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venerdì 16 gennaio 2009

ASTROLOGIA ESOTERICA


Perchè e quando l'astrologia funziona. Come, e con chi.

Perchè è necessario associare un codice di simbologie planetarie ai cicli della natura? Quando un'organismo biologico muore, la biologia non è perdente, è vincente, perchè rispetta la "norma" universale. L'immortalità è anormale, perchè nulla è eterno se non il cambio stesso, da un evento all’altro, da un ciclo all'altro, da un'evoluzione all'altra. Perché l’astrologia piace? No, di certo, non piace, al massimo è utile. Perlomeno a molti, mentre ad altri risulta odiosa. E' un passaporto per la superstizione, l'irrazionalità, la magia, la santeria, il vodoo, le cose primitive, urlano i dietrologi a chi fa astrologia.
Ignobile davvero. Prima di urlare bisognerebbe studiarla.
Al di là dei meccanismi, che verranno descritti dopo, con cui l'astrologia sembra funzionare e far quindi presa sulla gente, una parte importante del suo successo non è quindi quella apparente dovuta al fatto che dà all'individuo alcune soddisfazioni psicologiche e di sostegno alle volte stratosferiche aspettative dell'Ego umano. L'astrologia psicologica, dialettica, umanistica, è semplicemente una presa di posizione riguardo a certi eventi astrali, che mette in primo piano la discussione di tali eventi.
Non c'è consolazione nell'Astrologia, solo consapevelezza dei meccanismi superiori, delle realtà ultraterrene, dell'inevitabile. Pensare di essere "aldisopra" di queste regole, è oltre che dannoso, stupido. Per questo, in definitiva, non piace a molti, diciamo alla metà della popolazione che crede, in fondo, solo a se stessa, in una certa misura ai suoi simili, alle attività umane. .. Molti noi non vogliono prendere coscienza di realtà che non siano terrene e che riguardino i propri interessi materiali, e si ancorano del senso di indipendenza dell'uomo nei confronti di qualsiasi destino in particolare tentando di dimenticare la tremenda verità della propria finitezza e caducità, della propria morte, della morte dell'Ego..Ecco qualche esempio. "Io sono il mio destino...Faccio quello che voglio, sono artefice della mia vita. Faccio una disgressione astrologica...Ayrton Senna, grande pilota di Formula 1, visto come una divinità nel proprio paese, il Brasile, è un caposaldo, un tipico eroe dei nostri tempi, una descrizione globale, ma anche un fortissimo argomento astrologico che descrive la tragica parabola del destino umano semplicemente nella posizione del Sole di nascita a cavallo (cuspide in termini astrologici) tra Pesci ed Ariete. Questo punto ha due risvolti, il mistico e l'eroe. Ayrton Senna era un mistico, che applicava una concezione religiosa della vita. Il suo aforisma preferito "Dio guida la mia macchina".
Nessuno va verso il misticismo è il misticismo che viene verso di te. Lo stesso succede con l'astrologia il discorso sugli astri, sulle simbologie, sui miti. L'astrologia non ha dogmi non pretende di essere ascoltata. E' lì, esiste solo per chi può capirla. Lo stesso vale per il misticismo. Chiudendo l'accenno ad Ayrton, il suo tragico destino era segnato, a detta di molti, una morte annunciata, verso la quale lui stesso è andato per non venir meno al suo ruolo di eroe, atleta, sportivo, combattente.
Il giorno prima del suo fatale incidente, un altro pilota era morto in gara, la pista doveva essere chiusa, ma grazie ad un cavillo, ed un guasto meccanico, il destino si è compiuto. L'astrologia non è nè resposansabile, nè poteva fare previsioni, ma solo raccontare il mito. Può descrivere il destino, ma non fermarlo..

1. L’astrologia non mette l’uomo al centro dell’Universo. L'astrologia è solo uno strumento, e come tutti gli strumenti produce qualcosa. Il tamburo produce un suono, che va poi interpretato. Se il cielo produce un suono di tamburo è perchè probabilmente una tempesta è in arrivo , questo non è pensiero arcaico superstizioso, E' l'inizio di tutto un procedimento logico indispensabile per l'uomo che cammina su qeusta terra. Stelle e pianeti non sono lì che girano solo per noi, per i nostri affari, per il nostro amore o la nostra fortuna, anche se ciò potrebbe apparire decisamente lusinghiero.
I corpi celesti divengono puri simboli, influssi, divinità spettatrici ai nostri bisogni e alle nostre paure, ma solo quando vengono rivestiti dalla memoria e dal calcolo del cielo stellato, attività peraltro che è nata con l'uomo.

2. L'astrologia non prende per noi delle decisioni difficili. Non toglie l'ansia e la responsabilità di scegliere, ma aguzza l'ingegno e per questo motivo piace soprattutto alle persone che pur essendo insicure vogliono prendere coscienza di se stessi ed in mano la propria vita.

3. L'astrologia non è fatalista. Il fatalismo ci solleva da colpe e responsabilità. Non siamo responsabili per ciò di sgradevole che ci è accaduto, non è stata colpa nostra non è un discorso astrologico, anzi. L'astrologia ci mette di fronte a tutte le nostre responsabilità.

4. L'astrologia non ha ha sempre una buona parola intellegibile per tutti. L'astrologia non dà qualcosa e sempre la stessa cosa a tutti, non solletica l'amor proprio e la vanità. Non esiste configurazione planetaria, segno o ascendente che non abbia, assieme a grandi e piccoli difetti, grandi e meravigliose caratteristiche umane di cui essere fieri, quindi solo equilibrio. Non c'è, in sostanza, un solo tema natale di cui potersi vergognare, ma c'è il problema dell'accettazione del proprio destino. Pensare di non aver un destino oppure un karma, oppure un debito nei confronti della vita che è un dono, è molto vicino al tragico superuomo,superomismo di Nietsche. Tutti, di fronte all'analisi astrologica, siamo dei tipi tosti e interessanti, forse, ma sostanzialmente degli spiriti intrappolati nella materia e che soffrono di un anelito di libertà..

5. Non tutti possiamo diventare esperti di astrologia... perchè lo studio non basta mai. Non basta un libretto di 10 pagine, un mini-manuale e si diventa provetti astrologi. La letterattura astrologica è immensa, così come è immensa la somma delle combinazioni possibili nei cieli, che non si ripete mai uguale, apparentemente infinita.

L'astrologia non si basa sul concetto di causa effetto, ma di risonanza, se ascoltando un pezzo musicale molto triste un uomo piange non è per via della musica, ma perchè aveva il pianto dentro e la musica ha rappresentato il ponte per trasportare quell'emozione. E qualunque risultato si ottenga con l’astrologia è sempre merito della ricerca interiore individuale, della consapevolezza di essere viandanti su questa terra alla ricerca della verità.