A Barcellona la Rambla, a Roma Trinità dei Monti, a New York Soho, a Milano Brera, e tante altre.
Per "street art" si intende quella forma d'arte effimera che non ha un suo vero e proprio luogo per esistere, ma solo zone indefinite dello spazio e del tempo, infatti tutto avviene nella massima libertà spontaneità e viene offerta, gratis et amore dei, quasi per caso, per strada, di solito in certe zone particolari delle grandi città.
Metà della street art è illegale, l'altra metà è gentile concessione comunale. Questi sono valori Sagittariani e Gioviali, ma se l'Attore e l'Artista, rappresentato dal Bagatto con il suo tavolino e gli strumenti, è un vero 'Ariete', può essere giovane, ma può essere anche (l'altro segno del Sacro Fuoco dell'Arte, il Leone) meno giovane, magari sdentato e malandato, ma orgoglioso della propria indipendenza e mai rassegnato.
In passato qusti artisti di strada si chiamavano i Guitti, tutti quelli che lavoravano per strada, che siano stati chiromanti, astrologi, madonnari, clown, mangiafoco, ritrattisti, giullari,fachiri, mimi, suonatori, o saltimbanco. Una antichissima tradizione è quella che li lega alla figura del Guitto e dell'Artista di Strada.
Il termine guitto, genericamente aggettiva la condizione di chi vive in maniera misera e sporca, in gergo teatrale veniva adoperata un tempo - ed oggi molto meno - per definire in senso abbastanza dispregiativo un artista di basso livello e poco preparato. Solitamente nomade, nei tempi antichi il guitto usava trasferirsi da una località all'altra seguendo le cosiddette compagnie di giro. Quindi buffone, gigione, attorucolo, saltimbanco, pagliaccio, teatrante clown, esibizionista, mattatore, giullare, parolaio, attore, commediante, declamatore, poeta di strada. La street art è diventata un linguaggio globale portando persone di luoghi diversi e lontani a produrrle proprie opere va detto però che chi porta avanti un proprio percorso in maniera ragionata e coerente, tende a far confluire nella propria produzione elementi della realtà che lo circonda e delle esperienze che vive giorno per giorno: le opere di street art hanno infatti un carattere per lo più effimero. Così è la vita.
“Qualsiasi via è solo una via, e non c’è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nell’abbandonarla, se questo è ciò che il cuore ti dice di fare… Esamina ogni via con accuratezza e ponderazione. Provala tutte le volte che lo ritieni necessario. Quindi poni a te stesso, e a te stesso soltanto, una domanda… Questa via ha un cuore? Se lo ha, la via è buona. Se non lo ha, non serve a niente“.
“Qualsiasi via è solo una via, e non c’è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nell’abbandonarla, se questo è ciò che il cuore ti dice di fare… Esamina ogni via con accuratezza e ponderazione. Provala tutte le volte che lo ritieni necessario. Quindi poni a te stesso, e a te stesso soltanto, una domanda… Questa via ha un cuore? Se lo ha, la via è buona. Se non lo ha, non serve a niente“.
CARLOS CASTANEDA