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mercoledì 13 luglio 2011

SENEX E PUER




Rovistando tra i miei libri ritrovo sempre con piacere due di James Hillman, “Fuochi Blu” 1994, e “Codice dell'Anima”, 1996. James Hillman (Atlantic City, 12.4.1926, Ariete Ascendente Gemelli, Sole e Luna in Ariete, Luna Nuova, quindi, Mercurio congiunto Urano in Ariete, Venere in Pesci, Marte in Acquario)) è uno psicoanalista Junghiano, saggista e filosofo statunitense, che si autodefinisce Artista della Psicologia.
In questi libri pur non usando quasi mai la parola “Astrologia”, Hillman si avvale di tutta una serie di concetti e riferimenti che sono perfettamente in linea con il pensiero astrologico. Vediamoli:

Daimon è la parola più ricorrente nei saggi di Hillman, e l'etimologia e significati derivano dal greco antico: Δαιμον, δαιμονος (Dàimon, dàimonos), spirito, entità soprannaturale. Angeli Custodi e Demoni terrificanti per dirla tutta. L'accezione di questa parola non è necessariamente negativa come si suole spesso pensare. Difatti, per la cultura dell'antica Grecia, i demoni non erano altro che spiriti che governavano gli stati d'animo umani. La stessa parola greca Ευδαιμονια (Eudaimonìa) che vuol dire "felicità" è composta dal suffisso "eu" e da "daimon" e significa letteralmente "buon demone". Di demone parla anche Socrate nella sua Apologia. Il filosofo si riferisce infatti a certi moti interiori che lo spingono ad agire indicandogli quello che è giusto. Si tratta a tutti gli effetti di un'anticipazione del concetto di "coscienza cristiana". L'accezione negativa deriva dunque, nella nostra cultura dalla parola "demonio" con la quale si identifica Satana, il Diavolo. "Demone" indica nella cultura cristiana qualunque angelo sia caduto insieme a Lucifero nella dannazione. Da qui la diffusione di leggende e storie che vedono i demoni come agenti del male e responsabili di infestazioni di case foreste e luoghi stregati. Tuttavia ancora oggi nella nostra lingua sopravvive l'ambivalente accezione della parola "demone" in frasi del tipo: "demone della musica, della memoria etc...". Quindi i Demoni sono le entità che in Astrologia hanno nomi di dei Greci, Ares, Afrodite, Chronos Saturno...etc. Già nel prologo di Fuochi Blu troviamo la “vis polemica” di Marte, ovvero la capacità di scindere. Orbene bisognerebbe aggiungere che il ragionamento astrologico va più in là, e riconosce che Marte raggiunge il massimo della vis polemica o forza di scindere con Marte in Vergine o in Gemelli, nella III o Vi casa. Nel caso di Hillman richiama valori uraniani, in Acquario, ma in IX casa, quella della Filosofia, dove Hillman di affatto ha lasciato una traccia nella modernità.
Successivamente, sempre nel prologo, arriva Venere, tradotto come amore per le parole, e Saturno come forma, tradizione e struttura. Non manca Mercurio, messaggero degli dei. La questione principale anche qui è il tentativo di riunire gli opposti: la psicologia, si chiede Hillman, è Scienza del Comportamento o Arte dell'Anima? Hillman propende per la seconda non trascurando completamente la prima. Un altro tentativo di riconciliare gli opposti è l'immagine: “Attraverso la forza dell'immagine, si esprime il sintomo, “L'uomo naturale, che si identifica con lo sviluppo armonico, l'uomo spirituale, che si identifica con la perfezione trascendente, e l'uomo normale, che si identifica con l'adattamento pratico e sociale, deformati, si trasformano nell'uomo psicologico, che si identifica con l'anima. La più frequente delle immagini che troviamo è quella del Senex e Puer, che in astrologia corrisponde all'asse principale dell'anima, Cancro e Capricorno, Azimuth e Nadir, discesa dell'anima e destino, da bambino a vecchio. Più avanti troviamo l'altra relativa, Picchi e Valli, dove picchi è lo Spirito e la valle (di lacrime) i tormenti dell'anima, o quantomeno il viaggio dell'anima su questa terra. Cosa sia l'anima e cosa sia lo spirito è ancora oggi argomento aperto e motivo di accese discussioni. Si continua il discorso con Arconti, Demoni, lo zolfo alchemico, il fuoco creativo del segno del Leone. A pag. 23 del Codice dell'anima Hillman cita Platone “la Repubblica”: Prima della nascita l'anima di ognuno di noi sceglie un'immagine o disegno che poi vivremo sulla terra e riceve un “daimon” che ci guidi quassù (i picchi di Capricorno-Saturno) che è unico tipico e nostro.
Infatti la data di nascita, l'ora, il diagramma di Ascendente e Discendente, il Medio Cielo ed il Fondo Cielo è immagine o strumento per ricordarci chi siamo.


In Codice dell'Anima Hillman fa distinzione tra fatalismo, che consiste nel dare ed abbandonarsi al destino attribuindogli tutte le colpe dei nostri mali, e che di fatto impedisce di vivere pienamente il proprio Daimon, e Fato-Moira dei Greci, che aveva più il senso d'interpretare il proprio destino attraverso la volontà.
E' una delle proposte dell'astrologia, di individuare la parte destino contrapposta a quella della volontà, descriverla ed interpretarla. In termini di simbologia dei segni ad esempio, l'Ariete “aggredisce” il proprio destino, il Toro lo “nutre”, i Gemelli lo “polemizza”, via via fino ai Pesci che lo subisce, di fatto diventandone la vittima. Inoltre in una nascita diurna in genere, col Sole Alchemico che che crea il processo di calore, fusione ed individuazione, il destino si materializza, mentre nella nascita notturna o con il Sole oscurato, il processo si interiorizza, tende all'introspezione ed al processo di Lunarizzazione, come nel caso di Lilith o Luna Nera, che da come risultato diversi tipi di Karma.



http://www.astro.com/astro-databank/Hillman,_James