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venerdì 27 giugno 2008


MARTE IL PANETA ROSSO
Tanto caro agli astrologi per la ricchezza della sua simbologia e l'affascinante ed avventurosa mitologia, che narra le innumerevoli e spesso raccapriccianti vicende del Dio della guerra, Ares,
è anche il primo pianeta esterno, che l'astrologia inserisce come regola nel codice originario della disposizione simbolica. E' il Punto Zero, all'inizio di tutto. Marte in senso esoterico rappresenta il nostro rapporto con l’altro, in senso di specchio deformante e rappresenta la brama, il desiderio materiale e possessivo, e quidi necessariamente il karma. In quanto è doppio, ha il domicilio sia in Scorpione che Ariete, Marte ha quindi un duplice espressione. E ' la riga di confine di tutto ciò che possiamo ottenere a costo di erculei sforzi.. Questo desiderio di incarnazione fisica, assume una “persona” personalità / anche a livello fisico. Rappresenta il flusso sanguigno e la muscolatura, che verrano sacrificati per lo scopo che si è prefisso il Se’ superiore, nella fattispecie il Sole. E 'qui che il nodo della personalità a livello di Marte si rivela come un veicolo per il sacrificio karmico, in quanto è attraverso una precisa intenzione ed una incarnazione fisica che l'anima è vista come diretta o discendente nella materia (forma) e quindi nel mondo. Questa discesa è questione che fa parte di un destino di vita, di un disegno divino diverso in ciascuno di noi e diverso in ciascuna delle nostre strade.
Marte, si oppone a Venere, il segno dell'Ariete, è opposto quindi al segno della Bilancia, ma coincide anche con la cuspide della prima casa e quindi l'ascendente, interpretato come il punto in un quadro astrale da dove ha inizio il “Tutto”. Tutto ciò che ha un inizio ha un ciclo, dice l'astrologia: lento e prudente, moderato e sostenuto, oppure brillante o martellante; ma sempre di cicli si parla, quando si fa un discorso astrologico. Ebbene Marte in questo periodo sta mandando informazioni all'Uomo, attraverso la sonda Spirit Rover, e gli astronomi poi usano questi dati per fare interessanti considerazioni ed ipotesi.

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_giugno_26/marte_doppia_faccia_ad06f3d2-4395-11dd-bb33-00144f02aabc.shtml
Tra le ipotesi e supposizioni più accreditate è che il pianeta Marte, schiacciato come è a metà, sia il risultato di un grande impatto tra la Luna, oppure un asteroide- esattamente come per la Donna secondo la bibbia, nata da una costola dell'Uomo- per gli studiosi di Astronomia tutto questo materiale fu espulso dal Sole circa 4 miliardi di anni fa ed ha colpito in pieno il pianeta Marte, il primo della fascia di pianeti esterna alla terra.
Quindi gli astronomi l'hanno spiegato così, questo colossale inizio: un corpo grande come Plutone, (forse la stessa Luna?) colpì Marte nell’emisfero Nord, in quel periodo ed ha lasciato il segno. E’ così spiegata la doppia faccia del pianeta rosso: pianeggiante al nord e montuoso al sud. Circa quattro miliardi di anni fa, riporta la rivista inlgese Nature, quando il Pianeta Rosso era ancora nella fase di formazione, venne colpito da un corpo della taglia del pianeta Plutone. Plutone ha le stesse dimensioni della nostra Luna. Certo le obiezioni potrebbero essere tante, potrebe essere stato invece non la Luna ma un asteroide però molto grande- Quando si parla di epoche in senso astronomico, 4mila milioni di anni fa, è d'obbligo fare solo ipotesi, in quanto è già difficile stabilire cosa sia successo cento anni fa, figuriamoci poi immaginare periodi anche solo di mille anni fa. Comunque sono stati creati video-simulazioni che spiegano la differenza nella crosta di Marte di circa 30 chilometri in base ad un impatto mostruoso e la presenza del cratere più grande del sistema solare. Quando l’astrologo dice che Marte porta con sè violenza, non si è molto lontano dalla verità. Bisogna anche dire che questa affascinante teoria non è nata adesso ma già negli anni '80 proposta da Don Wilhelms del Centro US Geological Survey.
Questo sarebbe il ciclo che si ripete nel nostro sistema solare. Un grande impatto di un asteroide (come già successo sulla terra nell’epoca dei dinosauri) con conseguente perdita di acqua, di vita e di tutte le specie, seguito da colossali perturbazioni geologiche di assestamento, Un ciclo che si ripete nel nostro sistema solare, a distanza di moltissimo tempo.