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venerdì 8 giugno 2012





FRATELLO ORDINATO; FRATELLO DISORDINATO

Mercurio in Sagittario cavalca meravigliosamente la fantasia, ma è in caduta rovinosa, o in esilio.
Nell’opposto segno dei Gemelli, ritorna a casa, nel mondo del reale.
Mercurio è l’araldo della dualità, portatore del dubbio della prima scelta, e comprende veramente tutto, perché nulla è reale al di fuori dei processi mentali, se non teniamo anche presente l’irreale.
L’essere umano nasce equipaggiato per vivere queste contraddizioni , l’onnipresente dualità ben rappresentata da Mercurio in Gemelli, fin nella sua struttura cerebrale, architettata in due emisferi, separati ma complementari, che come tutti sanno, sono cervello destro e cervello sinistro. E da qui in poi, quando Mercurio abita i nostri processi mentali, percepiamo e analizziamo luce ed oscurità, caldo e freddo, e via dicendo, fino alle dicotomie moderne, realtà e realtà virtuale, economia ed economia reale. Quest’ultima è l’economia che pratica la gente normale, l’altra è quella che praticano politici, banchieri e faccendieri. Due cose molto diverse. Una molto solida ed ordinata, l’altro in un perenne stato confusionale.
Ma Mercurio-Hermes-Thot il coppiere alato degli dei greci, interviene ancora oggi a livello mentale anche a favore di scrittori, poeti, musicisti, giornalisti, e chiunque voglia comunicare, e si sforzi di farlo nel miglior modo possibile.
Gli scribi, nell'antico Egitto, molto tempo prima dei Greci , appartenevano ad una casta molto potente, ammirata e ben retribuita che si occupava dell'amministrazione del paese.
Il tempo per formare uno scriba era molto lungo, solo gli alunni più dotati, coloro che imparavano l'arte complicata del geroglifico monumentale, riuscivano ad arrivare a corte.
Lo scriba, mantenendo il segreto della sua professione tramandava le sue conoscenze di generazione in generazione.
Inoltre era assegnata a loro la figura divina di Thot come protettore; infatti egli era il dio della scrittura e della saggezza, nonchè mago e messaggero degli dei. Oltre ai papiri e al pennello lo scriba utilizzava anche altri strumenti, come: una paletta, un pestello, un mortaio, colori come il rosso ocra contenuto in un doppio calamaio, un coltello e un rullo per papiro, e infine un cubito (un righello graduato). La figura di Thot - "il grandissimo" - è strettamente legata all'Ermetismo, essendo Thot il dio egizio legato alla "Conoscenza Nascosta". Associato alla Luna (con cui aveva barato al gioco del senet per strapparle i famosi cinque giorni epagomeni), alla scrittura (inventore dei geroglifici), alle scienze in generale, Thot era anche il dio della medicina e dell'astronomia (misuratore dei cieli e conoscitore delle stelle); collegato all'aldilà, presiedeva al rito della pesatura dell'anima del defunto (la bilancia era una sua invenzione). In alcune regioni dell'antico Kemet, Thot era colui che aveva dato origine alla vita sulla terra... la diviTHOTH (Egiz.) - Il più misterioso ed il meno compreso degli dei, la cui caratteristica personale è completamente diversa da tutte le altre antiche divinità. Mentre le permutazioni di Osiride, Iside, Horo e degli altri sono così numerose che la loro individualità è completamente perduta, Thoth rimane immutabile dalla prima all’ultima Dinastia. Egli è il dio della saggezza ed ha autorità su tutti gli altri dei. È l’archivista ed il giudice. La sua testa di ibis, la penna e la tavoletta dello scriba celeste che registra i pensieri, le parole e le azioni degli uomini e li pesa sulla bilancia, lo accomunano al tipico Lipika esoterico. Il suo nome è uno dei primi ad apparire sui monumenti più antichi. È il dio lunare delle prime dinastie, il maestro del Cinocefalo, la scimmia dalla testa di cane che in Egitto era simbolo vivente e ricordo della Terza Razza Radice (Dottrina Segreta, Cosmogenesi, pag. 196-197). Egli è il “Signore di Hermopoli” Giano, Hermes e Mercurio assieme. È incoronato con un atef e con un disco lunare, e porta “l’Occhio di Horus”, il terzo occhio, nella sua mano. È l’Hermes Greco, il dio del sapere ed Hermes Trismegistus, l’ “Ermete Tre volte Grande”, il patrono delle scienze fisiche e il patrono e l’anima della conoscenza occulta esoterica. Come molto espressivamente dice di lui J. Bonwick, “Thoth… ha un effetto potente sull’immaginazione .. in questa intricata ma bella fantasmagoria del pensiero e del sentimento morale di quel passato nebuloso. Invano ci chiediamo come mai l’uomo, nell’infanzia di questo mondo di umanità, nella grossolanità della supposta incipiente civiltà, possa avere sognato un essere celeste come Thoth. Le linee sono così delicatamente tracciate, così intimamente e raffinatamente intessute, che sembra guardare un disegno delineato dal genio di Milton e portato a termine dall’abilità di un Raffaello”. Realmente, c’era qualche verità nel vecchio detto “La Saggezza degli Egiziani”… “Quando apprendiamo che la moglie di Chefren, costruttore della seconda Piramide, era una sacerdotessa di Thoth, capiamo che le idee da lui rappresentate erano già fissate 6000 anni fa”. Secondo Platone, “Thoth-Hermes era lo scopritore e l’inventore dei numeri, della geometria, dell’astronomia e delle lettere”. Proclo, discepolo di Plotino, parlando di questa divinità misteriosa, dice: “Presiede su ogni tipo di condizione guidandoci da questa dimora mortale ad un’essenza intellegibile, governando i differenti tipi di anime”.
In altre parole, Thoth quale Archivista e Cancelliere di Osiride nell’Amenti, l’Aula del Giudizio dei Morti, era una divinità psicopompa; mentre Giamblico dice che “la croce con impugnatura (il thau o tau) che Thoth regge nella mano, non era altro che il monogramma del suo nome”. Oltre al Tau, prototipo di Mercurio, Thoth porta la verga-serpentina, emblema di Saggezza, che divenne il Caduceo. Mr. Bonwick dice: “Hermes era in senso mistico il serpente stesso. Striscia come quella creatura, silenziosamente, senza sforzo apparente, lungo il corso delle ere. Egli è… il rappresentante dei cieli stellati. Ma è il terrore del serpente cattivo, poiché l’ibis divorava i serpenti dell’Egitto”. Era la divinità suprema. Aveva dimostrato di essere intelligente, furbo e, se necessario, capace di imbrogliare...
Mercurio (in latino Mercurius, in greco Hermes) nella mitologia greca e romana e' il nome del dio dell'eloquenza, del commercio e dei ladri. La sua bacchetta, il Caduceo, un bastone alato su cui si attorcigliano due serpenti, e' divenuta simbolo della medicina. Essendo il messaggero degli de'i viene spesso raffigurato con le ali ai piedi. L'Inno omerico ad Hermes lo invoca come: "Dio dalle molte risorse (polu'tropos), gentilmente astuto, predone, guida di mandrie, apportatore di sogni, osservatore notturno, ladro ai cancelli".

Da Hermes deriva la parola "ermeneutica", ovvero l'arte di interpretare i significati nascosti. In greco un uomo fortunato veniva chiamato "hermaion".
MERCURIO ASTROLOGICO
La Relazione Intellettuale con il Mondo

Giro dello Zodiaco
87 giorni
Simbologia
Intelligenza, astuzia, comunicazione
Anatomia e fisiologia
Sistema nervoso, bronchi, timpani, orecchie
Ruolo familiare e sociale
Figlio adolescente, fratello, amico
Domicilio
Gemelli, Vergine
Esilio
Sagittario, Pesci
Esaltazione
Scorpione
Caduta
Toro
Archetipo
Ricercatore nel viaggio della conoscenza
Funzione
Conoscenza, comprensione, raziocinio
Lato oscuro
disonestà, ipocrisia, falsità, cinismo
Il Mercurio in Sagittario si rifiuta di essere intrappolato sia fisicamente che intellettualmente, e, non appena, o anche prima, che qualcosa minacci di diventare troppo materiale o semplice routine, salta alla cosa successiva , alla ricerca del prossimo orizzonte che offra interessanti possibilità future per qualcosa di ancor più significativo. Come re degli dei, Giove era più grande della vita, fiammeggiante, spontaneo, reattivo, con un temperamento esplosivo, capace di scagliare fulmini quando era in collera. Le semplici dimensioni del Sagittario, la sua generosità e benevolenza , le sue bufere, i suoi uragani e tornadi, possono sopraffare e il suo temperamento esplosivo, che si spegne velocemente, può non di meno lasciare i segni più sensibili scossi per un po' di tempo. Il segno spesso ha una tremenda quantità di energia fisica e una costituzione forte, e l'esercizio fisico lo sport possono essere un modo positive di esprimere questa energia. I Sagittari non hanno limiti naturali, il che spiega perché spesso sono goffi, vanno a sbattere contro le cose e le altre persone. Fondamentalmente socievoli e aperti, i Sagittari tendono ad attrarre le altre persone nella propria orbita. Più numerose le persone, più grande il party meglio è. La loro visione è così potente che, con la fiducia in se stessi di tutti segni di fuoco, possono persino arrivare a pensare di essere gli arbitri dell'unica e sola verità, il che li rende vulnerabili alle accuse di essere arroganti, superbi e condiscendenti.

L'integrazione del segno opposto dei Gemelli e del pianeta Mercurio nel suo esilio in questo segno, può portare un approccio più razionale e più oggettivo e la valutazione della possibilità che le verità possono essere parziali e multiple e che esistono altri, egualmente validi opinioni e punti di vista. L'integrazione di Mercurio può portare un senso dell'umorismo e un distacco a quello che potrebbe essere un approccio piuttosto arrogante e fondamentalista. La Vivacità dell'Intelligenza. Mercurio rappresenta la ragione, l'intelligenza, la comunicazione, l'umorismo, l'ironia,l a parola scritta e parlata, l'Abilità Commerciale, l'Adolescenza, la Percezione Intellettiva, i Fratelli e le Sorelle, il Figlio, la Mobilità.
I rapporti con il segno del Leone
Ogni Sovrano ha bisogno di un Mago che sia capace di predire il futuro, guarire i malati, creare rituali in grado di unire i membri di una comunità e mantenere il duraturo contatto con la dimensione spirituale.
Serve anche un Saggio che sia imparziale consigliere.
Il Folle può dire verità inconfessabili.
Il Potere del Mago è quello di trasformare la realtà cambiando la coscienza e creare un campo di energia positiva in grado di realizzare i desideri e le aspirazioni del Sovrano (La Magia del Fare)
Mosè, Gesù, Buddha compivano regolarmente miracoli.
Se dobbiamo camminare sulla loro strada dobbiamo poterli compiere anche noi.
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”.
Mercurio infine appartiene ai 5 pianeti rocciosi, Luna Terra Venere e Marte, che gli fanno compagnia nel disegnare la psiche ed il carattere dell’animale uomo. Gli altri 5 Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone governano i piani astrali superiori.
Mercurio si trasforma quando associato ai 7 pianeti principali anche nella millenaria tradizione induista, ai sette saggi. Quindi Solare Leone, Lunare Cancro, doppio Mercuriale Vergine, Venusiano Bilancia, Marziano Scorpione, Gioviale per l’appunto Sagittario, e Saturnino, Capricorno Acquario. Solo questi ultimi appartengono alla categoria Saggi o risi, sono i «conoscitori ed espositori delle Cose Divine». Innumerevoli storie, leggende e figure raccontano dei sette saggi, modelli o ideali tramite i quali gli esseri senzienti possono procedere nel cammino evolutivo.
Mercurio nei Veda
Nella tradizione induista più nota i saggi sono originati dal cervello di Brahma.
Citiamo dalla Bhagavad-Gita alcune parole di Krishna, , riguardo ai saggi.
«I sette grandi veggenti, i progenitori dell’umanità, i quattro antichi e i legislatori nacquero dalla mia volontà e provennero direttamente da me. La razza dell’umanità è derivata da loro»
Alcuni autori sostengono che all’inizio dell’era attuale, risalente millenni or sono alla grande civiltà indo-asiatica, le sagge guide dell’umanità - personificate nei sette santi rsi e nella leggendaria figura del Manu - stabilirono un ordine mondiale basato sulla ripartizione dell’Unità di partenza in sette archetipi o qualità principali, dalle cui combinazioni sarebbero derivate le infinite altre distinzioni della vita manifesta
La ricorrenza del fenomeno settenario si basa sull’esistenza di sette elevate entità,(antropomorfizzate nei sette santi rsi dell’India vedica) con mansioni delle più misteriose che,emanando da loro stesse settenari successivi, ripetono lo schema dai piani più elevati ai più bassi.
Nell’Esoterismo delle culture e tradizioni più disparate ritroviamo alcuni di questi settenari con il nome di: i sette Primordiali, i sette Costruttori, i sette Logoi planetari, i sette Figli della Vita e della Luce, i sette Alhim, i sette Elhoim, i sette Spiriti Creatori, i sette Arcangeli, i sette Angeli della Presenza, i sette Sephiroti, i sette Logoi Ermetici, i sette Signori Lipika, i sette Kumara, i sette Dhyan Choan, i sette Dhyani Buddha (uno per ogni razza madre, cinque fin’ora), i sette Manu primitivi o Prajapati, i sette Agnishwatta, i sette Manasaputra e i sette Ameshaspend zoroastriani.