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sabato 15 novembre 2008

ASTRAGALO


Droghe farmaci veleni. L'uomo antico, con una radice in mano, dubbioso se ingerirla, era di fronte ad una scelta drammatica, beneficio e cura, oppure avvelenanento, quindi morte. Guarigione o peggioramento, "Primum non nocere" e' l'editto di Ippocrate, il capistitpite della classe medica. Bisogna stare attenti.
Nel corso dei millenni l’uomo ha raffinato l’arte di scegliere una pianta a scopo medicinale. La fitoterapia, o naturopatia, curarsi con le erbe, ha avuto unforte revival a partire dagli anni venti del secolo scorso, ma in realtà non bisgona mai dimenticare che è un metodo che esiste da sempre, dall’inizio della storia, quando l’uomo medicina, il sacerdote e l’astrologo erano la stessa persona. Oggi ci si cura molto con i farmaci chimici, che sono inerti e spesso dannosi oltre ogni limite, mentre spesso potremmo farlo con più beneficio con prodotti naturali.
Uno studio condotto presso l'UCLA Institute, risulta ora una conferma, che dalle erbe cinesi, c’è un aiuto contro l'Hiv. Un' antica pianta medicinale potrà essere impiegata anche per rafforzare il sistema immunitario dei sieropositivi

STATI UNITI - È uno studio condotto presso l'UCLA Institute a svelare le potenzialità dell'estratto di Astragalo nel trattamento dell'Aids. Secondo gli scienziati, infatti, le radici della leguminosa di origine orientale, nota per la sua azione immunostimolante e utilizzata da millenni dalla medicina tradizionale cinese, contengono una sostanza che potrebbe rivelarsi un'arma assai potente nella lotta contro l'Hiv.

SALVA CELLULE – Come riferisce il New Scientist, l'Astragalo agisce sui telomeri, rallentando così il processo di invecchiamento delle cellule e potenziandone la risposta immunitaria ai virus.

Huang-qi. L'astragalo nella tradizione cinese e nella prospettiva occidentale
Già nella più antica fonte di letteratura, la ”Farmacopea del Coltivatore celeste” (II secolo a.C.), Huang Qi si trova fra le ”droghe superiori”, quelle meno tossiche, che possono essere assunte abbastanza regolarmente per tonificare I’energia vitale (una delle pratiche più ricorrenti e antiche in tutta la storia della Medicina Tradizionale Cinese, connessa con I’aspirazione alla longevita).


Huang Qi è la radice essiccata (Radix Astragali) di Astrugalus che crescono in Cina e in altre regioni dell’ Asia orientale. Li Shi Zhen, medico durante la dinastia Ming spiega il significato del nome in questo modo: ”Qi significa superiore; Huang si riferisce al colore giallo. Huang-qi è una delle piu importanti fra tutte le piante toniche”. (2) L’uso di questa pianta nella Medicina Tradizionale Cinese è molto antico. La prima fonte storica, comune a tutte le piante toniche cinesi, è la cosiddetta Farmacopea del Coltivatore Celeste, che raccoglierebbe gli insegnamenti dell’imperatore Shen Nung, risalenti almeno al II secolo a.C. Si tratta di una figura mitica che avrebbe insegnato al popolo cinese l’agricoltura e l’arte di usare le piante. L’opera elenca 365 droghe classificate secondo il loro grado di tossicità. Huang Qi si trova tra le ”droghe superiori”, quelle meno tossiche, che possono essere assunte abbastanza regolarmente per tonificare l’energia vitale. La tonificazione dell’energia vitale e una delle pratiche più ricorrenti e antiche in tutta la storia della Medicina Tradirionale Cinese, ed è connessa con l’aspirazione alla longevita mutuata da un’interpretazione del Taoismo secondo cui:
”Praticare la ricerca del segreto, condurre una vita regolare, saper fare il giusto uso dell’energia vitale, vivere in gioiosa compagnia, sono le principali regole per pote vivere non solo a lungo, ma anche qualitativamente bene”.



Astragalus membranaceus

Descrizione botanica

Si tratta di una radice cilindrica con scarse diramazioni, più spessa nella porzione superiore, la cui lunghezza varia da 10 a 90 cm, e del diametro di 1-8,5 cm. La superficie esterna è di color giallo-grigiastro, segnata da rughe longitudinali. La tessitura è flessibile nelle radici a diametro ridotto, dura in quelle più spesse. La frattura è giallo-chiara, fibrosa e amilacea, con fenditure e vasi. Ha odore debole e sapore dolciastro. (9, 90, 99, 106). Le radici, vecchie di quattro anni, si raccolgono di preferenza in autunno, altrimenti in primavera, e si essiccano al sole; quindi vengono variamente preparate, e sono disponibili sul mercato in diverse forme: -la radice cruda, tagliata in tranci della lunghezza di 20- 25 cm, riuniti in mazzetti;

-la radice cruda, tagliata a fettine, bagnata e nuovamente essiccata;

-la radice tostata, dopo essere stata immersa in una soluzione di acqua e miele, tagliata a fettine. Questo tipo di preparazione ne accentua la natura e il sapore, e ne aumenta le proprieta tonificanti;

-la radice preparata con l’aggiunta di sale, usata per tonificare i Reni.
In medicina tradizionale cinese Classificazione terapeutica: Rimedio leggero con minima tossicità cronica
Qualità: Dolce, leggermente calda, essiccante, astringente, solidificante, stabilizzante.


( Per evitare confusioni va chiarito e detto che esiste l'astragalo anche in anatomia umana, infatti per la sua forma cubica l'omonimo osso del calcagno, chiamato astragalo, è fondamentale nell'articolazione del piede.)