una parte della luce solare, proiettando un'ombra sulla Terra. Sul bordo occidentale del Sole appare un piccolo "morso". La Luna continua a muoversi davanti al Sole fino a che rimane solo una piccola falce di luce. Il cielo comincia ad oscurarsi sempre più mano a mano che il Sole viene nascosto. Sottili bande chiare e scure di forma ondulata, "ombre volanti" che appaiono sulle superfici piane al suolo. Le ombre volanti sono causate dalle irregolarità dalla turbolenza dell' atmosfera terrestre. Improvvisamente il cielo si fa buio, ma se guardi verso l'orizzonte vedrai una luce rossastra che somiglia a quella del tramonto. Dopo che il Sole è stato completamente eclissato, si può vedere la sua corona che brilla in tutte le direzioni attorno al disco della Luna; questo spettacolo eccezionale, perchè la corona solare si può osservare ad occhio nudo solo durante un'eclissi totale di Sole. Durante la fase di oscuramento totale si possono anche vedere luci colorate provenienti dalla cromosfera e protuberanze solari provenienti dall'atmosfera. A causa di questa spettacolarità l'uomo primitivo ha sempre temuto e rispettato questo evento, segno che il volere divino non è sempre buono e generoso, ma può anche essere minaccioso o malvagio. Le incisioni su roccia eseguite da uomini del Paleolitico, del Neolitico, dell’Eneolitico, riguardano proprio questo, rappresentano una sorta di anello di congiunzione tra il loro mondo materiale e quello spirituale, tra la vita quotidiana e gli eventi naturali, spesso inspiegabili, primi fra tutti i vari fenomeni che si verificano in cielo. Di certo era una logica a noi sconosciuta a indurre gli uomini di quel tempo a rappresentare i loro concetti mediante quella particolare simbologia. Accanto a scene di caccia, pesca, pastorizia o anche di culto, esistono taluni simboli, o associazioni di simboli, quei segni astratti che generalmente vanno sotto il nome di "simboli solari" in quanto rappresentano il Sole in relazione al suo culto, molto diffuso tra le popolazioni di quel tempo. Non è detto però che tutti i simboli si riferiscano direttamente al Sole; è invece probabile che la rappresentazione simbolica riguardasse anche altri astri: la Luna, le comete, i pianeti visibili a occhio nudo e le stelle più luminose. Una religione animistica doveva infatti essere molto attenta ai fenomeni celesti, considerati come genuine manifestazioni divine e come tali scrupolosamente osservati e interpretati. Si consideri il ruolo della Luna per l'uomo protostorico. La presenza della Luna poteva rischiarare il cammino al viaggiatore, e comunque avere un effetto rassicurante contro la paura delle tenebre. Le fasi lunari erano un fenomeno talmente evidente da non poter passare inosservato; infatti, il loro ciclo fu assunto come uno dei primi metodi di scansione e misura del tempo. Per la nascita di un bimbo, per esempio, era importante tenere il conto dei cicli lunari trascorsi: ciò veniva fatto già nel Paleolitico, come dimostrano le sequenze di 29 e 30 incisioni su osso, in perfetto accordo con il periodo sinodico lunare, che ricordano piuttosto chiaramente la forma della Luna nelle varie fasi del suo ciclo.

Non esistono d'altronde culture in cui la Luna sia presenza assoluta e dominante nella mitologia e nei culti; l'esperienza umana, anche la più semplice, è infatti collegata con i fenomeni solari e astrali, più che a quelli lunari. Nelle mitologie antiche, e in molte primitive, l'astro del giorno e quello della notte sono quindi uniti tramite un legame di duplice sorte: fratello e sorella (come presso i Greci e i Romani) oppure marito e moglie e, insieme, fratello e sorella (come presso gli Incas e nelle religioni scandinave). Eppure la mitologia lunare sembra precedere quella solare e la Luna pare essere l'elemento che in maggior misura, e da più antica epoca, determina la formazione dei miti. L'nfluenza solare è più forte e potente, vitale. Quella Lunare più sottile riguarda le maree,la vegetazione, l'umidità, sul tempo meteorologico, sulla mestruazione, sulla psiche umana come ponte per quella parte del cervello istintiva, rettiliana, antica, primordiale.
Oltre al fatto che il calendario lunare, basato su un ciclo più facilmente osservabile e più agevolmente misurabile di quello del Sole, abbia preceduto, nella storia dell'umanità, il calendario solare, potrebbe confermare l'ipotesi che il culto lunare sia più antico di quello solare, almeno in molte parti del mondo è stata divinizzata, come altri astri nell'antichità, nella sua mitologia con un carattere essenziale, quello dell'eternità. Immortale perché riappare ogni mese dopo essere momentaneamente scomparsa, essa simboleggia una eterna rinascita, una vittoria sulla morte, una garanzia, per l'uomo, di una realtà ciclica che si rinnova. Essere femminile (la donna, la moglie del Sole), ma anche maschio in molte culture primitive è divinità androgina "che cresce e decresce ed è femmina e maschio" mentre negli Inni Orfici e nel trattato De Iside et Osiride di Plutarco, la Luna è, per i popoli indoeuropei, per Greci e Latini, quasi sempre divinità femminile, sorella del Sole, divinità maschile.
Nelle civiltà antiche (come in molte culture primitive) esisteva dunque un rapporto religioso particolarmente rilevante tra esseri umani e Luna. Questo rapporto entrava drammaticamente in crisi quando la Luna si manifestava non più nella normalità delle sue fasi, ma attraverso un fenomeno come le eclissi, considerato "anormale" per la relativa rarità con cui si presentava e perché non se ne conobbero per lungo tempo le cause.
Le eclissi lunari (come quelle solari) erano dagli antichi interpretate come un segno della collera della divinità lunare, come la prova di una vicenda, di una lotta mitica che si compiva in cielo. Virgilio nelle Bucoliche sa che i "carmi possono tirar giù (deducere) la Luna dal cielo" e Orazio negli Epodi ricorda la riminese Folia "quella che con i suoi tessali incantesimi / tira giù gli astri e la Luna". Tibullo afferma che "gli incantesimi tentano di far discendere la Luna dal suo carro". Nell'omonima tragedia di Seneca, Medea così si rivolge alla Luna: "E ora, evocata dai miei incantesimi, vieni, o astro delle notti, con il tuo aspetto più sinistro e la minaccia della tua triplice fronte". Silio Italico infine, ricorda che fu Angizia "la prima (strega lunare) che fece conoscere le piante velenose, imparò a domare col tocco i veleni, a staccare la Luna dal cielo, a fermare il corso dei fiumi".

E' proprio la Luna a creare nell’uomo un ritorno ai temi e agli argomenti spirituali. Nella storia delle Eclissi, c'è il riassunto del maschile e il femminile: l’immagine dell’uomo che emerge è piuttosto negativa (il padre violento, il re malvagio, punito con la morte accidentale, l’uomo traditore messo alla catena, il violentatore punito).
Dice l'astrologo arabo del 1400, Masha'llah:

" Quando vuoi sapere cosa accade nel mondo, piogge o venti o altro, determina il segno levante all’ora dell’ingresso del Sole nel primo punto di Aries e la posizione dei pianeti alla medesima ora e, eretta la figura, considera chi di loro presiede ad essa. Se il pianeta è benevolo, significa beneficio nel mondo, se è malevolo o impedito, corruzione. Opera al medesimo modo nelle quattro conversioni dell’anno e nei mesi. Sappi che quando, nella rivoluzione dell’anno, molti pianeti sono congiunti in segni acquei significano abbondanza di piogge, in segni ignei significano un calore eccessivo e secchezza o sterilità della terra, in segni aerei molti venti, in segni terrei gelo e neve. Allo stesso modo, quando, nelle quattro conversioni dell’anno, i pianeti sono in luoghi freddi, significano freddo intenso e un calore rimesso. Sappi che quando Marte e Saturno dominano la figura e i pianeti benevoli non li osservano, significano guerre e distruzione nel mondo. E se Marte è signore del quadrante annuo dell’estate ed è in una delle case di Mercurio, significa molte piogge e pestilenze. Sappi che la forte siccità e la sterilità della terra o la scarsità del raccolto non proviene se non dalla congiunzione dei pianeti nei segni ignei. Comprendi, esamina secondo quanto ti dissi e verificherai."

L'eclisse 2009 è il 22 Luglio al 29° grado del Cancro, con Venere e Marte che osservano.
Questa particolare eclissi appartiene al ciclo di Saros noto come ciclo di Saros Sud 11, che ha avuto origine il 14 giugno 1360, presso il Polo Sud, e si è verificato al momento del solstizio d'estate (0° Cancro) Questo ciclo non sarà completo fino al 30 luglio, 2622. Questa serie in questione a che vedere con la necessità di effettuare riforme improvvise di vecchie idee e di sistemi politici obsoleti, che se si rifiutano di cambiare verranno violentemente rimosse. Così ci troviamo in un periodo di improvvisi e rapidi mutamenti. Mercurio osserva nel Segno del Cancro. Questo è un tempo per sognare. Questo è un tempo per il coraggio di pensare a nuovi percorsi, di nuovi concetti. Questo è un tempo per fare piccoli passi che possono diventare un grande balzo in avanti.

C'è un pulsante nel cielo che fa ripartire storie di amore reciproco e un profondo, intenso, desiderio, e la passione sessuale. E 'l'abbraccio appassionato di Venere (Erishkigal) e Marte (Nergal) che nel corso dei loro viaggi attraverso l'eclittica, permettono di collegarsi, separarsi a volte, solitari, per poi ricollegare nuovamente, amore, e monogamia. La congiunzione di Venere (Erishkigal) e Marte (Nergal) dà con la propria fusione di intensità, già dal mese di giugno, la possibilità di mettere i pregiudizi da parte, si possono acquisire nuove informazioni, lasciare i pregiudizi nei rapporti personali, costringendo ad una rinascita insconscia del rapporto di coppia affrontando velocemente ed intelligentemente i problemi che sono stati portati di recente in superficie.