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martedì 12 gennaio 2010

NATO SOTTO UNA BUONA STELLA


Le stelle fisse e la loro relativa suddivisione in 44 costellazioni furono studiate già dai tempi dei Caldei, la cui civiltà fiorì, in quattro periodi, dal 4000 al 533 avanti Cristo. Fu poi Claudio Tolomeo (in greco: Κλαύδιος Πτολεμαῖος; in latino: Claudius Ptolomaeus; Pelusio, 100 circa – 175 circa) astrologo, astronomo e geografo greco antico di epoca imperiale e cultura ellenistica che visse e lavorò ad Alessandria d'Egitto, a catalogarle nel suo trattato Almagesto o Tetrabiblos.

Le stelle fisse erano così chiamati dagli antichi per distinguerli dai pianeti, o "erranti", che sono corpi celesti che si spostano sensibilmente su tutta la fascia dello Zodiaco. Stelle fisse sono quelle che appaiono immobili, rispetto alla Terra, ma anche gli antichi si accorsero subito che esse, seppur lentamente, si muovevano attraverso lal volta celeste, al passo di circa un grado ogni 72 anni, con un ciclo completo 25920 anni o anno Platonico (questo fenomeno viene chiamato Precessione degli Equinozi).
Molti studiosi di astrologia del passato furono sacerdoti o preti cristiani, il senso del Sacro proviene direttamente dal Cielo, uno fra tutti fu William Lilly astrologo inglese del 1600, che scrisse un trattato: la sua Astrologia Cristiana. Egli prese in considerazione Tolomeo, ma anche Doroteo, descrivendo così le stelle fisse:

"La forza e l'efficacia delle stelle fisse è di essere considerato dal loro grandezza, il loro splendore, la loro natura o proprietà, la loro vicinanza al eclittica, il loro posto nel mondo, la loro pluralità, la loro prima apparizione orientali, la purezza del loro luogo, la similitudine o l'accordo del corpo o raggi di un pianeta con loro e la loro posizione sul cerchio." Oggi con i moderni telescopi abbiamo la possibilità di ammirarne tutti i dettagli, tra cui il colore, la forma o composizione.

Tra gli studiosi moderni sul significato e vibrazione astrologica delle stelle fisse spiccano 2 donne, Diana K. Rosenberg, e Bernadette Grady.
Gli studi del passato andavano infatti in due direzioni:
1) Nomenclatura e posizione della stella e gruppo di stelle sull'eclittica, divise in maggiori o minori, ad esempio Sirio, Le Pleiadi, Antares, Regulus, Fomalhaut, Aldebaran, le Sette Sorelle che si distinguono per la loro brillantezza e magnitudine.

2) Il loro significato ed effetto: malefiche e benefiche oppure neutre in funzione del pianeta che le attraversano in particolare Sole e Luna.

Il catalogarle quindi prevedeva:
Lista delle stelle più massicce conosciute
Lista delle stelle meno massicce conosciute
Lista delle stelle più luminose conosciute
Lista delle stelle più brillanti del cielo
Lista delle stelle più vicine alla Terra
Lista di stelle secondo il loro influsso


tra le stelle "cattive" Algol ad esempio, che indica conflitto ma anche Cordolo, pericolo,
Deneb Kaitos, Pigrizia, la distruzione di sé, nervosismo, la malattia, le inibizioni, perdita, Baten Kaitos, isolamento, depressione, gli incidenti, l'emigrazione, naufragi e tra quelle positive, o "buone" Algenib, ambizione, vanità, l'intuizione, l'entusiasmo, la sentenza, Alderamin, gravità, severità, giudizio, dure prove, poesia, teatro, Alpha Andromeda, la popolarità, l'indipendenza, gli onori, Mirach, Buona fortuna attraverso il matrimonio, la bellezza, il talento, l'amore.

Come tutti sanno la nascita di Cristo fu annunciata dalla Stella Cometa, e dai Re Magi, che altro non erano che astrologhi, studiosi del CIelo, lo stesso Cristo è chiamato "Ictus", o pesce, in molti testi biblici.

LA COSTELLAZIONE DEI PESCI
Il Pesce Australe, chiamato Piscis Notius in Uranographia di Johann Bode, nella foto, mentre beve dalla brocca dell'Acquario. La bocca è segnata dalla stella lucida Fomalhaut.

Eratostene lo chiamò il grande pesce e disse che era il genitore dei due pesci più piccoli della costellazione dei Pesci. Come per quelli, la sua mitologia ha una collocazione Medio Orientale che rivela le sue origini babilonesi. Secondo il breve resoconto di Eratostene, si suppone che la dea siriana della fertilità Derceto (il nome greco di Atargati) sia caduta in un lago a Bambyce vicino al fiume Eufrate in Siria, e sia stata salvata da un grosso pesce. Igino dice, ripetendo il suo appunto a proposito dei Pesci, che a causa di questa circostanza i Siriani non mangiano pesce ma venerano l'immagine dei pesci come quelle degli dèi. Tutte le storie che riguardano la mitologia di questa costellazione sono molto scarne.

Bambyce più tardi divenne nota ai Greci come Hieropolis (che significa città sacra), e oggi si chiama Membij. Altre fonti classiche ci dicono che i templi di Atargati contenevano vasche di pesci. Si diceva che la dea punisse coloro che mangiavano pesce facendoli ammalare, ma i suoi sacerdoti lo mangiavano come rituale giornaliero.

Secondo lo scrittore greco Diodoro Siculo, Derceto si lanciò di sua spontanea volontà in un lago ad Ascalona in Palestina in un tentativo di suicidio dovuto alla vergogna di avere avuto una relazione amorosa con un giovane siriano, Caistro, che la rese madre di una bambina, Semiramide. Derceto uccise il suo amante e abbandonò la figlia, che fu cresciuta da colombe e più tardi divenne regina di Babilonia. Nel lago Derceto fu tramutata in sirena, metà donna e metà pesce.

In cielo il Pesce Australe è più visibile dei Pesci perché contiene la stella di I grandezza Fomalhaut. Questo nome viene dall'arabo e significa «bocca del pesce», che è come Tolomeo la descrisse. Il Pesce Australe è raffigurato nell'atto di bere l'acqua che scorre dalla brocca di Acquario, cosa strana per un pesce. E' il pesce che viene dal vento del Sud.

“Noi e il cielo”

Se guardiamo verso Sud in queste
serate, notiamo una estesa zona
particolarmente povera di stelle.
Le costellazioni che vi sono comprese
hanno qualcosa in comune con l’acqua.
Da Ovest a Est sono: Capricorno, Pesce
Australe, Acquario, Pesci, Balena,
Eridano. Al di sopra del Capricorno si
trova un’altra costellazione d’acqua:
il grazioso Delfino. Il Capricorno è
per metà acquatico rappresentando un
ovino con una lunga coda di pesce.
E’ possibile che la natura acquatica
di queste costellazioni sia stata
stabilita addirittura nel Paleolitico.


La stella più luminosa visibile fra le
“Acque Celesti” è Fomalhaut (in arabo
“Bocca del Pesce”), stella alfa del
Pesce Australe e diciassettesima per
luminosità in tutto il cielo.
Questo astro dal colore bianchissimo
dista 23 anni luce e appare spostarsi
in cielo di 0,16 secondi d’arco ogni
anno. La sua grande luminosità la rese
una delle quattro stelle fondamentali
del cielo per gli antichi: insieme ad
Antares, Regolo e Aldebaran, infatti,
Fomalhaut divide lo Zodiaco in quattro
parti approssimativamente uguali,
corrispondenti alle quattro stagioni, ai quattro arcangeli.


URIEL
L'Arcangelo della nostra Era dell'Acquario è Uriel ( dove transita oggi il pianeta Urano)


« Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco »
(Gesù)

Nel nome Uriele, U-Ra-El, nell'antica lingua egizia: U sta per spazio e Ra per Sole, ovvero Spazio-Sole-Dio ovvero "Luce di Dio", pertanto il compito di Uriel è quello di portare agli uomini la luce della Conoscenza di Dio. E' l'interprete delle profezie, l'Angelo del Giudizio Universale e governa la Legge dell'Ordine e dell'Armonia.

Il suo colore è il bianco argentato e, nel corpo umano, rappresenta l'opera coordinatrice del lavoro fatto dagli Arcangeli Michael, Rafael e Gabriel.

L'abbinamento di Uriel con Urano nella tradizione astrologica è abbastanza recente, poiché anticamente si pensava che i pianeti fossero soltanto sette. Con l'avanzare delle scoperte astronomiche, fu necessario colmare delle lacune. Alcune divinità dei tempi passati furono rivisitate e adattate alle nuove conoscenze. Il dominio del recentissimo Urano gli si attaglia perfettamente.

E' l'Arcangelo reggente della costellazione dell'Acquario, segno estroverso e rivoluzionario, destinato ad influenzare l'umanità futura. Uriel ben s'addice al governo dell'astrologia e dell'elettronica, tipicamente acquariane.

E' il protettore degli esploratori, degli innovatori e, considerato il suo ruolo nei confronti di quelle che sono e saranno le professioni del futuro, potremmo mettere sotto la sua protezione anche gli astronauti, che negli antichi testi di magia non potevano essere presi in considerazione.

Uriel ha il controllo sulle forze che presiedono ai bruschi ed imprevisti cambiamenti, non soltanto nel destino dei singoli individui, ma a livello planetario.

L'Era Nuova, o Età dell'Acquario, è controllata nel suo rapido susseguirsi di eventi, da questo grande Angelo che ha ancora un immenso compito da svolgere nei confronti dell'Umanità.