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lunedì 31 agosto 2009

ICARO E PETER PAN




I segni dei Gemelli ed il Sagittario rappresentano due estremi di un raggio, su cui si dovrebbe viaggiare in linea di massima dall’adolescenza verso la maturità. I Gemelli sono regolati da Mercurio, pianeta del linguaggio, della mente, dell’inventiva, ed il suo opposto, il gioviale Sagittario, della Fede e della Fantasia, in particolare della Visione, la stessa che può portare attraverso il sogno verso invenzioni nuove, ma anche il dialogo con le entità superiori, Dio od i suoi emissari, Angeli, Troni, Superpotenze. Nella saga del Signore degli Anelli Tolkien, un professore di lingue antiche del Capricorno, ma con Mercurio in Sagittario, scrive delle Terre di Mezzo, la leggenda che descrive il viaggio immaginario in luoghi a noi sconosciuti, popolate da personaggi fantasiosi quanto ricchi di simbologie. Uno per tutti il vecchio saggio Saturnino, il canuto conosciuto anche come : Gandalf il Grigio , Gandalf il Bianco , Incànus , Olòrin , Il Grigio Pellegrino figura che è costantemente circondata da un alone di mistero, immortale. Saturno è di fatto Immortale, tetro, fuligginoso, stregonesco e quindi misterioso. La Terra di Mezzo (nome originale Middle-earth) è una leggendaria regione di Arda, il mondo fantastico di stampo medievale creato dalla mente dello scrittore che ha tratto il nome dal Miðgarðr della mitologia Nordica.
La Terra di Mezzo è anche, secondo la scrittice Nancy Farmer, il nostro mondo nella fantasia, dove scorre il tempo, in modo diverso da quello terreno. Tutte le grandi invenzioni nascono prima da un sogno. Nel 1903 con i fratelli Wright, guarda caso con il transito di Urano in Gemelli, imitando il volo degli uccelli, realizzano il sogno dell’Umanità Bambina, quello di volare. La leggenda di Icaro rappresenta, col suo volo aereo straordinariamente anticipatore, il sogno dell'adolescente (Giove il viaggio ed il Sagittario) di diventare adulto prima del tempo, di superare la mediazione di una vita piena di contraddizioni (quella di Dedalo, Saturnino, perché troppo razionale) nell'immediatezza di una coerenza assoluta all'ideale, quella coerenza che porta sempre, come anche la sua vicenda dimostra, a contraddizioni ancora maggiori, tragiche in quanto irrisolvibili. Icaro vedeva l'accortezza e la moderazione del padre (che chiedeva, come strategia di volo, di abbandonarsi ai venti e di volare né troppo alto né troppo basso) come una forma di cedimento all'ideale assoluto di perfezione, come una forma di eccessiva esitazione, un compromesso inaccettabile con le forze della natura e dell'ignoto insondabile, dimostrando la tipica impazienza sagittariana che conduce agli incidenti. . Icaro, ch'era figlio di una schiava, aveva fretta di volare in alto, per liberarsi dei timori, delle riserve mentali, dei pregiudizi del passato, senza tener conto dei condizionamenti della realtà. Ecco perché raffigura l’idealismo Sagittariano,e sul piano politico, l'avventurismo, l'estremismo infantile. Forse Icaro rappresenta anche l'ateismo impulsivo, autoritario, egocentrico, tipico dello spirtualismo libero da dogmi del Sagittario. Fuggire da Creta per i due personaggi non fu un'impresa molto facile, poichè Minosse faceva sorvegliare tutte le navi e offrì inoltre una ricca ricompensa a chi avesse catturato Dedalo. Il Sagittario, come segno successivo allo Scorpione, indica le vicissitudiniche nascono a seguito di una vicenda mortale e vendicativa, come quella del Re Minosse.
Con l'astuzia, Dedalo, il padre di Icaro, costruì un paio di ali per se stesso ed un altro per Icaro. Dopo aver saldato le ali alle spalle di Icaro, con della cera, con le lacrime agli occhi, Dedalo gli raccomandò di stare attento e di non volare troppo in alto perchè il sole avrebbe potuto sciogliere la cera ne troppo in basso perchè le ali si sarebbero inumidite con i vapori del mare. Dopo questo, Dedalo si innalzò in volo seguito da Icaro. Mentre si allontanavano dall'isola, battendo ritmicamente le ali, i contadini, i pescatori e i pastori che alzarono lo sguardo verso di loro li scambiarono per dei. Quando si furono lasciate Masso, Delo e Paro alla sinistra e Lebinto e Calimne alla destra, Icaro disobbedì agli ordini del padre e cominciò a volare verso il sole, inebriato dalla velocità che le grandi ali imprimevano al suo corpo. Ad un tratto Dedalo, guardandosi alle spalle, non vide più suo figlio, ma soltanto delle piume sparse che galleggiavano sulle onde sotto di lui. Infatti il calore del sole aveva sciolto la cera e Icaro era precipitato in mare, annegandovi. Dedalo volò a lungo in quel luogo, finchè il cadavere di Icaro riemerse. Lo portò allora in un'isola vicina, chiamata ora Icaria, dove lo seppellì. Una pernice appollaiata su una quercia lo osservò scavare la fossa squittendo di gioia: era l'anima di Talo, finalmente vendicata. Nel mondo moderno abbiamo creato non solo il volo come modo standard di viaggiare, ma anche un corollario di personaggi che discendono da Icaro. Superman, ad esempio, insieme a tutti fanatici del parapendio, e del volo libero. Non sempre l’Asse Gemelli Sagittario, finisce il suo corpo in incidenti mortali, come nel caso del simpatico Peter Pan. Peter Pan, o il ragazzo che non voleva crescere, destinato a rimanere adolescente nel mondo della fantasia, a vivere avventure mirabolanti, quanto improbabili, come Principe dei Folletti, incapace di crescere ma curiosamente dotato di una sua poetica visionaria e disincantata e amato per la sua capacità di saper giocare anche in età adulta, con le sue imprese divertenti e sempre improntate alla leggerezza, aeree, senza conseguenze, come lo è sempre la pungente ironia di un vero Sagittario.