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domenica 25 ottobre 2009

URANO E LA TECNOLOGIA


Urano è il pianeta dei Grandi Cambi

Essendo io nato negli anni’50, appartengo alla generazione che in Astrologia si chiama “Urano in Cancro”, quella dell’avvento degli elettrodomestici. Nelle case del mondo occidentale progressivamente appaiono in quegli anni lavatrici, televisioni, telefoni, tostapane, radio, grammofoni, sveglie...una serie infinita di novità e gadget. che oggi non ci sorprendono più,
ma ha segnato l’epoca anni ’50 con la ricerca del nuovo, la nuova Polaroid, il nuovo amplificatore stereo , la nuova macchina da scrivera elettrica autocorrettiva, l’orologio digitale…etc…Non tutti insieme, naturalmente, ma un pò alla volta..Eh si,si chiamavano elettrodomestici queste stupefacenti comodità così apprezzate dalle donne di tutto il pianeta, infatti il Cancro è il segno della casa e della donna, il segno femminile per eccellenza, donna come regina della casa elettrica. Il mio rapporto con la tecnologia è stato sempre stato ottimo, in parte ha seguito l’avanzamento dell’uomo sul piano dell’uso delle”Macchine” degli ultimi sessant’anni.
Nei primi anni della mia vita, e quindi da bambino, in casa c’era spessissimo silenzio, silenzio utile per leggere o scrivere, rotto occasionalmente dalle voci, a volte era il grammofono ad andare, a volte si accendeva la radio, a volte si suonava il piano, a volte la chitarra, ma mai tutto contemporaneamente, due cose insieme mai (anche perché io suonavo a certi orari, mai quando il nonno dormiva al pomeriggio). Il “tutto contemporanemente” che vige oggi, allora era da pazzi scatenati.
In sostanza silenzio, niente rumore di traffico, il ronzare di una mosca che entrava dalla finestra nei pomeriggi estivi era quasi un frastuono. All’epoca eravamo affascinati ed attratti dalle novità. Apparve il mangiadischi, comprai nel ’67 la mia prima chitarra elettrica, una Fender Stratocaster, stessa chitarra che oggi è considerata un costoso strumento classico. All’epoca era uno strumento innovativo, creato per suonare il rock, la musica “nuova”, la nostra, quella dei giovani. Oggi il passato è spesso visto come mitico, nel senso di antico ma anche nostalgico, un po’ come i dinosauri. Poi è stato tutto un crescendo. Ho comprato di tutto e di più, dal primo orologio digitale, alla prima calcolatrice, al primo computer con schede perforate e valvolare, all’auto con un accenno del computer di bordo e telefoni da campo, la segreteria robotica, etc... Cose all’origine carissime in termini monetari , una semplice calcolatrice nei primi anni settanta costava 40 dollari, stesso gadget che oggi per 5 dollari trovi dapertutto, ma che fa mille operazioni in più di quella originale. Ma al di là di queste amenità, Urano da allora ha percorso i segni del Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno Acquario e oggi è alla fine dei Pesci, con un a media di 7 anni per segno e creando un rapporto case-segni da 1 a 9 , , e ha pertanto partorito la modernità, impensabile oggi tornare indietro nel tempo. La Montagna ha partorito il Topolino. Ma rallentare oggi si, è possibile!
Per lo meno per me. Oggi guido un’auto sorpassata, il mio PC è del secolo scorso, l’orologio è a carica manuale, ma funziona ancora tutto.

Urano in Pesci attuale però si fa molte domande.
Di questi giorni l’uscita del film 2012, c’è il terrore ed il catastrofismo ogni giorno. Il link NASA 2012, parla del decesso globale dei “trasformatori”..a causa di una colossale tempesta solare, eh si, verificare per credere, eccolo qua: siamo in crisi anche con la tecnologia, in attesa del fatidico 2012!

http://science.nasa.gov/headlines/y2006/10mar_stormwarning.htm
http://astrobiology.nasa.gov/ask-an-astrobiologist/intro/nibiru-and-doomsday-2012-questions-and-answers

Tra i fenomeni uraniani c’è la magia, l’astrologia, la scienza, il lavoro manuale in generale.
Prima della scoperta di Urano tutto il lavoro lo faceva Mercurio, il pianeta che ha domicilio in Gemelli, l’intelligenza umana, ma non solo, perché ha la capacità di cooperare, copiare, scimmiottare, e a volte defraudare i propri simili. Mercurio e suo figlio Urano hanno sia del mago dello scienziato e del sacedote, in quanto l’ astrologo partecipa del lato esteriore. astrologico .o, matematico e di quello interiore, simbolico, religioso. Scindere le due metà di questa sfera è impossibile; osservatore e fenomeno, percipiente e percepito sono parte di un'unità fisica e metafisica. Il Iato astronomico è importante, gli antichi ci erano superiori nella sua conoscenza, al punto che ci stupiamo che gli astrologi di corte, quando nasceva il sovrano, in una notte serena, erigessero un oroscopo semplicemente andando sulla terrazza a scrutare d cielo con in mano “l’astrolabius”. Noi invece guardiamo in libri pieni di cifre, compilati da computer, e a malapena ci rendiamo conto che l'oroscopo non è piatto come sembra tutto sui teleschermi e sui nostri grafici, ma è invece una sfera, un'entità tridimensionale.

I Grandi Cambi e l'incoerenza Uraniana

Dane Rudhyar ha fatto notare come l'incoerenza uraniana sia solo apparente: essa appare tale solo alla luce della coscienza ristretta (Giove-Saturno). Ogni atto teso a creare nuovi valori può apparire assurdo, incoerente, ma è in realtà "un preludio, l'alba di una nuova coerenza più elevata - una coerenza galattica" (D. Rudhyar, The Galactic Dimension of Astrology, Asi, New York 1957).
Urano proietta I'Io oltre i condizionamenti, attraverso esperienze-apice individuali che devono poi essere condivise e messe in relazione a un'unità superiore e globale (Nettuno).
"Urano ci chiede il sacrificio della caduta dell'acqua e noi dobbiamo lasciare che ciò avvenga. Ed ecco la suprema incoerenza: il rumore e la passione dell'acqua che si versa sono, per le orecchie galattiche, il silenzio che il Divino può, alla fine, fecondare. Nel cuore dell'uragano ci sono silenzio e pace; così è nel cuore di tutte le crisi veramente accettate e accolte. Benvenuto Urano, cuore e polmone di tutte le crisi di trasformazione!" (D. Rudhyar, The Galactic Dimension cit.).

Urano è l’Uomo alle prese con le Macchine, Tutto ciò che è biologico tende a meccanizzarsi,
e tutto ciò che è ordigno, macchina, metallo, ingranaggio mostra gli squarci, le ferite e la morte dell’uomo in quanto essere naturale. Non ci possono esere dubbi sul fatto che oggi si sta andando verso la “Galassia dei Robot”, un nuovo mondo dove l’elemento umano, in quanto debole, inaffidabile, emotivo, verrà sostituito definitvamente dai computer e dalle macchine.
La cultura teconlogica è la vera magia dell’uomo di oggi, che ha sostituito la Magia Antica:

"II tempo magico è un tempo primordiale. Con lo studio della magia, noi andiamo verso la scintilla da cui è scaturita tutta la creazione" (Le Monde magique de l Egipte ancienne, Du Rocher, Monaco 1983).
Urano, Dio del cielo e il cielo, è il sovrano dell’Acquario, il “New Age”questa bolla mistificatrice in cui viviamo. In astrologia, l’ energia di Urano è elettrica e ricca di cambiamenti. Urano è lungimirante. Rifiuta sia la Tradizione che la Storia, in quanto se ne distacca ogni giorno e ne vuole creare una nuova. Si celebra l'originalità e individualità.
Quando consapervole, l’energia di Urano è associata con l'illuminazione, la progressività, l'obiettività, la novità e l'ingegnosità.
Espressione negativa di Urano è il ribelle senza causa e l'irresponsabilità. Il rifiuto di confondersi con gli altri (e le situazioni abnormi), appartengono all’Uraniano insieme ad alcuni modelli di vita irregolare.

mercoledì 21 ottobre 2009

IL MOMENTO CHE STIAMO VIVENDO




Permane la tensione di contraddizioni laceranti nel tessuto sociale e nel costrutto delle idee in questa fase autunnale 2009..
La temperatura emotiva è bassa, sempre più bassa, perchè siamo tutti stanchi, esausti da queste contraddizioni che ci vengono somministrate ogni istante dal terribile Moloch dei mass-media, lavoro fisso o lavoro precario, crisi o no crisi, governo si governo no, razzismo si razzismo no, colpevole od innocente, ogni argomento non può essere affrontato senza che due schieramenti adamantini nella loro rigidezza, il bianco ed il nero, chi vuole restaurare il passato e chi vuole costruire un futuro diverso, tra il si ed il no, tecnologia od umanitarismo, si confrontino rabbiosamente con urla, accuse, sospetti, insulti strepiti.
Cosa dice di questo momento l'astrologia?
Che se guardate in alto verso il cielo, troverete Saturno, la rigidezza del passato che si oppone ad Urano il pianeta del cambio, quadrato Plutone, il pianeta della sovversione.
Negli anni ‘70 due ricercatori, Richard Bandler e John Grinder, si sono addentrati nel funzionamento della nostra mente come forse nessuno aveva mai fatto prima, osservando che se i nostri comportamenti sono determinati anche dalle nostre emozioni, a loro volta le emozioni che proviamo, rispetto a qualunque evento, sono determinate dalle nostre convinzioni, ovvero da un complesso sistema di autoconvincimenti derivato da esperienze, impressioni e traumi del passato. In altre parole, i nostri stati d’animo, rispetto a qualunque cosa, non sono causati al 100% dal meteo, dalla situazione politica, dall’umore della giornata o da qualunque altra causa estemporanea od esterna. Ma piuttosto dalle convinzioni, il nostro "se" interiore, che, nel corso del tempo, ha costruito nella nostra mente, come rami su un albero, e si sono radicate stabilmente nella nostra mente e che, fuori dal nostro controllo, agiscono indisturbate, orientando la nostra vita, esattamente come i binari determinano il percorso di un tram.
Ma questo è un punto costantemente in evoluzione, ereditarietà ed ambiente influiscono su di noi in maniera alternata, bipolare.
Oggi è l'ambiente sociale a prevalere perchè molte delle nostre convinzioni sono passate attraverso terremoti e sconvolgimenti vari.. (Urano in Pesci)


Per quanto riguarda gli altri pianeti del mese di ottobre 2009, si collocano tra Vergine Bilancia e Scorpione, c'è quindi un grandissimo bisogno di equilibrio per facilitare lo sviluppo di alcune qualità di cui abbiamo bisogno per affrontare i problemi.
Queste qualità possono svilupparsi in qualsiasi momento e con metodi diversi, ma non basta il solito che 'Dio ci aiuti', oppure lo scaricabarile: è importante agire.
I transiti del momento sono molto positivi per il cambio, ma richiedono umiltà (Saturno in Vergine), l'assimilazione di energia utile prodotta specificatamente è amplificata dall' aspetto astrologico benefico di Mercurio in trigono a Giove. Gli effetti: l'aspetto attua un risveglio cosciente, e il rinnovo delle abilità, la conoscenza, il pensiero pratico, facilita l'emergere di uno stato esistenziale e di uno "spirito filosofico" che si allarga con il discernimento, nella temperanza e nel buon senso comune (Mercurio in Bilancia e Giove in Acquario) . Favorisce in alcuni casi la comparsa della nobiltà dell'animo, risveglia la capacità di comunicare, di capire, la facilità e da superare ogni limite. Dona anche rapidità e velocità nello svolgimento delle azioni benefiche, con una scia di altruismo, rinvigorisce la capacità di comunicare telepaticamente con gli spiriti della natura non immediatamente visibili, nascosti (tradizionalmente chiamati folletti, gnomi, angeli, fate). L'antico testo spirituale Talmud dice: “Ogni filo d'erba ha un angelo vicino che gli sussurra “cresci, cresci”. Immaginate allora quanti angeli ci sono in ...cielo come i terra. Gli Angeli di natura sono innumerevoli, ognuno di essi dimora e lavora nel proprio elemento. Vi sono gnomi, elfi e spiriti fatati, ondine, silfi e creature del fuoco. Gli Angeli di natura si trovano ovunque, negli alberi, nei fiori, nelle nubi ed anche nelle pietre. E quindi anche nell'uomo.
La crescita delle messi, dei frutti e dei fiori è sotto il loro controllo. Sono ancora loro che causano terremoti, tempeste e inondazioni, quando gli uomini vivono in modo tale da creare parecchia energia negativa che, in questo modo, viene esaurita ed eliminata.
Se l'umanità invocasse l'aiuto degli Angeli di natura potrebbe imparare come si possa controllare il tempo atmosferico ed i vari fenomeni naturali. Vi sono infatti delle piccole creature (salamandre, ondine e silfi) che rispondono a delle leggi ben determinate. Gesù, ordinando alle acque in tempesta di calmarsi, lo ha chiaramente dimostrato (Matteo 8:26).

Altro aspetto importante è il Sole in Sestile a Plutone.
Effetti: L'aspetto risveglia l'energia misteriosa della volontà, favorendo l'emergere di una forte aspirazione spirituale, facilita la comprensione maggiore e più profonda delle conoscenze esoteriche, dà l'impressione di una coscienza di dover fare maggiore affidamento sulle proprie forze, ha iniziato il risveglio una forza profondamente trasformatrice, e rende possibile l'intuizione e la divulgazione di una missione personale nella vita.

Meditazione per facilitare l'assimilazione di energia utile dall' aspetto astrologico benefico: Mercurio trigono di Nettuno.

Effetti: Risveglio, capacità telepatiche, visualizzazione intuitiva e creatività. Capacità di premonizione e percognizione che stimola, facilita il risveglio delle capacità di guarigione attraverso lil bio-magnetismo. (Semplicemente l'attrazione naturale tra persone positive)

domenica 18 ottobre 2009

Il tuo canto d’amore



Se io fossi innamorato di te
Potrei rincorrerti, assediarti
Circondarti di fiori
Potrei essere un altro dolce perdente
Un salice pendente
Ma non ti amo e non ti odio
E rimango qui solitario
come pino solitario
Sommo gentile e premuroso
Come una foglia o un filo d’erba
Educato come un cavalier servente
Sdraiato ai tuoi piedi abbagliato
E dal rilfesso del tuo specchio
Nasce l’immagine distorta ed unica
l’illusione irrinunciabile
di un'amore sincero
Ma io sono più sincero ancora
e ti dico
Non ti amo
Perché tu sia libera
di librare le emozioni
Tu che sei tutto per me
Musa amica maestra
Rilassata seduta od in piedi
Potrei rasarti dolcemente il pube
per farti tornare una bambina
Senza pudore e tu potrai finalmente
confessare tutto
Quelle pieghe velate dell’anima
a chi ti ama non potrersti aprirle
e senza freni potresti fare tutto
tutto ciò che sei nata per fare
donna madre sorella amante figlia
e amica
senza turbarci le nostre notti insonni
mentre io resto qua per sempre
addormentato
solo per
accompagnare il tuo canto d’amore

(tratto da un tema di Aldo Monticelli
“Poeta di strada”)

martedì 13 ottobre 2009

NETTUNO


IL PRIMO COMPLEANNO DI NETTUNO,IL PIANETA DEI MOSTRI

C’è qualcosa di strano nel complesso scenario e nella simbologia di Nettuno, in astrologia il pianeta dei sogni e delle chimere, degli incubi, dei mostri del passato, che regolano le amare illusioni del presente. E’ quindi il pianeta della civiltà multimediale e la televisione, strumento del più micidiale intossicamento collettivo nella storia dell’umanità, con le sue orripilanti manifestazioni quotidiane a colori è accesa a tutto volume, 24 ore su 24.
La televisione è un Golem, uno strumento pluribillionario che produce uno scorrere piatto e continuo, senza profondità, di immagini e suoni, simboli e parole. Le passerelle variano, ma sono in fondo sempre le stesse, dai discorsi dei politici, ai personaggi dei mass media, ai reality, dallo sport al varietà e al gossip, ai processi mediatici, dai terroristi kamikaze che si fanno saltare in aria, ai massacri in diretta, alle lenti d’ingrandimento su catastrofi e tragedie di ogni tipo, che hanno il solo scopo e risultato, non di educare o di informare, ma di creare dipendenza, assuefazione e tolleranza nei confronti della sofferenza degli altri. Questa è ubriacatura, meglio non guardarla, la televisione, a parte qualche rara eccezione, perché è tossica e perché sono solo rassegne e campionari senza senso ordine e sosta di tutte le nefandezze dell’uomo moderno. Ma che dico nefandezze, non c’è atrocità, misfatto, torto, barbarie, vergogna bestialità, brutalità, crudeltà, efferatezza, ferocia, orrore, sadismo, spietatezza, truculenza, colpa, crimine, delitto, infamia, infamità, iniquità, scelleratezza, cattiveria, ingiustizia, o slealtà, che non venga quivi documentato: di questo si occupa la TV, reportage instancabile delle attività dei mostri odierni che ci portiamo fino in casa, negli occhi nelle orecchie e quindi nel cuore… se, e quando, accendiamo il tubo catodico. Senza possibilità di scioperi.
Ripeto, con qualche dovuta eccezione.
Mancando una vera comunicazione tra gli uomini, il tubo si è sostituito alla parola creando questo falso, terribilmente falso modo di comunicare, questa distorsione della verità. “l’ho visto in televisione!” E’allora? Quello che si vede e si sente in televisione, non è reale e non è verità, come non è verità una sola fotografia, i fotogrammi, le parole, i simboli, sono rappresentazioni distorte della realtà.
L’aveva previsto Magritte, pittore mistico e visionario, nel suo famoso quadro “questa non è una pipa”. Magritte, nato il 21 Novembre, era uno Scorpione-Sagittario.
Per dirla tutta però l’energia di Nettuno, ha che il domicilio in Pesci, è duplice, quindi rappresenta contemporaneamente anche l’arte del sublime, i santi e gli angeli su questa terra, e ammesso che se ne trovino ancora da qualche parte, sicuramente non vanno in televisione.
I mostri comunque c’erano anche nel lontano passato, molto prima dell’avvvento della televisione. Nettuno ai tempi di Omero è il Dio del Mare, terrificante con il suo potentissimo tridente, con le sue collere improvvie e devastanti. E’ stata tramandata da Virgilio la triste storia del suo sacerdote Lacoonte, a cui i Troiani non credettero, anche perché due terrificanti serpenti, dagli occhi sanguigni, uscirono dal mare spumeggiante in ampie spire e avvinghiano e divorano i due figli di Laocoonte e fu inutile fu il soccorso che loro portò il sacerdote di Nettuno vittima del suo stesso culto; rimase anch’egli preso e stritolato dalla morsa dei serpenti nonostante il tentativo di svincolarsi. Nettuno stritola le illusioni, che solo successivamente diventano verità, infatti i Troiani portandosi il voluminoso cavallo di Troia dentro le mura della città, ne segnarono la fine. Un altro sbarco è avvenuto a Nettuno paesello della costa Laziale con lo stesso nome del dio del mare, che ospita il cimitero dei caduti della IIa guerra mondiale. Il 22 giugno 1944, preceduto da un bombardamento infernale dal cielo e dal mare, avvenne lo sbarco alleato di Nettuno.
Vi parteciparono 146 mezzi da sbarco, appoggiati da sette incrociatori, 24 cacciatorpediniere, e altre 96 unità. Ebbe, così, inizio una battaglia che, con alterna fortuna, si protrasse per quattro mesi e mezzo, e si concluse con la liberazione di Roma.
Sia da parte alleata che tedesca, molte vite vennero sacrificate. Per dare degna sepoltura ai loro caduti, gli Stati Uniti d'America costruirono in Nettuno un memoriale e un cimitero, in cui furono riuniti, non solo i caduti di Nettuno, ma anche quelli della campagna di Sicilia, dello sbarco di Salerno, e della successiva avanzata verso nord. Una bella ecatombe. Ma anche qui qualcosa di strano.
Cimitero e memoriale sono in mezzo a grandi giardini che coprono 35 ettari dove le sterminate croci bianche, sembrano gigli. Sono così ben tenuti che sono diventati uno dei posti più visitati dai turisti e dagli stessi nettunesi, che non li considerano un luogo dove pregare e meditare, ma un parco per sostare e rilassarsi.

Ma tornando al pianeta, anche la scoperta di Nettuno nel cielo notturno ha qualcosa di misterioso, è stato trovato grazie ad un preciso calcolo astronomico, proprio là dove avrebbe dovuto essere, così, quasi per caso. La paternità è dubbia, svariati scienziati se la contendono da protagonisti, fino a tramutare il tutto in un vero e proprio "giallo celeste". Un'altra stranezza è emersa dallo studio delle orbite di Nettuno e Plutone: Nettuno ha un ciclo di 164 anni, e Plutone di 260 anni, creando un rapporto di 2 a 3. Per ogni 2 giri di Plutone, Nettuno ne compie 3.
Nonostante la geometria delle orbite percorse dai due pianeti, essi si muovono in modo tale da non avvicinarsi mai troppo l'uno all'altro, e anche se le due orbite geometricamente si incrociano, non si scontreranno mai. A volte Nettuno è il pianeta più esterno, il più lontano del sistema solare, mentre Plutone si riavvicina. Nettuno in questo caso prende il posto di Plutone come araldo della morte, dal 1977 al 1997. Il ciclo di Nettuno, il giro completo dello Zodiaco partendo dal momento della sua scoperta, avverrà proprio nel duemiladodici, a 26 gradi dell’Acquario. Il pianeta Nettuno ha un periodo di rivoluzione intorno al Sole di 165 anni, è interamente ricoperto di nubi di colore azzurro, e attraversato da spaventose tempeste di vento fino a 2000km/h.

Nettuno dominante o dissonante in un tema natale (insieme al segno dei Pesci e la dodicesima casa) ci parla di individui con personalità non comuni: produce sia il genio che la follia. Qualunque sia il segno solare, il segno lunare o l’Ascendente, avremo di fronte soggetti "diversi", stravaganti, devianti, illusi, artisti, idealisti, flamboyant, comunque "oltre i limiti". Nettuno, infatti, è simbolicamente il pianeta delle acque pescine, dell’Assoluto, della scomparsa del limite.
Un limite posto da Saturno e abbattuto da Urano, che però ancora ci si confronta, mentre Nettuno ne è già al di là e chi ne è fortemente segnato vive proprio una vita "al limite": sospeso, spesso, fra realtà e illusione, fra materia e spirito, fra egoistico edonismo e sublime spirito di sacrifico, fra genialità e follia, fra il vivere in una "comune" e il ritirarsi in completa solitudine, fra distrazioni plateali e percezioni nitide dell’inconscio collettivo e delle leggi della natura.
Dal punto di vista temporale astronomico, Nettuno fa la sua comparsa, nasce nel 1846: appena due anni dopo avremo il "’48" in Europa, con tutta la sua carica idealistica dei moti insurrezionali; sempre del 1848 è il "Manifesto del Partito Comunista" di Marx ed Engels, proclama del prossimo avvento dell’ "utopia" in Terra; sono, inoltre, gli anni in cui il concetto di inconscio comincia a prendere forma, gli esperimenti medianici tentano di dimostrare l’esistenza dell’aldilà, il Romanticismo recupera i sentimenti, dopo l’ubriacatura razionalistica dell’Illuminismo: a quei tempi Cartesio affermava che gli animali sono macchine..cogito ergo sum…


Se con Saturno siamo al "limite", tocchiamo i confini della nostra condizione umana, nel 1781 (in piena Rivoluzione Industriale, Rivoluzione Americana e Rivoluzione Francese), William Herschel scopre un nuovo pianeta, Urano, oltre l’orbita di Saturno, l’umanità fa un salto evolutivo attraverso la tecnologia: si tratta di varie potenzialità che si aprono, treni, macchine, aerei elettricità, fotografia, che provocano nel tempo la rottura con l’equilibrio della natura, sostituendo in circa due secoli all’inconscio collettivo il collegamento Internet, è il Web il vero Akasha, il vaso di Pandora che contiene la memoria di tutto, al di là del tempo e dello spazio, dell’uomo moderno.

In campo affettivo la presenza di un Nettuno dissonante in un Tema Natale si traduce nella difficoltà, per il soggetto, di inquadrare obiettivamente e realisticamente le situazioni che vive, in qualsiasi campo si manifesti la dissonanza. Le classiche richieste di rassicurazioni in merito ad amori infelici, l’ossessivo chiedersi se il partner tornerà, se il nuovo amore durerà, se è l’uomo/la donna giusta, ci vengono soprattutto da consultanti nel cui tema natale spiccano forti valori nettuniani (ma anche un segno dei Pesci o una dodicesima casa rilevanti). La tendenza ad annullare la propria personalità in un rapporto, ad idealizzare, illudersi, non accettare la realtà, prendere abbagli clamorosi, la sensazione che nessuno possa soddisfare le proprie aspettative, sono caratteristiche ricorrenti nei soggetti con certi precisi aspetti astrologici che riguardano Nettuno, che molti astrologi ritengono l’ottava superiore della Luna. Una persona che vive fortemente il simbolismo di Nettuno, ha bisogno di elaborarlo anche con tecniche o terapie, meditazione, yoga, preghiera,etc, tutte pratiche che facilitano la consapevolezza e che lo riportano al vissuto della sua connessione con il Tutto. Solo in questo modo Nettuno può portarci dall’illusione e la confusione alla consapevoleza e all’illuminazione.

mercoledì 7 ottobre 2009

L'ALBERO COSMICO



Il calendario Maya è estremamente complesso e ancora troppo poco studiato, quindi la comprensione di questi argomenti è limitata. Bisogna tener presente che questa civiltà come quella Azteca, è stata completamente distrutta. annientata e cancellata dall’arrivo degli spagnoli di Hernan Cortez nel 1519, per cui ciò che rimane della loro cultura sono frammenti.
La grande aspirazione del popolo maya fu sempre quella di trovare un’unità numerica in tutte le manifestazioni che coinvolgono lo spazio e il tempo; in definitiva, essi andavano alla ricerca di un numero particolare che potesse unificare tutte le varie ciclicità del fluire del tempo; la periodicità delle ere, quella dei vari calendari, dei cicli cosmici e della storia. Questi periodi venivano identificati nell’Albero Cosmico, ovverossia stelle, pianeti, costellazioni. I Maya furono forse il popolo più attento e preciso nel registrare i movimenti del cielo, conoscendo molto bene i periodi siderali di Marte Venere, Luna Sole, ma anche quelli lunghissimi, fino a 90,000 anni. Perché, visto che in sostanza era un popolo primitivo, avevano l’ossessione del tempo? In sostanza avevano un concetto del tempo molto più evoluto rispetto al nostro, più significativo ed in sintonia con i cambi della natura di cui avevano un estremo rispetto. Il tempo moderno è assolutamente indifferente e scorre uniforme, ha perso il contatto vitale con la natura.
Secondo il detto ermetico “Come sopra, così sotto”, il mondo delle attività della natura ed umane è semplicemente un riflesso delle forze cosmiche che agiscono da sempre sul pianeta.L’Energia Vitale, la fertilità inerente in tutta la natura, rappresentava per i nostri antenati un mistero grandioso. I cicli ricorrenti delle stagioni: la fioritura, la fruizione, la successiva decadenza e rinascita miracolosa - da rami apparentemente morti - che esplodevano con vitalità la primavera successiva, erano visti come un riflesso delle forze rigenerative presenti nel cosmo.
Rituali elaborati e cerimonie erano praticati dall’individuo non solo per assicurare la continua fertilità della terra, ma anche per partecipare spiritualmente ai processi cosmici di rigenerazione.Gli alberi, con le loro estremamente lunghe aspettative di vita e con un vigore apparentemente inesauribile, divennero il simbolo centrale di molte religioni basate sui misteri naturali.Il concetto dell’Albero Cosmico illustra l’interconnessione tra la natura, gli esseri umani e Dio. Esso rappresenta l’”asse del mondo”, l’asse inamovibile dell’universo attorno al quale tutta la vita ruota. In questa cosmologia gli umani e gli Dei essenzialmente condividono, benché a livelli diversi, la stessa dimensione.Molti frammenti di questo simbolismo arcaico sono sopravvissuti in molte moderne religioni, benché il loro significato originale sia ora distorto o perduto.
Le due immagini dell’Albero Cosmico e dell’Albero della Vita (l’energia vitale che permea tutto il cosmo) sono molto simili e spesso si fondono. Nella tradizione induista l’Albero Cosmico è visto come radicato in cielo e dispensatore di frutti sulla terra. I suoi rami sono gli Dei, d’energia sia maschile sia femminile, e tutti gli elementi ed i principi cosmici. Ma ciascun ramo è collegato a Dio (Brahma), identificato con il possente tronco del sacro albero.Un mito Maori della creazione menziona un Albero Cosmico come il primo elemento ad essersi formato al centro di un Universo ancora interamente vuoto. Esso germogliò da un vortice energetico conosciuto come l’ombelico cosmico. L’intera creazione emerse quindi dalle miriadi di gemme che l’albero produsse.
Similarmente, nella cosmologia Maya l’Albero Cosmico è un simbolo unificante che rappresenta l’origine di tutta l’esistenza. Secondo un mito diffuso nella regione del lago Atitlan in Guatemala, all’inizio del tempo un grande albero si ergeva al centro del Cosmo ancora vuoto. Si auto impregnò e germinò nei suoi rami una moltitudine di frutti, uno per ciascuna delle cose conosciute all’umanità: animali, piante, nuvole, stelle, pietre, fulmini e lo stesso tempo.
Il Calendario Maya è quindi basato sulle funzioni dell’Albero Cosmico e sull’energia, variabile, che questa “struttura” trasmette alla terra. Per cui il calendario esprime un tipo di tempo completamente differente da quello espresso dagli altri calendari conosciuti.
Questi ultimi, come il calendario gregoriano, l’islamico, il buddista e l’ebreo, sono puramente basati su cicli fisici, astronomici. Di conseguenza, essi riflettono lo scorrere di un tempo continuo e sequenziale. Questo aspetto del tempo, chiamato “Chronos” dai Greci, è l’unico percettibile nel mondo moderno.
Ma il calendario Maya è basato su un’altra qualità del tempo: non un tempo costruito sullo scorrere prevedibile e continuo della materia (cioè, delle stelle e dei pianeti) dovuto a semplici forze gravitazionali, ma uno fondato su maturazioni energetiche (consapevolezze individuali e di gruppo) che i Greci chiamavano Kairos: il momento giusto od opportuno nel quale qualcosa di speciale accade. Il concetto non è del tutto sconosciuto alla mente occidentale: nel gergo comune, si parla del “tempo propizio” per fare un’azione e si pensa all’”energia sufficiente” perché qualcosa accada.
In questo senso, il calendario Maya è quantizzato sia nel tempo sia nell’energia cosmica che esso descrive. In questa visione il tempo non è un flusso continuo come potrebbe essere lo scorrere dell’acqua di un fiume, ma si presenta in “pacchetti” discreti di natura energetica.
Il calendario descrive anche i diversi stati energetici dell’Albero Cosmico le cui energie, bagnando la terra, definiscono momenti importanti per la nostra vita individuale, per le civiltà umane, per la terra tutta.
Questi stati energetici cosmici “quantizzati” si manifestano sulla terra, ad esempio, nelle varie ere geologiche e storiche che hanno marcato il pianeta.
E’ notevole notare come nessun altro calendario esistente, basato puramente sul movimento degli astri, è in grado di spiegare le evoluzioni geologiche discontinue (si basti pensare alla periodica inversione dei poli magnetici terrestri), le documentazioni fossili interrotte (vedi l’improvvisa scomparsa dei dinosauri) o i cambiamenti repentini nella storia dell’uomo: tutti eventi inspiegabili che hanno plasmato la terra fin dal suo inizio.
Per i Maya il baktun era uno dei 13 segni Zodiacali. I Maya conoscevano ad esempio la costellazione dello Scorpione, che era chiamata zinaan ek, cioè appunto “la stella scorpione”. I più importanti asterismi, soprattutto per il loro significato mitico, erano le costellazioni meheu ek e ac ek, corrispondenti pressappoco ai Gemelli e a Orione. In quest’ultimo gruppo, importanti erano le stelle della cintura, rappresentate da una tartaruga, mentre Alnitak, Rigel e le stelle della zona M42 indicavano rispettivamente le pietre e fiamme del focolare sacro. I Gemelli, secondo uno studio della Schele, erano forse rappresentati dalle immagini di due pecari (maiali selvatici) che si accoppiano tra di loro. Fu Diego de Landa - il primo e più esauriente occidentale a venire a contatto e a studiare approfonditamente la cultura maya - a scrivere nei suoi diari: “ Riuscivano (i Maya) a calcolare meravigliosamente le loro epoche, e così era facile per un vecchio con il quale mi capitò di parlare, di ricordare tradizioni che risalivano a trecento anni prima. Chiunque abbia messo ordine al loro calcolo dei katun, fosse stato anche il diavolo, lo ha fatto con una esattezza mai nel passato eguagliata.”
Una specie di compendio di questa incredibile interpretazione del Tempo - i Maya erano convinti che il mondo avesse sofferto apocalittiche distruzioni per quattro volte, e che quando il velo si alzò sulla storia dei Maya, essi stavano vivendo nell’epoca seguente la quinta creazione del mondo (gli indiani raccontarono a Diego de Landa che gli dei che reggevano la terra fuggirono “quando il mondo fu distrutto dal diluvio”)- si trova in quello che è universalmente conosciuto come Codice di Dresda .Il Codice di Dresda è uno dei tre codici Maya sopravvissuti - per puro miracolo - alla furia della conquista spagnola, che come sappiamo fece purtroppo terra bruciata dell’intera cultura Maya.
E’ stato proprio partendo da quel codice della biblioteca di Dresda, che Ernst Forstermann, impiegato di quella biblioteca, riuscì a decifrare una parte del calendario Maya, e a compiere il lungo conto che permette di stabilire una data in rapporto al punto di partenza cronologico Maya, grazie a una serie di glifi. Forstermann, in realtà, si era messo in testa di trovare il contenuto di quello strano libro di magia, e fu il primo, nel 1887, a capire che si trattava di tavole del pianeta Venere.
Ed è proprio il Codice di Dresda a fornire lumi su come il lungo computo del tempo scandito dal calendario Maya si arrestasse consapevolmente il 21 dicembre del 2012. Sappiamo poco su come essi immaginassero la fine del mondo. L’unica immagine possiamo averla osservando l’ultima pagina del codice di Dresda. In essa si vede l’acqua che distrugge il mondo, essa fuoriesce dai vulcani, dal Sole e dalla Luna generando oscurità che prevale sulla luce.
Ma il calendario Maya è basato su un’altra qualità del tempo: non un tempo costruito sullo scorrere prevedibile e continuo della materia (cioè, delle stelle e dei pianeti) dovuto a semplici forze gravitazionali, ma uno fondato su maturazioni energetiche (consapevolezze individuali e di gruppo) che i Greci chiamavano Kairos: il momento giusto od opportuno nel quale qualcosa di speciale accade. Il concetto non è del tutto sconosciuto alla mente occidentale: nel gergo comune, si parla del “tempo propizio” per fare un’azione e si pensa all’”energia sufficiente” perché qualcosa accada.
Il calendario Maya è costituito da 9 elementi fondamentali: il Giorno che si chiama Kin, che nominava anche il Sole e il sacerdote solare, quindi qualcosa di vicino, di caldo, che da vita. Ogni giorno ha un proprio nome e quindi ci sono diversi Kin. Poi ci sono i Uinal, i mesi: sono di 20 giorni più un mese aggiuntivo di 5 giorni per arrivare a 365. Non aggiungevano un giorno ad un mese ogni 4 anni come facciamo noi, non c'era l'anno bisestile, tutti gli anni c'era un mese di 5 giorni, quindi arrivavano sempre a 365. Poi c'era il Tun che equivale all'anno di 365 giorni, il Katun che sono 20 anni, cioè 20 Tun, il Baktun, il Karaktun, che moltiplicano sempre per 20, il Kinciltun fino ad arrivare all'Autun. Vanno poi aggiunte altre piccole modificazioni, in modo da avere una precisione di tempi sulle stagioni e sugli orari, in modo che l'anno era sempre conteggiato con precisione.
BAKTUN Il b’ak’tun è un ciclo del calendario maya, pari a un periodo di 144.000 giorni (ossia circa 400 anni). Ogni b’ak’tun è formato da venti k’atun (periodi di circa 20 anni). Il termine b’ak’tun, che rispecchia il sistema vigesimale utilizzato dai maya, è di creazione moderna; si compone delle parole maya b’ak (quattrocento) e tun (anno). Risale all’uso primitivo dello Zero, ed un’esatta concezione, ed un’attenta registrazione dei moti planetari Sole-Luna-Venere in primis ed in parte anche Mercurio, Marte, Giove e Saturno.


7.9.14.12.18- Questa data ad esempio sta appunto a significare: 7 baktun, 9 katun, 14 tun, 12 uinal e 18 kin.
I kin, i tun e i katun erano numerati da 0 a 19, mentre gli uinal andavano da 0 a 17 e i baktun da 1 a 13. Ciò significa che la data presa come esempio corrisponde al giorno n. 1078098 dall’inizio del conteggio: infatti 8 + 12 x 20 + 14 x 18 x 20 + 9 x 20 x 18 x 20 + 7 x 20 x 20 x 18 x 20 = 1078098. (1). Conoscendo il linguaggio geometrico ed organizzato dello spirito Maya, l’affollato Pantheon Maya è costruito di angeli e demoni in egual misura , contrapposti, a maghi, giganti e animali mostruosi, ma anche delicate raffigurazioni poetiche, il segno della pioggia, il colibrì, la morte, del fiore Xochitl . Questi concetti archetipali si succedono nella cosmogonia india in una sfrenata sarabanda di episodi tra di loro interllacciati e che appare una sorta di sabba o di danza tribale, nella lotta costante tra gli elementi ; nella lotta fra Cashtoc, ad esempio, il diavolo maya, che vuole distruggere gli uomini perché hanno tagliato le loro radici dalla terra e hanno abusato del Dono del Mais, fonte di vita, e dall’ordine universale, e Candanga, il diavolo cristiano, arrivato dopo, ma che instilla peccato nei loro cuori. Il termine Maya comunque viene usato comunemente in senso geografico per designare un insieme di popolazioni (con circa 150 linguaggi diversi) che abitarono in passato l’America centrale a partire dal diciottesimo secolo prima di Cristo. Il nome deriva da quello del principale gruppo etnico e per estensione è utilizzato anche per altri gruppi più o meno eterogenei come gli Huastec (che abitavano nella regione dell’attuale Veracruz), i Tzental, i Chol, i Pokomam del Guatemala e altri. Delle origini e della storia dei Maya sappiamo pochissimo e ciò, in larga parte, per via della deliberata inumana e radicale distruzione di tutte le testimonianze scritte voluta dai conquistatori spagnoli e particolarmente dal fanatico vescovo Diego de Landa che considerava la cultura maya, ovviamente pagana, opera del demonio. Ci rimangono sostanzialmente tre testi sacri che costituiscono delle fonti importantissime per quanto riguarda la cultura e la religione di quel popolo. Il pantheon dei Maya era assai ricco e riconosceva sostanzialmente una divinità per ogni attività umana e fenomeno naturale. L’essere supremo aveva nome Hunabku, ma si trattava di una figura poco attiva, mentre la divinità più importante era Itzamná, il dio creatore, signore del fuoco e dei cuori, della morte e della vita naturale, ma anche della cultura, della medicina, dell’agricoltura, del calendario e della scrittura. Itzamná era collegato con le figure del dio Sole, Kinich Ahau, e con la dea Luna, Ixchel, rappresentata come una vecchia invasata. Questa simpatica popolazione, come tutte le sue contemporanee, aveva un mucchio di credenze bislacche. Per dirne una, erano convinti che l’universo avesse avuto origine dal Silenzio e dalle Tenebre Primordiali e che gli dei avessero commesso diversi errori nel creare l’umanità e alla fine l’avessero plasmata ricavandola dal mais. Ancor più interessante, secondo i Maya, la Terra (piatta) stava poggiata sulla coda di un enorme coccodrillo (Cipactli Coccodrillo-Pesce, simile al nostro Capra-Pesce ovverossia solstizio di Inverno, o Capricorno) che nuotava in uno specchio d’acqua (un enorme stagno o un oceano) coperto di gigli d’acqua. Quando il coccodrillo si muoveva, sulla Terra si verificavano i terremoti. Tra le tante convinzioni che i Maya si erano create, ve ne era una che il Dott. Arguelles ha creduto opportuno riesumare ai giorni nostri. Essi erano infatti convinti che il tempo avesse una struttura ciclica e vi si succedessero una serie di fasi (ere), senza principio né fine, separate tra loro da cataclismi che segnavano il ritorno al caos primordiale. Al termine di ogni era, in corrispondenza con il breve periodo di cataclismi, la Terra veniva distrutta per essere poi rigenerata all’inizio dell’era successiva. I Libri di Chilam Balam riportano predizioni e profezie riguardanti questi momenti catastrofici. Corrispondono sommariamente ad altre notizie di asteroidi che hanno colpito la Terra, maremoti, incendi e terremoti riportati anche nell’ambito di tutte le altre culture del genere umano.

martedì 6 ottobre 2009

INVERSIONE DEI POLI




Un lettore del blog chiede sull’inversione magnetica dei poli terrestri..,come astrologo per professione rispondo alle domande più strane, ma questa è ancora più strana, e quindi merita un approfondimento. Innanzitutto una data: 21.12.2012. Questa data si riferisce ad una antica profezia Maya. Tempesta cosmica e tempesta magnetica, la fine del mondo, etc ..Abbondano su Internet e sui media tutte le previsioni catastrofistiche possibili, c’è stata pure una interpellazione parlamentare all’ONU su questa materia, gli scienziati si dividono. Lo scienziato in una buona parte, gioca con la natura, è risaputo che è capace di esperimenti più strani, tipo Dr. Jekill e Mr. Hide, tanto quanto è capace a volte di scoperte rivoluzionarie, che sono a vantaggio dell’intera umanità. Di fatto il Sole ogni 11 anni inverte il proprio campo magnetico, questo si sa, ma la Terra? Ah no, non si sa. . A questa incertezza si aggiunge il presunto l’arrivo del mirabolante pianeta Hercolobus, o Nibiru, Pianeta X, che ritornando ogni 20,000 anni circa all’interno del sistema solare, causerebbe un enorme cataclisma sulla terra. Oppure un grosso asteroide, con lo stesso risultato. La fine del mondo, l’Ufologia, i cerchi nel grano, la profezia Maya, cambiamenti climatici epocali, surriscaldamenti o glaciazioni, sono pane quotidiano per gli appassionati del mistero.

L’ALLARMISMO INUTILE VS ALLARMISMO UTILE
Allarme, come dice la parola, è un grido di risposta al pericolo da cui dovremmo difenderci, armandoci o attrezzandoci, ma che si leva intorno a noi, ormai ripetuto troppo frequentemente.
“Al lupo al lupo” ed il lupo non arriva mai, con il risultato che l’attenzione a questi problemi dovrebbe, alla fine, calare. L’allarmismo su cose inesistenti si oppone alla mancanza di attenzione agli allarmi veri che sono lanciati, ma inascoltati, su terremoti, alluvioni, crolli finanziari, malattie pandemiche della società che poi di fatto succedono. L’allarmismo è un prodotto commerciale che serve ai titolisti dei giornali per catturare l’attenzione, agli attivisti per perorare la propria causa, e all’opinione pubblica per avere qualcosa di cui parlare e preoccuparsi. Ma per un lasso di tempo incredibilmente breve: ormai siamo talmente assuefatti al catastrofismo che messaggi del genere ci fanno poco effetto, e siamo pronti a smettere di occuparci di un problema non appena l’allarme si alza su un altro.

Non solo: gridare continuamente “al lupo”, senza che poi il disastro previsto si avveri, nel lungo periodo fa calare l’attenzione per questioni che in realtà continuano a essere gravi. Induce a credere che gli ecologisti siano gente che abbaia per nulla, fanatici sostanzialmente inaffidabili: e questo, sì, è davvero catastrofico in termini di distruzione di una cultura scientifica e ambientalista che si è cercato faticosamente di costruire. L’archetipo di questo processo è Lacoonte e viene direttamente da Publio Virgilio Marone, Eneide, libro II, versi 46-49. Ma anche Pier l'Eremita, veggente del futuro, che ricordò Calcante, Cassandra, Anchise, Eleno, la Sibilla. Ma anche Nostradamus non scherza, alcuni nelle sue Centurie hanno visto alieni con maschere antigas che guidano razzi…etc.etc. Alla base di tutto la superstizione, la religione, che affermano il teorema difficile “La natura è per l’uomo e l’uomo è per Dio”, che viene puntualmente smentito dai fatti. Lasciamo Dio agli addetti ai lavori , ma la natura va per i fatti suoi: la religione e la scienza creano false aspettative in questo senso, la natura non è nelle mani dell’uomo, tutt’altro. Ne abbiamo conferma praticamente ogni giorno.

“MALA TEMPORA CURRUNT” per i catastrofisti
Lacoonte che dice « Questa è macchina contro le nostre mura innalzata, e spierà le case, e sulla città graverà:
un inganno v'è certo. Non vi fidate, Troiani.
Sia ciò che vuole, temo i Dànai, e piú quand'offrono doni. »

Inascoltato, finisce ucciso, Troia conquistata, la sua profezia si avvera, ma a che prezzo.



Tornando alla profezia Maya, Vs/ la scienza, l’inconfutabile Realtà scientifica del “forse”:

1) il sole si sta scaldando,
2) la rotazione della terra si sta fermando,
3) i poli magnetici si stanno invertendo,
4) l’atmosfera si sta bucando,
5) le radiazioni ci stanno facendo impazzire,
6) le comete assassine ci stanno puntando contro,
7) il pianeta degli extraterrestri sumeri si sta avvicinando;

succederà qualcosa o tutto quanto contemporaneamente nel 2012? Forse.

Per quanto mi riguarda no, ed in ogni caso, ho controllato le effemeridi di quel giorno: appaiano esattamente uguali a quellle di tutti gli altri giorni, anche oggi è un’ottima occasione per usare il cambiamento e l’inversione per una crescita spirituale.

Quello di cui sono invece certo è che nel 2012 avrò in testa un certo numero di capelli in meno.