“ L’uomo può fare ciò che vuole, purchè lo voglia” Leon Battista Alberti
( Leon Battista Alberti architetto, scrittore, matematico e
umanista italiano; fu inoltre crittografo, linguista, filosofo, musicista e
archeologo: con Leonardo una delle grandissime figure dello scienziato- artista
tra le più poliedriche del Rinascimento)
Leon Battista Alberti nasce sotto il segno dei Pesci (
tenendo conto della precessione degli Equinozi, non l’Acquario) il 18/02/1404, con
Sole e Venere in Pesci, Saturno Mercurio e Giove in Acquario, trigono una
potentissima Luna congiunta Nettuno e Plutone, in Gemelli.
Nel mio post
precedente ho riportato integralmente la visione esoterica di Alice Bailey
dell’ottava fatica di Eracle, l’eroe per antonomasia, nell’impresa di
sconfiggere L’Idra di Lerna, che si
abbina al quadro astrale attuale, ricolmo di energie che si diramano dal segno astrologico
dello Scorpione. Quest’ultimo nell’iconografia popolare si identifica con la
formula, soldi, sesso, potere. In campo sessuale è ovvia l’analogia tra le
teste dell’Idra che si alzano e ricadono con la ambivalente forza e funzione
sessuale maschile. . Per quanto riguarda il danaro la crisi monetaria mondiale
continua tranquillamente, come un virus che si autopropaga nonostante le cure,
a fare il suo corso distruttivo. Nel quadro politico presente invece in Italia
nel fatidico mese di Dicembre 2012, quelli che molti temono rappresenti la fine
del mondo, questa iconografia assume effetti fortemente caricaturali, nel
“ritorno della Mummia” a cui stiamo, purtroppo, assistendo. Altra analogia, a
parte quella riportata 'Il ritorno della mummia': titolo a tutta prima pagina
il quotidiano francese Liberation, è la storia del personaggio al confine tra
realtà e fantasia, le Cid Campeador, XI secolo, nella Spagna invasa dai Mori e
dalle lotte intestine per il potere.
La leggenda narra del condottiero Rodrigo Diaz de Bivar
(Vivar) detto El Cid Campeador, il più grande eroe di quella terra. Imbragato
in un supporto di ferro nascosto dalle vesti, seppur morto, Rodrigo Diaz de
Bivar detto El Cid Campeador, entra nel campo di battaglia, getta lo scompiglio
fra i Mori che già pregustavano la vittoria, sconfinando nella leggenda.
Le energie dello Scorpione rimandano a tutte le emozioni
negative a cui possiamo pensare, rabbia, gelosia, invidia, terrore, rancore,
odio. Leonardo fu grande studioso della Fisiognomica e gli si attribuiscono sia
la frase, “gli occhi sono lo specchio dell’anima, che gustose descrizione di
come il corpo ed il volto tradiscono i moti dell’anima. Il Cenacolo di
Leonardo, opera somma di tutto il suo sapere in questo campo, fu dipinto
tenendo presente la disposizione astrologica dell’anno, con Gesù (Sole) al
centro, da Ariete a Bilancia alla sua sinistra e gli altri tra cui Giuda alla
sua destra, considerato del Segno dello Scorpione.
www.symbolon.net/cenacolodileonardo/
“In realtà diventa
ambigua l‟identificazione di Pietro e di Giuda tra Scorpione e il Sagittario;
ma quale dei due è lo Scorpione, e quale dei due il Sagittario? Cioè: a fianco
a Giovanni c‟è Giuda – e quindi dovrebbe essere lui lo Scorpione – però di
fatto a fianco alla testa di Giovanni c‟è quella di Pietro. Le mani di Pietro
sono raffigurate in due posizioni molto diverse e il fatto è interessante. Con
una mano Pietro sta chiamando Giovanni perché chieda a Gesù chi è il traditore;
mentre l‟altra mano è in una posizione strana perché è girata verso l‟indietro
con un coltello in mano. È una mano strana che emerge dietro a Giuda con un
coltellaccio in mano. È proprio quella che vuole richiamare il pungiglione
dello Scorpione; quindi è meglio immaginare Pietro come scorpione. Giuda
invece, come Sagittario, sarebbe colui che lancia la freccia e colpisce. Attenzione
però! I due sono messi strettamente insieme, in sovrapposizione; le due teste
sono ravvicinate e questo vuol dire che la figura di Pietro e quella di Giuda
in qualche modo si assomigliano. Sono traditori tutti e due; uno è il primo,
l‟altro è l‟ultimo, ma in realtà sono traditori tutti e due e sono sovrapposti,
interscambiabili come posizione e rappresentano due segni con connotazioni
negative.”
Un uomo può far tutto purchè lo voglia rappresenta bene le
energie dello Scorpione, sempre che il nostro destino ce lo permetta. Un altro
film e sequenze di scene che richiama queste energie dello Scorpione è naturalmente
l’ultimo Samurai, con Tom Cruise, la cui trama è all’incirca la seguente: I
samurai combattono per le tradizioni e per l'Imperatore a cui sono fedeli fino
alla morte e contro gli ideali occidentali del commercio e della tecnologia,
voluta da politici e generali opportunisti. Il capo dei ribelli samurai,
Katsumoto, si incontra con l'Imperatore Meiji ma questi è troppo debole per
opporsi al volere del Primo Ministro Omura ed ai politici. Katsumoto viene
arrestato e come da tradizione gli spetta il suicidio rituale. Ma Algren, un
capitano americano, alcolizzato che
cerca di guadagnare soldi e fuggire da un ricordo terribile e opprimente, e i
samurai lo liberano e lo convincono a morire, non per suicidio, ma
riguadagnando l'onore combattendo. Tutti sono consapevoli che le spade dei
samurai sono ben poca cosa al confronto con le mitragliatrici e i fucili
dell'esercito e nella battaglia finale, nonostante i ripetuti colpi di fucile e
di mitragliatrice, i Samurai resistono con onore vendendo cara la pelle, non
dichiarandosi sconfitti nemmeno dopo pallottole su pallottole piantate nei loro
corpi; alla fine Katsumoto supplica Algren di dargli il colpo di grazia, e
Algren esegue. L'ultima parola che il ribelle Samurai rivolge all'eroe
americano è: "perfetti, sono tutti perfetti", alludendo ai fiori di
ciliegio oggetto di una precedente conversazione, e muore tra le braccia del
capitano americano. I soldati dell'esercito regolare giapponese, assistito al
supremo sacrificio del leader ribelle, riscoprono le loro tradizioni ed i loro
valori e si inchinano commossi davanti al cadavere di Katsumoto. Algren,
graziato, viene riportato vivo davanti all'Imperatore. « - Tu pensi che un uomo
possa cambiare il suo destino?
- Io penso che un uomo fa ciò che può finché il suo destino
non si rivela. »
(Dialogo tra Katsumoto e Nathan Algren)